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Il viaggio di WYW
ilviaggiodiWYW
 
 
Una giornata soleggiata d'inverno è quella che oggi vedrà partire verso Oriente i ragazzi de Il Viaggio di Wyw. Abbiamo avuto il privilegio di conoscere Irina ed Andrea in due occasioni, di degustare una fresca birra insieme, di parlare con partecipazione ed entusiasmo, ovviamente, di viaggi... Oggi è il grande giorno per i ragazzi di WYW, oggi è il giorno della partenza verso est, verso il mistico ed affascinante Oriente che li porterà ad affrontare i prossimi mesi on the road. Irina ed Andrea viaggeranno via terra: a piedi, in autobus, in treno... senza pensare all'idea di accorciare la loro avventura salendo su un aereo. Noi seguiremo le loro, sicuramente, fantastiche esperienze di vita, ma intanto conosciamoli meglio assieme!!!

Il personaggio di Wyw ossia What's your way quali caratteristiche ha di Irina/Andrea? Sicuramente la barba non è di Irina...

 
  • Irina: Spero che il nostro illustratore Johnny Cobalto non pensi che io sia la donna barbuta... anche se il detto aggiunge sempre piaciuta, avrei qualche riserva. Detto questo mi identifico come la nota musicale che accompagna WYW. “Una vita senza musica è come un corpo senz'anima” come diceva Marco Tullio Cicerone.
  • Andrea: Su questo non c'è dubbio, io sono rappresentato dall'orecchio a sventola, non sapevate che detengo il record di planata sulle orecchie? Mi hanno dato anche una targhetta!
 

Avete già viaggiato insieme molte volte... finora qual'è stata l'avventura più emozionante affrontata in due e per quale motivo?

 
  • Irina: L'emozione più grande è stata al MOMA di New York. Cercavo, con qualche successo, di spiegare ad Andre un quadro di Barnett Newman ( VIR HEROICUS SUBLIMIS). Dopo aver scrutato il quadro in tutta la sua lunghezza e lontananza Andre incomincia a capire, cosa assai rara, e mi tempesta di domande, solo a questo punto una donna sulla settantina con un temperamento inglese ci si avvicina. Molto soavemente ci sussurra “Complimenti ragazzi siete gli unici dentro questa stanza che comprendono l'arte. Siete proprio belli!”. Scomparendo subito tra la folla che scalpitante si accalcava tra i quadri per fare foto con ogni mezzo tecnologico possibile.
  • Andrea: Il viaggio negli Stati Uniti è stato ricco di emozioni. Il nostro cammino è stato sbarrato dall'uragano Irene e siamo stati costretti a fare un viaggio di 30 ore in bus per raggiungere Boston e riprendere l'aereo per tornare a casa e come se non bastasse quel bus a un certo punto del tragitto si è fermato e non ne voleva sapere di arrivare a destinazione. Per fortuna si è concluso tutto per il meglio. Questa è sicuramente un'avventura che non scorderò.
 

Qual'è l'aggettivo più adeguato per definire il viaggiatore che c'è in Irina/Andrea? e perché?

 
  • Irina: Istintiva. È l'istinto che mi guida ovunque anche nella mia vita. Per quanto possa essere difficile molte volte affidarsi solo a lui, mi ha sempre ripagata. Ho imparato tanto del mio essere istintiva nel viaggio come nella vita di tutti i giorni. Forse questo ha mandato e tuttora manda fuori di testa il mio compagno al quale alle volte non basta giustificare una mia scelta piuttosto che un'altra con l'istinto soltanto.
  • Andrea: Scrupoloso. Non sembra un granché come aggettivo ma alla fine è così. Sono quello che si sofferma a studiare tutti gli orari (partenze, arrivi, check-in, check-out, aperture, chiusure) e spesso riempio la testa alla mia compagna di viaggio che finge di ascoltarmi. La cosa incredibile é che alla fine non programmiamo mai niente. Quanto lavoro inutile!
 

Delle strade già percorse, qual'è stata la più illuminante e quale la più deludente?

 
  • Irina: Credo che le strade più illuminanti e deludenti coincidano con quelle percorse nelle esperienze Irlandesi e Londinesi. In questi due tentativi di breve espatrio abbiamo capito che il nostro vero destino è il viaggio in continuo movimento. Da queste ceneri siamo ripartiti e abbiamo rimesso in piedi la nostra vita.
  • Andrea: scusate ma torno di nuovo sugli Stati Uniti, non perché sia stato il viaggio più bello, ma perché è stato quello più ricco di sorprese. Diversamente dal solito ci siamo soffermati molto sulle città a cui solitamente diamo poca importanza e alcune hanno saputo sorprendermi come mai avrei creduto. Non ci sono ancora stati viaggi deludenti per fortuna, se può valere però c'è stata una città che mi ha deluso molto: Oslo.
 

Andrea: un difetto buffo di Irina! E un pregio? Irina: un difetto buffo di Andrea! E un pregio?

