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Trekking nell'Abel Tasman
Downwind Photographers
Partenza/Arrivo
Whariwharangi bay/Awaroa bay
Luogo
Nuova Zelanda
Stagione
Estate
Durata
Fuggitivo (1 giorno)
Lunghezza
13 km
Percorso
Lineare
Dislivello
0 - 500 m
Valutazione
Difficoltà
4/5
Panorama
5/5
 
 

Riposiamo beatamente finchè le prime luci del sole vengono a disturbare il nostro sonno all'interno della tenda; solo qualche strano fruscio durante la nottata ha incuriosito i nostri sensi, ma poi la stanchezza ha finito con il prevalere su qualunque altra prospettiva indagatoria. Oggi affronteremo la tappa più breve dell'intero trekking nell'Abel Tasman National Park percorrendo solo 13 km in 4 ore. La Nuova Zelanda ci ha davvero conquistato mostrandoci le sue caratteristiche più particolari e facendoci, allo stesso tempo, sentire come a casa!!!

Mappa

abel tasman mappa

Altimetria

Abel Tasman Track - quarta tappa

Iniziamo la tappa della giornata puntando su Separation Point, una piccola deviazione dal sentiero lineare che ci concederà, forse, la possibilità di avvistare qualche esemplare di avifauna e mammiferi  amanti dell' acqua.
Ill percorso è fin da subito molto piacevole visto che costeggia una parete rocciosa che, poco oltre il nostro passaggio, si tuffa a strapiombo nella baia sottostante dando vita ad  un'affascinante ambientazione. La vera e propria discesa a Separation Point è erta su terreno sdrucciolevole, l'ideale per chi ha caviglie delicate spesso soggette a storte, ma la visione di una piccola foca che gioca con la mamma in un pozza d'acqua ci incoraggia a proseguire senza preoccuparci troppo delle difficoltà. Abbandoniamo gli zaini in cima alla scalinata improvvisata e scendiamo rapidamente verso il promontorio roccioso dove alcune foche si divertono fra schizzi ed immersioni improvvise, mentre, poco distante, dei cormorani sembrano quasi annoiati appollaiati sulle rocce: taluni ad ali chiuse, pensierosi, altri spalancando le grandi braccia piumate come per assorbire energia dal sole.
Una deviazione fino a Separation Point è assolutamente consigliata: prendetevi almeno un'ora per assaporare la salsedine sulla pelle e le piroette acquatiche di foche e leoni marini.

Ripercorriamo a ritroso il breve tragitto già effettuato oggi ed imbocchiamo la deviazione verso Mutton Cove che ci condurrà poi all'Anapai Bay attraverso calette sabbiose e alternate a tratti di costa rocciosi.

Per arrivare alla successiva baia di Totaranui ci sono due alternative possibili: una più lunga e percorribile anche con l'alta marea e la seconda affrontabile solo con condizioni di bassa marea. Dopo qualche minuto di dubbi e perplessità optiamo per la seconda alternativa e riprendiamo a camminare fino a trovarci davanti un fiume salato da attraversare alto almeno un metro.

Non abbiamo alternative: divertiti e goffi per non cadere nel pantano, togliamo gli scarponcini da trekking e le calze, arrotoliamo i pantaloni e ci prepariamo a guadare il letto colmo di fredda acqua oceanica. Stranamente ci impieghiamo meno del previsto e, tempo di pochi minuti, ci troviamo di nuovo sulla terraferma.

A Totaranui potremmo sostare per la notte nel grande campeggio sulla riva dell'oceano, ma decidiamo di andare oltre perchè la meta preventivata per questa giornata è la baia di Awaroaa circa 5 km da qui. Il trekking sale nuovamente lungo la costa passando per un punto panoramico chiamato Skinner Point e poi ridiscende fino a Goat Bay, la baia della capra, dove dobbiamo aspettare 1 ora e mezza l'abbassamento della marea. Finora ci era andata bene, ma le maree alla fine sono riuscite a fermarci.

Solo 200 metri ci dividono dal campeggio, dalla nostra meta, dalla nostra cena e l'attesa è una dolce compagna di viaggioche ci permette di chiacchierare e scambiare opinioni sulla giornata appena trascorsa o sui più disparati argomenti mentre sorseggiamo una tazza di thè preparata con il nostro fornelletto a gas. Il tempo scorre più veloce di quanto mai si possa immaginare e ci ritroviamo nuovamente senza scarpe e calze, assaporando l'odore pungente della salsedine ed i colori del tramonto, mentre ci apprestiamo a terminare anche questa tappa nel parco nazionale di Abel Tasman ai confini del mondo conosciuto, in Nuova Zelanda!

 
 
Ultima modifica: 21 Gennaio 2025
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Vero

Correva l'anno 1983: anch'io vidi per la prima volta la luce del sole estivo e sorrisi.  Nel 2007 ho provato per la prima volta l'esperienza di un'avventura a due ruote e, da quel momento, non ne ho potuto più fare a meno... nel 2010 sono partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la nostra prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, Il Sudafrica e Lesotho... e il #noplansjourney...

Se non siamo in viaggio, viviamo sul lago d'Iseo!

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