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Eurovelo 11: in bici nell’Europa Orientale
L’Eurovelo 11 in bici è un itinerario cicloturistico di 6731 km che si estende dalla punta nord – orientale della Norvegia fino alla Grecia attraversando in totale ben undici stati. Si tratta di un collegamento tra nord e sud Europa che permette di visitare sei capitali europee di grande valore e diversità: Helsinki, Vilnius, Varsavia, Belgrado, Skopje e Atene. Attualmente è in fase di realizzazione il collegamento tra Aleksandrów e Proszowice in Polonia, per riuscire a dare continuità al tracciato e permettere ai cicloturisti di tutto il mondo di pedalare in sicurezza su percorsi dedicati.
La rete di itinerari europei Eurovelo è un progetto co-finanziato dall'Unione Europea e sviluppato dall'ECF (European Cyclists' Federation). Attualmente consta di 17 percorsi ciclabili di lunga percorrenza che uniscono tutta l'Europa. La rete Eurovelo, quando verrà completata, comprenderà oltre 70000 km di itinerari ciclabili in 42 paesi differenti.
Dati tecnici
Eurovelo 11 in bicicletta | In bici nell'Europa Orientale
Norvegia - Finlandia - Estonia - Lettonia - Lituania - Polonia - Slovacchia - Ungheria - Serbia - Macedonia del Nord - Grecia
Partenza | Capo Nord |
Arrivo | Atene |
Lunghezza | 6731 km |
Completamento | 80% |
Difficoltà | |
Panorama |
Files GPS
Eurovelo 11 in bicicletta
La traccia GPX che trovate su lifeintravel.it rappresenta gran parte dell'itinerario Eurovelo 11 ed è stata ottenuta in parte da tracce reperibili online e in parte da estrapolazioni personali eseguite al computer su cartografia OSM con il programma Basecamp. Questi tracciati vanno presi per quello che sono e cioè una traccia disegnata sullo schermo, senza riscontro sul campo (che probabilmente differirà, a progetto concluso, da quella ufficiale).
Per quanto riguarda le fonti su cui si basa questo itinerario, la principale è biroto.eu. Altra fonte molto utile è il wiki del progetto Eurovelo su Openstreetmap dove si trova il livello di completamento delle tracce Eurovelo in OSM aggiornato. Infine, per visualizzare le tracce Eurovelo online ti consiglio il sito opencyclemap.org dove gli itinerari eurovelo sono indicati con la sigla EV e il numero dell'itinerario.
Per ottenere il profilo altimetrico dei tratti mancanti si è utilizzato il convertitore online www.gpsvisualizer.com
In questo articolo
- Norvegia – da Nordkapp a Karigasniemi
- Finlandia – da Karigasniemi a Helsinki
- Estonia – da Tallinn a Valga
- Lettonia – da Valka a Smèlynè
- Lituania – da Smèlynè a Janaslavas
- Polonia – da Janaslavas a Muszyna
- Slovacchia – da Muszyna a Trstené pri Hornáde
- Ungheria – da Trstené pri Hornáde a Szeged
- Serbia – da Szeged a Vranje
- Repubblica della Macedonia del Nord – da Kumanovo a Kikís
- Grecia – da Kikís ad Atene
L’Eurovelo 11 si presenta come un itinerario di grande gittata e che ha la peculiarità di attraversare paesi di culture e stili di vita differenti, oltre all’architettura urbana che spicca nelle sue differenze, dalle latitudini più fredde a quelle mediterranee. Un viaggio unico nel suo genere e che deve essere pedalato con assoluta tranquillità e con molti giorni a disposizione, visto il suo sviluppo non proprio esiguo.
Ora andrò a descrivere l'itinerario fornendo le informazioni più importanti dei luoghi attraversati.