 
  • Irina: Difetto: Andrea è rigido come un palo di legno. L'avete mai visto ballare?? io si e sono tutt'ora traumatizzata. Sembra un moscerino impazzito con problemi di paralisi al corpo. Non amiamo le serate in discoteca, anzi, ma le poche volte che ci hanno tirato in mezzo nelle danze irlandese o a qualche serate a tema sono tornata a casa con lividi da ballo che a quanto pare vengono solo a me!! Pregio: se potessi riassumerlo in una sola parola, lo farei davvero! Ma la verità è che ogni parte di lui che sia quella da viaggiatore, da musicista, lavoratore e via dicendo...è parte integrante di me. È la metà perfetta di ogni mio essere. Probabilmente se lui non fosse nella mia vita io sarei differente e per questo lo ringrazio ogni giorno.
  • Andrea: Difetto: Irina ha sempre e dico sempre i piedi congelati. Non ci sono stagioni o temperature che tengano, quei due ghiaccioli resistono ad ogni clima. Pregio: É una sognatrice e passa ogni giorno della sua esistenza a cercare di realizzare ciò in cui crede. Una specie rara al giorno d'oggi.
 

Tre cose che non devono mai mancare nel vostro zaino Andrea/Irina

 
  • Irina: la mia dolce Nikon che è stata nominata Berta fida compagna; il diario di bordo senza di lui non potrei ricordarmi niente; tenda il miglior hotel di sempre.
  • Andrea: torcia (perché perdersi in un bosco senza luci non è poi così divertente); carta e penna (per poter annotare tutto quello che mi passa per la testa)
 

Il paese più sognato

 
  • Irina: La Finlandia è da sempre un grande sogno. La cosa è irreale dal momento che abbiamo visitato tutti i paesi nordici tranne quest'ultimo e tra l'altro solo per colpa mia. A volte un sogno è anche una paura, ho creato ormai uno stereotipo sulla magica Finlandia che alimento ormai da nove anni e il terrore di rimanerne delusa ha avuto il sopravvento su tutti i nostri viaggi.
  • Andrea: Argentina, vorrei attraversarla da Nord a Sud per osservare la trasformazione degli ambienti che la compongono. Indossare il costume sulle spiagge più belle e poi la giacca a vento nelle terre dei ghiacci.
 

il paese che spaventa di più

 
  • Irina: purtroppo l'India. Una condizione negativa che ha avuto inizio dai commenti della gente che mi circonda, ma anche dalle parole di estranei. Appena abbiamo svelato alcune possibili tappe del #WYWorld l'India è stata attaccata in ogni dove. Soprattutto dal personale dell'ASL viaggiatori, ora in me cresce una piccola fobia verso le zanzare che trasmettono l'encefalite giapponese. Dopo aver rifiutato l'ennesima vaccinazione sento ronzii di zanzare ovunque, penso che se arriveremo in India impazzirò e mi rinchiuderanno in un manicomio.
  • Andrea: Giappone. Nonostante sia un grandissimo ammiratore del Sol Levante in tutte le sue forme e vorrei vistarlo da sempre non mi sento ancora pronto a intraprendere un viaggio in Giappone. Forse perché custodisce usi e costumi talmente lontani dai nostri che mi sento inadeguato nel doverli affrontare. Per me è quasi un luogo mistico dove è necessaria una preparazione mirata per poterlo visitare. Chiaramente questo non mi impedirà un giorno di metterci piede.
 

il paese dove vivere

 
  • Irina: Irlanda. L'isola verde è nel mio cuore. Un paese dove non tanto le persone quanto la natura campagnola mi ha fatto sentire a casa. Dunque perché non avere una di quelle belle case in vecchio stile, quelle con il tetto fatto di mille filamenti di paglia con dietro delle distese verdeggianti e davanti il mare?
  • Andrea: Svezia. Un paese molto ben organizzato, abitato da persone gentili e rispettose, dove le regole vengono rispettate in modo naturale da chiunque.
 

Ed ora ragazzi... a domanda, risposta secca!!!

 
Pistacchio o anguilla?
  • Irina: anguilla
  • Andrea: anguilla
 
Canada o messico?
  • Irina: messico
  • Andrea: canada
 
Vino o birra?
  • Irina: birra
  • Andrea: birra
 
Mare o montagna?
  • Irina: montagna
  • Andrea: montagna
 
Rolling Stones o Mozart?
  • Irina: Rolling Stones
  • Andrea: Rolling Stones
 
Jack London o Ernest Hemingway?
  • Irina: Ernest Hemingway
  • Andrea: Jack London
 
Giacca e cravatta o pinne e costume da bagno?
  • Irina: pinne e costume da bagno
  • Andrea: giacca e cravatta
 
Yellowstone park o Torre Eiffel?
  • Irina: Yellowstone park
  • Andrea: Yellowstone park
 
Ebook o prestito in biblioteca?
  • Irina: prestito in biblioteca
  • Andrea: prestito in biblioteca
 
Pinguino o Aquila reale?
  • Irina: Aquila reale
  • Andrea: Pinguino
Grazie mille ragazzi e buon viaggio... che finisca il più tardi possibile! Vi seguiremo nelle vostre peripezie in giro per il mondo sul vosto blog
 
 
Ultima modifica: 03 Giugno 2024
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Vero

Correva l'anno 1983: anch'io vidi per la prima volta la luce del sole estivo e sorrisi.  Nel 2007 ho provato per la prima volta l'esperienza di un'avventura a due ruote e, da quel momento, non ne ho potuto più fare a meno... nel 2010 sono partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la nostra prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, Il Sudafrica e Lesotho... e il #noplansjourney...

Se non siamo in viaggio, viviamo sul lago d'Iseo!

Su lifeintravel.it trovi tutti i nostri grandi viaggi insieme (e non)!

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