Finalmente dopo oltre 4 mesi di attesa, quasi settemila chilometri percorsi e più di quattromila fotografie scattate, posso iniziare a raccontarvi il mio Coast to coast in Australia. Purtroppo, o per fortuna, i primi centoventi giorni "Down under" sono volati, tra viaggi, incontri, lavoro, amicizie, scoperte, inconvenienti e sorprese.
Ora mi trovo a
Perth, principale città del
Western Australia, il più grande dei sei stati che compongono l'Australia (gli altri sono New south wales, Victoria, South australia, Northern Territory e Queensland). Proverò a riassumervi in poche righe tutti gli avvenimenti susseguitisi in questo primo periodo tra
Sydney e Perth, ma non sarà facile: come sa bene chi è stato in viaggio almeno una volta,
la vita da vagabondo procede a 200 km/h e raramente ci sono pause e vuoti, nonostante il tempo per riflettere e "respirare" non manchi. Ma anche questi momentisono
ricchi di sensazioni e emozioni che si vorrebbe raccontare. Vi basti sapere che fino ad ora ho scritto circa 200 pagine di diario. Tornando all'argomento principale, cioè il viaggio, il mio è partito da
Sydney, dove sono rimasto per circa una settimana ospite di un lontano parente (che ringrazio e saluto calorosamente) da cui tornerò a breve. Dopo un trasferimento di 1200 km verso sud, attraversando soltanto per una rapida visita giornaliera
la capitale australiana Canberra, sono giunto con il bus (alle 4.00 del mattino) in una cittadina nel mezzo della campagna dello stato del Victoria,
Shepparton.
Qui ho lavorato per tre settimane, raccogliendo uva e mele, ed anche un po' di dollari per il mio viaggio. Finita la raccolta mi sono trasferito a Melbourne appena dopo il Gran Premio di formula 1 vinto dalla Ferrari e durante lo svolgimento dei campionati del mondo di nuoto che non sono riuscito a vedere. Da Melbourne, escursione giornaliera a
Phillip Island per ammirare il rientro notturno a riva dei pinguini (Little penguins: i più piccoli tra tutte le varie famiglie di questi pennuti) dopo un giorno di pesca in mare aperto. Lasciata la piovosa e fredda citttà, mi sono diretto verso ovest per percorrere
la meravigliosa Great Ocean Road ammirando i
Dodici Apostoli ed altri splendidi paesaggi costieri. Dopo il mare, le montagne del
Grampians National Park, piene di canguri che spesso abbiamo rischiato di investire. Dopo essermi trasferito ad Adelaide, ho trascorso due intense giornate su Kangaroo Island e quindi ho trovato un passaggio per Perth, 3000 km verso ovest. Il viaggio da Adelaide a Perth è durato circa 3 settimane (inizialmente prevedevo di terminarlo in 10 giorni) che ci hanno condotto nel
Flinders Ranges National Park, lungo l'intera costa dell'
Eyre peninsula, attraverso il magnetico deserto del
Nullarbor Plain (dove ci si è guastata l'auto, a 1000 km da una cittadina che si possa definire tale!) ed infine lungo le selvagge coste del south-west, patria di surfisti e delfini, per raggiungere Perth in una serata dal tramonto mozzafiato sull'oceano indiano.
Dopo una brevissima permanenza in città, sono ritornato sui miei passi, andando a lavorare per i successivi due mesi in una farm nella Margaret river region, fermandomi in uno splendido ostello sulla spiaggia a Dunsborough. Ed ora, ritornato a Perth dopo un bellissimo coast to coast australiano, sono in attesa di partire per scoprire il north west in un viaggio di "soli" dieci giorni che mi condurrà a visitare il Pinnacles desert, il Kalbarri National Park, la Shark bay, la Ningaloo reef ed il Karijini National Park per poi rientrare a Perth e da qui volare a Sydney dove incontrerò due amici d'infanzia con cui completerò l'anello lungo la costa orientale e attraverso il deserto dell'interno, visitando Uluru per poi tornare a Melbourne... ma questi sono altri viaggi nel viaggio, e ve li racconterò strada facendo!!!!!!
Questo racconto fa parte del diario di viaggio tenuto in diretta durante l'anno di Working Holiday in Australia ed è, in fondo, l'origine di Life in Travel...
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico