Partire verso un orizzonte che non arriva mai perchè il viaggio in bici è un concentrato di emozioni troppo forti per essere interrotte. Partire verso Oriente, verso terre mitiche e misteriose senza pensare ad un ritorno ma solo al presente, giorno dopo giorno, perchè solo così si vive ogni istante al massimo. Marco e Giorgio sono partiti tre anni fa per il giro del mondo in bicicletta e da allora di strada ne hanno pedalata davvero tanta. Dall'Italia all'Oriente e poi Vancouver da dove rispondono alle nostre domande in attesa di riprendere la loro lunga avventura a pedali...
Ciao, ci raccontate chi siete, dove siete e come ci siete arrivati?
Ciao Amici di Lifeintravel! Noi siamo il MaGio Bike Tour, ovvero Marco e Giovanni. Siamo due amici di Ravenna, da sempre amici, da sempre desiderosi di divertirci. Ora siamo a Vancouver in Canada, per una breve pausa invernale. In questi 3 anni di strada abbiamo pedalato principalmente in Asia e Australia, attraversando 28 diverse nazioni.
Qual è stata la scintilla che vi ha fatto decidere di partire?
Eravamo entrambi persone soddisfatte e felici a casa. Un ottimo lavoro, una ragazza, la famiglia disponibile alle spalle a proteggerci. Forse siamo partiti per rompere la bolla di normalità in cui vivevamo. Marco voleva principalmente conoscere, frequentando l’università della strada. Giovanni aveva bisogno di conoscersi meglio, in situazioni diverse.
Dopo tre anni e 40.000 km avete ancora voglia di pedalare?
Purtroppo si’! Il cervello è uno strumento perfetto. Ci siamo detti almeno 5 anni di viaggio quindi forse la stanchezza arriverà improvvisa a poche curve da casa. Ora siamo fermi per rifiatare ma il cuore scalpita, non si sente bene in una vita sedentaria, non è ancora pronto.
Qual è stato (o quali sono stati) i momenti più difficili durante il viaggio?
La giornata più difficile è stata sicuramente la partenza. Le lacrime nel salutare tutti. Via via gli imprevisti incontrati per strada hanno preso il sapore di prove da superare per diventare migliori. Siamo caduti, ci siamo ammalati, ci hanno rubato la bici, negato un visto, assalito i tafani in una notte senza troppo cibo. Abbiamo riso, tutto faceva parte del grande gioco.
Qual è stato il paese più “bike friendly” incontrato finora e quello più “bike enemy”?
La Corea del Sud è sicuramente facile da viaggiare in sella. Piste ciclabili, gente disponibile, paesaggi interessanti e diversi in uno spazio abbastanza piccolo, pedalabile. Natura e modernità miscelate con armonia. L’India d’estate invece è il paese che ci ha provato maggiormente. Sull’asfalto iper popolato le temperature raggiungevano i 50° e pochi minuti dopo fiumi d’acqua monsonica in un traffico senza regole apparenti. Noi viaggiamo cheap e la diversa igiene indiana ci ha un po’ debilitato. Raggiunto il Nepal ci abbiamo riso su!
Qual è stata la strada o il luogo più pazzesco che avete attraversato in bici?
E’ sempre il deserto a emozionarci maggiormente. Il trovare un tutto dove ti aspettavi il niente. Animali, persone ospitali, pace silenziosa. Cosi’ il deserto in Turkmenistan, il Nullarbor in Australia o il Gobi in Mongolia. In quei luoghi si riesce a meditare senza volerlo.
Un paese che vi ha deluso ed uno che vi ha sorpreso?
Vancouver in inverno un po’ ci sta deludendo. I rapporti umani sembrano molto più freddi rispetto ai nostri standard di caldi mediterranei. Ma fa parte della cultura, proviamo a comprendere. La Turchia per tornare vicino a casa è stata una bella sorpresa, così come la Cambogia o l’Indonesia. Sono paesi in cui le relazioni umane hanno ancora la precedenza rispetto allo scambio economico. Lo sguardo di queste genti appare genuino.
Se doveste consigliare un percorso di qualche settimana ai nostri lettori, quale suggerimento dareste?
Vicino all’Italia consiglierei la meravigliosa costa croata, in primavera. Colline, isole e bellissime città. Per andare un po’ più lontano la “Great Ocean Road” in Australia, vicino a Melbourne. Natura allo stato puro e mare. Si’ preferiamo il mare alle montagne, siamo romagnoli d’altronde!
Domanda classica... ma con i soldi, come fate?
A casa avevamo una piccola attività in proprio e abbiamo risparmiato per questo progetto per un paio d’anni. Per strada ogni tanto ci fermiamo a riposare e lavorare un po’. Spendiamo poco, 15 $ al giorno. Fornelletto e tenda quasi sempre.
Vi manca l'Italia e la vita “sedentaria”?
Per nulla.
Ed ora? Quali saranno le vostre prossime mete?
Puntiamo a Sud. Costa Ovest degli States, poi Messico e Centro America. Nel 2017 saremo in Sud America e nel 2018 speriamo in Africa.
Gli imprevisti sono ben accetti!
Dove possiamo continuare a leggere le vostre avventure?
Sicuramente nel nostro Blog www.magiobiketour.com Grazie amici di Life In Travel...Buona strada a Voi
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