Norvegia – da Nordkapp a Karigasniemi
283 km |0 |1 |0 |gamalost
L’Eurovelo 11 ha inizio all’estremità più settentrionale dell’Europa continentale, a Capo Nord. Ci troviamo su una scogliera alta più di trecento metri sull’isola di Magerøya. Sicuramente un’esperienza straordinaria cominciare a pedalare con il sole a mezzanotte e con la sorprendente aurora boreale. Una volta affrontato il tunnel che separa l’isola dalla terraferma, si costeggia il fiordo Porsangerfjorden tra colorati villaggi di pescatori pedalando in direzione sud e attraversando riserve naturali in aree non antropizzate, tra specchi d’acqua e climi che in inverno diventano molto rigidi e poco adatti alla bici. Si raggiunge Kárásjohka nella contea di Finnmark e si prosegue sino al confine con la Finlandia costeggiando il fiume Kárásjohka.
Finlandia – da Karigasniemi a Helsinki
1616 km |1 |4 |1 |kalakukko
Proseguendo nel percorso, l’Eurovelo 11 si sposta leggermente verso est nella regione della Lapponia finlandese in un'area dove l'Oriente incontra l'Occidente, nella cultura, nella natura e nella geografia. Costeggiando il lago Inarijärvi il tracciato torna ad avere un andamento nord – sud (sovrapponendosi all’Eurovelo 13) immerso nella bellissima tundra che fa da cornice a un ambiente ricco di acqua e di fauna selvatica. Seguendo sporadicamente il corso di alcuni fiumi e apprezzando la solitudine in un’area quasi per nulla popolata, finalmente si raggiunge Rovaniemi. Questa città, capoluogo della regione della Lapponia, si trova pochi chilometri a sud della linea del circolo polare artico, tra le colline di Ounasvaara e Korkalovaara, alla confluenza del fiume Kemijoki e del suo affluente Ounasjoki.
La crescita di questa città avvenne nel diciannovesimo secolo con la febbre dell’oro e dello sfruttamento del legname, divenendo il principale centro economico della provincia lappone, facilmente raggiungibile da Kemi con una rete stradale e una linea ferroviaria.
Semidistrutta dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale, la ricostruzione avvenne grazie ai contributi delle Nazioni Unite, Stati Uniti e Svezia. Molti lavori furono commissionati al grande architetto Alvar Aalto, che progettò il centro amministrativo comprendente il municipio, il teatro cittadino e la biblioteca provinciale.
I punti d'interesse di Rovaniemi sono l'Arktikum, il museo della regione dell’artico finlandese, il ponte Jätkänkynttilä con la fiamma eterna sopra il fiume Kemijoki, il Santa Park, parco di divertimenti che rappresenta la caverna di Babbo Natale con il laboratorio degli elfi e il villaggio di Babbo Natale posizionato a otto chilometri dal centro cittadino, attrazione per tutti i bimbi del mondo. Oltre a questi, una degli highilight principali è l’aurora boreale, visibile per molti giorni dell’anno.
Continuando il viaggio in bici verso sud si raggiunge Kemi, città che si affaccia su uno dei lembi più settentrionali del Mar Baltico, il golfo di Botnia, città di passaggio dell’Eurovelo 10. Questo mare interno ha la particolarità di ghiacciarsi durante i mesi più freddi. Dopo averlo costeggiato per qualche decina di chilometri, si entra nuovamente nella natura più selvaggia fino a Kuopio e, dopo Jyväskylä, città situata nella regione dei laghi, si giunge finalmente nella moderna Helsinki, capitale della Finlandia. Sita nella regione Uusimaa, è l’area metropolitana più settentrionale al mondo nonché la capitale più a nord degli stati membri dell’Unione europea. Qui hanno la loro sede principale diverse religioni praticate in Finlandia, tra cui quella evangelico – luterana, quella cattolica e quella russo – ortodossa. Città dallo stile architettonico nordico, conserva la neoclassica cattedrale luterana e la bizantina cattedrale ortodosssa Uspenski, la più grande chiesa ortodossa dell’Europa occidentale. Di interesse anche la Casa Finlandia di Alvar Aalto, un centro congressi con sala da concerto.
Estonia – da Tallinn a Valga
569 km |1 |2 |2 |silgusoust
Preso il traghetto, si costeggia l’isola dove è ubicata la fortezza di Suomenlinna, sito UNESCO di questo Eurovelo bici, al fine di poter entrare nella prima delle tre repubbliche baltiche. Si raggiunge Tallinn, capitale dell’Estonia nonché suo porto principale, dopo 80 km di navigazione nel golfo di Finlandia. Come città più popolosa e maggiore centro economico d’Estonia, è diventata capitale europea della cultura nel 2011. Bombardata durante la seconda guerra mondiale, la sua Città Vecchia è stata risparmiata e ora è divenuta patrimonio UNESCO. Passeggiando lungo le sue vie resterai affascinato dai monumenti storici presenti, come la chiesa di Sant’Olav, il duomo, la chiesa di S. Nicola e la Colonna della Vittoria dell’indipendenza dell’Estonia.
Ormai lasciata alle spalle la città, sede della celebrazione su scala quinquennale della canzone estone, si costeggia il golfo di Finlandia transitando lungo il Lahemaa Rahvuspark. Si scende verso Rakvere fino ad arrivare all’arco geodetico di Struve, dove nell’Ottocento l'astronomo Friedrich Georg Wilhelm Struve condusse la prima misurazione precisa di un lungo segmento di meridiano, contribuendo a stabilire la dimensione e la forma esatta del pianeta. Dopo la città universitaria di Tartu, il parco nazionale di Karula e gli Otepää Highlands che offrono anche molte piste ciclabili fuoristrada in mezzo alla foresta, si raggiunge la piccola cittadina di Valga.
Lettonia – da Valka a Smèlynè
660 km |1 |1 |0 |borshch
Lasciata alle spalle Valga, la cui parte lettone porta il nome di Valka, si procede con lentezza per vivere tutte le attrazioni turistiche di questo piccolo, ma interessante stato. Ci si sposta verso il parco nazionale Gaujas senza lambire la capitale lettone Riga - attraversata da Fra durante il suo Lettonia bikepacking - che meriterebbe una visita con i suoi monumenti, il suo centro culturale di pregio e il gemellaggio con Brema e Firenze.
Nel cuore del paese si pedala lungo l’Eurovelo 11 attraversando le superbe città storiche di Sigulda e Cēsis, quest’ultima sede di un bellissimo castello come attrazione turistica principale. Si attraversa anche un’area a forte vocazione naturalistica con la presenza del lago più grande dell’intera Lettonia, il lago Lubāns. Il confine con la terza repubblica baltica si trova nei pressi di Daugavpils, città bagnata dal fiume Daugava.
Lituania – da Smèlynè a Janaslavas
510 km |1 |2 |1 |cepelinai
Lasciata la patria dei maestri ceramisti, ci si dirige più a sud entrando in Lituania, tra laghi, foreste e riserve naturali. Mantenendosi a ridosso della Bielorussia, si raggiunge la capitale Vilnius. Il suo centro storico barocco è il meglio conservato in tutta Europa, dichiarato anche Patrimonio dell’Umanità. Gemellata con Pavia e Palermo, conserva edifici storici di assoluto livello, come la chiesa di S. Anna, la chiesa di S. Casimiro, il palazzo presidenziale, la cattedrale ortodossa e la Sinagoga corale, simbolo di un’apertura mentale e religiosa. Un tempo sede di una comunità ebraica, era stata definita la “Gerusalemme del Nord”. Pedalando nella natura, si transita a Trakai che conserva un bellissimo castello del quattordicesimo secolo, prima di immergersi nel parco regionale di Labanoras con i suoi settanta specchi d’acqua. A impreziosire la pedalata anche la visita del parco nazionale Dzukiya, prima di raggiungere il confine con la Polonia.
Polonia – da Janaslavas a Muszyna
958 km |2 |3 |3 |bigos
Una volta entrati in Polonia, si transita attraverso il parco nazionale Narodowy, una splendida area naturale attorno al lago Wigry, alle porte della città di Suwalki, solcata dal fiume Czarna Hańcza. Dopo aver visitato uno dei principali centri di commercio del voivodato della Podlachia, si scende verso sud fino ad Augustóv, centro termale a partire dal 1970 e una delle tante realtà distrutte durante la seconda guerra mondiale. Proseguendo nella pedalata lungo l’Eurovelo 11, si attraversano notevoli aree naturali predisposte al birdwatching fino a raggiungere Lomza, prima di dirigersi verso la capitale Varsavia dove si incrocia l’Eurovelo 2.
La città è il principale polo culturale, politico, economico e scientifico della Polonia ed è situata nel voivodato della Masovia, sulle rive del fiume Vistola. Chiamata “Parigi del Nord” fino al diciannovesimo secolo per via dei viali alberati e delle architetture simili, il suo centro storico è stato ristrutturato dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale e conserva enormi tesori. La città vecchia e la città nuova sono a tutti gli effetti due cose distinte: da una parte si affacciano edifici in stile barocco e neoclassico con un reticolo di affascinanti viuzze mentre dall’altra edifici modernissimi e grattacieli che fanno intuire una grande modernità e una filosofia al passo con i tempi. Passeggiare a Varsavia significa entrare a contatto con la gente locale, carpire i segreti degli artigiani nelle botteghe del centro storico, nonché lustrarsi gli occhi davanti alla chiesa del Seminario, al palazzo sull’acqua, alla Colonna di Sigismondo e a tutti quegli elementi che caratterizzano questa città diventata ormai cosmopolita, un tempo famosa suo malgrado per la presenza del ghetto di Varsavia.
Lasciati i Giardini Sassoni, il parco nazionale Kampinos e la città vecchia patrocinata dall'UNESCO, si prosegue verso sud fino a Kielce e quindi a Cracovia, vicino al parco nazionale do Ojcow. Capoluogo del voivodato della Piccola Polonia, è un grande polo industriale e commerciale e il suo centro storico – gotico, rinascimentale e barocco – è iscritto come Varsavia nei patrimoni UNESCO.
Di notevole interesse la basilica di S. Maria e la Cattedrale di Wawei, oltre ai pregevoli castelli di Barbacane e Wawei. Città di musei, accademie e teatri, è sicuramente una dei punti cardine di questo viaggio in bici Eurovelo.
Prima di proseguire per Tarnow lungo un tratto condiviso con l’Eurovelo 4 e dirigersi verso la Slovacchia, è doverosa una visita alle miniere di sale di Wieliczka, anch’esse Patrimonio dell’Umanità.
Slovacchia – da Muszyna a Trstené pri Hornáde
148 km |0 |1 |2 |bryndzové halušky
Siamo davanti alla lunga catena montuosa dei Carpazi e dei monti Tatra, che con i suoi 1500 km di sviluppo ne fanno il terzo gruppo montuoso più esteso in Europa dopo Urali e monti Scandinavi.
Queste montagne conservano faggete primordiali e chiese in legno degne dell’iscrizione ai siti Patrimonio dell’Umanità.
Prešov, la prima città che si incontra, merita sicuramente una visita. Qui si possono individuare subito le differenze architettoniche rispetto alla vicina Polonia, con tre cattedrali una più bella dell’altra e la fontana di Nettuno.
Attraversando i monti Pieniny, noti per le loro bellezze naturali, si raggiunge con un andamento nord – sud Košice, altra accogliente cittadina in cui rilassarsi e ritemprare lo spirito prima di proseguire verso il Mediterraneo.
Ungheria – da Trstené pri Hornáde a Szeged
446 km |0 |1 |1 |gulasch
Una volta entrato in Ungheria, l’Eurovelo in bici attraversa diverse riserve naturali e aree umide prima di raggiungere i primi centri abitati. Si costeggia il fiume Tibisco, affluente di sinistra del Danubio lungo circa un migliaio di chilometri, senza però attraversare la città di Miskolc, località che custodisce il Castello Diósgyőr. Stiamo pedalando nella regione vinicola del Tocaj, dove le cantine sono spesso scavate nella roccia. Il vino si presenta morbido al palato e dolce al gusto, tale da essere descritto come "Vinum Regum, Rex Vinorum" cioè “vino dei re, re dei vini”, da Luigi XV.
Budapest è troppo lontana e non viene attraversata da questo lunghissimo itinerario lungo le piste ciclabili Europa.
Dopo una visita doverosa al lago Tisza-tó e alla sua riserva naturale (con possibilità di osservare rare specie di uccelli lungo itinerari in canoa e birdwatching), si può far visita al vicino parco nazionale di Hortobágy, un’area di 800 chilometri quadrati in cui i contadini magiari praticano metodologie tradizionali dalla notte dei tempi. Si entra a Szolnok, capoluogo della provincia di Jász-Nagykun-Szolnok. Anch’essa pesantemente bombardata durante la seconda guerra mondiale, conserva i resti del castello medievale conquistato dai Turchi nel sedicesimo secolo. Oltre al museo dell’aviazione ungherese, è divenuto famoso nel tempo come centro termale. Si prosegue, sempre costeggiando il fiume Tibisco verso sud, come avviene per quasi tutto il percorso Eurovelo 11 in Ungheria. L’ultima città prima di superare il confine è Szeged, la terza del paese in termini di numero di abitanti, posta alla confluenza dei Tibisco con il fiume Mureș e nuovamento punto di passaggio dell’Eurovelo 13.
Serbia – da Szeged a Vranje
621 km |1 |1 |0 |čorba
Varcare la soglia della Serbia significa entrare in contatto con le civiltà balcaniche, il cui retaggio di guerre e conflitti interni ha plasmato una comunità che tutt’oggi resta confinata entro i suoi territori e con le proprie tradizioni, soprattutto contadine, legate al sostentamento e non al mercato globalizzato.
Seguendo il corso del fiume Tibisco verso sud si avanza verso Bečej, posto a una distanza di circa dieci chilometri dal castello “Fantast”, un edificio ormai ristrutturato e diventato hotel di lusso. La struttura è aperta al pubblico, così come il suo grande parco in stile inglese e francese. Ci troviamo nella piccola regione della Vojvodina e ben presto, tra le anse del fiume e qualche avvistamento di uccelli migratori, si raggiungerà Belgrado, la grande capitale. È a tutti gli effetti la città più popolata dell’ex Jugoslavia, capitale economica e finanziaria, culturale e scientifica della Serbia. Ormai regno della modernità, nei tempi passati la sua posizione sui fiumi Sava e Danubio l’ha resa un crocevia strategico di diverse civiltà, sia occidentali che orientali.
Pedalare all’interno della caotica città, attraversata anche dall’Eurovelo 6, può essere un’esperienza incredibile, constatando di fatto il crocevia di culture e religioni che si possono veder con i propri occhi alzando lo sguardo verso gli edifici con stili architettonici diversi. Dalla cittadella fortificata alla cattedrale di S. Michele fino al Parlamento serbo, si passa dal barocco al neoclassicismo, all’Art Noveau... Non mancano edifici moderni in città, ma la vera attrazione è nell'architettura che ha il sapore di un tempo.
Usciti dalla città e dopo aver sfiorando il parco nazionale di Avala, si entra nella regione del Banato, delimitata dai fiumi Tibisco, Danubio e Mureș. Si prosegue sempre con uno sguardo all’insù verso quella lontana catena montuosa dei Balcani. Anche qui il percorso Eurovelo 11 si presenta come un itinerario di grande valore e varietà, passando dalla pianura alla collina fino ai piedi delle montagne.
Raggiunta Smederevo, la città del vino e dell’uva, ma anche di una fortezza dai caratteri austeri, si attraversa il Danubio e si scende verso sud, seguendo in controcorrente il corso della Morava fino a Niš e Leskovac, in un sogno per gli amanti della natura.
Repubblica della Macedonia del Nord – da Kumanovo a Kikís
247 km |1 |0 |1 |tavče gravče
Superate le asperità dei Balcani lungo una tracciato tortuoso, si entra nella Repubblica della Macedonia del Nord raggiungendo Kumanovo, città circondata dalle montagne della catena Skopska Crna Gora e Gradištanska planina e abitata da comunità di serbi, turchi, macedoni, albanesi. Skopje è la capitale che si raggiunge pedalando con spensieratezza lungo i territori a nord del paese. Si tratta di una città corridoio tra l’Europa centrale e la Grecia, nonché sede di varie attività commerciali che sono andate avanti a singhiozzo nel corso degli ultimi decenni a causa delle guerre interne. Di interesse per il cicloviaggiatore che ha sete di conoscenza, le chiese bizantine, il ponte di pietra, un mausoleo dedicato a Madre Teresa di Calcutta e la più recente Croce del Millennio, oltre al vicino e sublime canyon Matka.
Lasciata questa città, abitata nel corso dei secoli da romani, bizantini, serbi, rumeni, ottomani e jugoslavi, ci dirigiamo verso Veles e Gevgelija, due tranquille cittadine dove ci si può fermare con punti tappa aggiuntivi. Seguendo il fiume Vardar presto si giunge in prossimità del confine con la Grecia.
Grecia – da Kikís ad Atene
673 km |2 |3 |2 |moussaka
Ed eccoci finalmente nella patria della cultura ellenica, l’ultimo paese attraversato dall’Eurovelo 11! Il percorso si spinge inizialmente verso Salonicco, seconda città greca che giace sul golfo Termaico. La città è retaggio della dominazione ottomana e porta esempi di architettura bizantina, divenuti patrimonio UNESCO. Oggi questo luogo è un fiorente centro culturale, economico e turistico. Con la bicicletta puoi attraversare le vie della città visitando i maggiori edifici storici, come la Torre Bianca, l’Arco e la Tomba di Galerio, la Basilica di Santa Sofia tanto per citare i principali. Numerosi sono anche i siti archeologici e soprattutto i musei, tra cui quelli ebraico, macedone, della cultura bizantina, del cinema, dello sport, dell’acqua.
Salutiamo questa città, sede del parco nazionale Axios-Loudias-Aliakmonas per dirigerci verso il parco del Monte Olimpo, montagna simbolo della cultura greca. Dopo aver costeggiato il mar Egeo si prosegue nell’entroterra fino a Tríkala, tranquilla cittadina nominata nell’Iliade costituita da case la cui architettura è prettamente greca.
Si torna sulla costa orientale sentendo nuovamente profumo di salsedine, guardando verso l’orizzonte sulle frastagliate isole e sui molteplici golfi che fanno di questo paese un unicum nel panorama sud – europeo.
Purtroppo il percorso dell’Eurovelo 11 non tocca Delphi con il suo importante sito archeologico, ma in compenso si visitano le città storiche di Tebe e Calcide. Infine si entra nella regione dell’Attica, dove ha sede la capitale della Grecia: Atene.
Atene è famosa soprattutto per la sua Acropoli, patrimonio UNESCO, ma anche per tutti quei monumenti che richiamano l’attenzione alle divinità elleniche. Parlo del Tempio di Efesto, l’Agorà antica, l’Arco di Adriano, il Centro Ellinikos Kosmos che presenta proiezioni interattive e tridimensionali dedicate al mondo antico greco e romano, la Biblioteca e il Giardino nazionale, l’Università, l’Accademia nazionale, la Chiesa di Panagia Kapnikarea e il teatro nazionale della Grecia.
Qui sembra di essere catapultati in un’altra era, quella che tutti noi abbiamo letto nei libri di storia, le guerre tra Atene e Sparta, il passo delle Termopili e tutti i riferimenti legati all’Iliade e all’Odissea di Omero.
A conclusione di questo magnifico e lunghissimo percorso che da Capo Nord ci ha condotto fino ad Atene attraverso 11 stati e altrettante culture, possiamo appoggiare la nostra bicicletta a uno scoglio e fare un tuffo nelle calde acque del mar Mediterraneo, al cospetto del parco nazionale Schinias Maratona.
Gli altri itinerari Eurovelo:
Eurovelo 1: lungo la costa atlantica Eurovelo 2: l'itinerario delle Capitali Eurovelo 3: la via dei pellegrini Eurovelo 4: il percorso in Europa Centrale Eurovelo 5: la via Francigena Romea Eurovelo 6: dall'Atlantico al Mar Nero Eurovelo 7: la ciclovia del Sole Eurovelo 8: la rotta del Mediterraneo Eurovelo 9: dal mar Baltico al mar Adriatico Eurovelo 10: l'anello del mar Baltico Eurovelo 11: il tracciato dell'Est Europa Eurovelo 12: la ciclovia del mare del Nord Eurovelo 13: il percorso della Cortina di Ferro Eurovelo 14: il percorso delle acque dell'Europa centrale Eurovelo 15: la ciclovia del Reno Eurovelo 17: il percorso ciclabile del Rodano Eurovelo 19: il percorso ciclabile della Mosa
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico