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Eurovelo 17: il percorso ciclabile del Rodano
L'Eurovelo 17 in bici è un itinerario cicloturistico che si sviluppa lungo il percorso fluviale del Rodano, corso d'acqua che nasce sulle alte montagne della Svizzera e sfocia nel mar Mediterraneo in Francia, nei pressi di Marsiglia. Si tratta di un vero e proprio collegamento tra le Alpi e il mare e sembrerà veramente di accompagnare ogni singola goccia del fiume dalla sorgente fino alla foce, pedalando sulle rive dell'ampio e suggestivo lago di Ginevra, attraversando riserve, parchi naturali, aree UNESCO, città storiche e borghi di una bellezza incredibile. Senza dimenticarci della Provenza con i suoi campi di lavanda e dei cavalli bianchi della Camargue.
Dati tecnici
Eurovelo 17 in bici | Il percorso ciclabile del Rodano
Svizzera - Francia
Partenza | Andermatt |
Arrivo | Port Saint-Louis-du-Rhône / Sète |
Lunghezza | 1250 km |
Completamento | 90% |
Difficoltà | |
Panorama |
Files GPS
Eurovelo 17 in bicicletta
Per quanto riguarda le fonti su cui si basa questo itinerario, la principale è biroto.eu. Altra fonte molto utile è il wiki del progetto Eurovelo su Openstreetmap dove si trova il livello di completamento delle tracce Eurovelo in OSM aggiornato. Infine, per visualizzare le tracce Eurovelo online ti consiglio il sito opencyclemap.org dove gli itinerari eurovelo sono indicati con la sigla EV e il numero dell'itinerario.
L'Eurovelo 17 in bici, conosciuto anche come la Ciclabile del Rodano, si presenta come l'itinerario più breve di tutta la rete ciclabile Eurovelo, ma ha la peculiarità di sorprendere il cicloturista per i suoi intensi e sorpendenti 1250 chilometri conditi da panorami sui colossi alpini, cultura e tradizioni locali unici nel loro genere e fusi in un turismo esperienziale di qualità vissuto giorno per giorno tra il paese di Andermatt e Port-Saint-Louis-du-Rhône.
Ora andrò a descrivere l'itinerario fornendo le informazioni più importanti dei luoghi attraversati.
Svizzera – da Andermatt a Chancy
350 km |2 |0 |3 |Raclette
L'Eurovelo 17 inizia ad Andermatt, paese svizzero del cantone Uri posto a quasi 1500 m di quota. Il luogo è facilmente raggiungibile attraverso le strade cantonali e una rete ferroviaria efficiente. Peraltro da tale località hanno inizio anche l'Eurovelo 15 che si dirige a Rotterdam seguendo il corso del fiume Reno e l'Eurovelo 5 che percorre la via Francigena Romea. Questo luogo, ora costellato da prati e abitazioni tipiche in legno, fu teatro di vicende belliche tra le truppe russe e napoleoniche nel 1799 ma fu anche luogo di passaggio del noto scrittore tedesco Goethe.
Superata la cittadina, sede della secentesca chiesa parrocchiale cattolica dei Santi Pietro e Paolo, il percorso si inerpica sui fianchi di montagne fino a raggiungere l'aria fine del Furkapass, quota 2436 m, e gettarsi nella neonata valle del Rodano, il cui fiume nasce da un immenso ghiacciaio ormai in fase di inevitabile arretramento. D'ora in poi le vere asperità saranno terminate e comincerà la fase successiva, ovvero la scoperta delle piccole realtà che rendono grande la nazione elvetica. E cominciamo con il Landshaftspark Binntal con i suoi preziosi minerali, l'immenso ghiacciaio dell'Aletsch e poi Brig, cittadina vallese e luogo di transiti secolari lungo la Stockalperweg. Qui si trova il castello privato più grande della Svizzera, fatto realizzare nel XVII secolo proprio da Kaspar von Stockalper.
Superato questo luogo, abitato da Celti e Alemanni in epoca antica, una volta attraversato il Naturpark Pfyn-Finges si raggiunge Sion, dominata dalle grandi vette alpine e dallo scorrere impetuoso del Rhône. Impensabile non fermarsi qui per assaggiare qualche specialità locale, visitare l'imponente Cattedrale di Notre-Dame e la Basilica di Valère che conserva il più antico organo a canne tuttora funzionante. L'entusiasmo non può scemare neanche a Martigny, luogo di passaggio della via Francigena, ma anche della ben più antica via delle Gallie. Una città che conserva gelosamente le tracce storiche dell'epopea romana. Esposizioni permanenti e musei che ospitano mostre pittoriche di alto livello fanno da sfondo a quello che fu un crocevia tra l'Italia e il centro Europa attraverso il col du Grand Saint Bernard. Curioso, e al contempo interessante, è il Musèe et Chiens du Saint Bernard, luogo d'incontro in cui i visitatori possono conoscere da vicino il famoso quadrupede.
Con una brusca deviazione verso nord il Rhône (così come la Ciclabile del Rodano Eurovelo 17) prosegue nella sua corsa sfiorando la Réserve naturelle des Follatères, 500 ettari di prati, rocce e foreste costellati da biodiversità vegetale e faunistica in un contesto geologico di pregio. Siamo ormai in vista dell'abbazia di Saint-Maurice, che custodisce una preziosa collezione di oreficeria a dimostrazione dell'importanza di questo edificio religioso a partire dal VI secolo. Al termine della strettoia, la valle comincia ad allargarsi e finalmente si giunge sulle sponde del lago Lemano dove il Rodano si immette; il lago ha una curiosa forma a spicchio di luna ed è per metà in territorio elvetico e per la restante metà francese. Villeneuve è il primo paese affacciato sul bacino lacustre che si incontra; qui si può prendere il battello e compiere un giro sul Lac Léman, con la possibilità di attraccare in Svizzera o in Francia. Villeneuve si trova sul limitare del Parc naturel régional Gruyère Pays-d'Enhaut, culla della tradizione casearia svizzera nonché area ricca di alpeggi lussureggianti, chalet con tetti a scandole e villaggi storici.
Lasciando alle spalle il Vallese, regno del popolo Walser e di slanciate vette oltre i 4000 metri, proseguiamo sull'Eurovelo 17 per entrare nel cantone Vaud, costeggiando il lago fino a Montreaux, godendo del clima mite lacustre e della stupefacente vista dal Château de Chillon. E che dire del sito UNESCO dei vigneti terrazzati del Lavaux: l'area vitivinicola è la più estesa della Svizzera e offre, oltre ai suoi 800 ettari di colture a vigneto e chilometri di terrazze, viste panoramiche di eccellenza sul lago e sulla sua sponda meridionale, quella francese.
Siamo alle porte di Lausanne, la quarta città più grande della Svizzera. Questo centro cosmopolita è sede di monumenti e luoghi di interesse in cui il cicloturista può perdersi per assaporare quello spirito di libertà e conoscenza che lo contraddistingue. Da citare sicuramente la cattedrale di Notre-Dame, costruita tra il IX e il XIII secolo, oltre ai molteplici musei che rendono questa città fonte di interesse: il Musée cantonal des Beaux-Arts, il Musée cantonal d'archéologie et d'histoire, il Musée monétaire cantonal de Lausanne, la Fondation de l'Hermitage tanto per citare i più importanti.
Lasciando alle spalle i castelli di Saint-Maire e di Ouchy, entrambi inseriti nella lista dei beni culturali d'importanza nazionale, e tre siti palafitticoli UNESCO tra Morges e Versoix, sull'Eurovelo 17 in bici si entra a Genève, capitale dell'omonimo cantone e grande città che custodisce l'Immeuble Clarté, opera architettonica UNESCO progettata dal famoso Le Corbusier nel XX secolo. Simboli della città sono il Jet d'eau (enorme getto d'acqua alto 140 m sul lago), l'Organizzazione delle Nazioni Unite nonché la cattedrale di San Pietro simbolo del culto protestante. Oltrepassati questi luoghi, legati anche al Glorioso Rimpatrio dei Valdesi, ci avviciniamo all'imminente confine con la Francia.
Francia – da Valleiry a Port-Saint-Louis-du-Rhône
815 km |3 |0 |5|Coq au vin
Il percorso ciclabile del Rodano in bici prosegue in terra francese a partire dalla sponda meridionale del Lac Léman lungo l'itinerario, ancora in corso di ultimazione, chiamato ViaRhôna. Da Saint-Gingolph, lungo l'area interessata dal Géoparc du Chablais, si raggiunge la località termale di Thonon-les-Bains, ideale per soggiorni e panorami mozzafiato sul lago. Da non perdere i borghi medievali di Yvoire e Nernier e ulteriori esempi UNESCO di insediamento palafitticolo preistorico, prima di entrare in Svizzera per abbracciare il proseguimento dell'Eurovelo 17 fino al nuovo confine.
Seguendo il corso del Rhône, emissario del Lac Léman, tra splendite vedute e paesaggi sempre intriganti, l'Eurovelo 17 attraversa la Défilé de l'Écluse con il suo forte prima di raggiungere Seyssel, porto fluviale di una certa rilevanza sin dai tempi antichi. Ormai abbiamo lasciato alle spalle le alture comprese nel Parc naturel régional du Haut-Jura e ci apprestiamo a dirigerci prepotentemente verso il vicino Lac du Bourget, senza però toccarlo. Tra laghi, altopiani coltivati a vigneto e strade verdi ci si può fermare per visitare la piccola Venezia della Savoia, così come è stato soprannominato il grazioso paesello di Chanaz, situato all'ingresso di uno dei canali più belli della Francia e che conserva un quanto mai raro esempio di mulino idraulico.
Il corso del Rhône si fa più sinuoso e mostra al cicloturista tutta la sua bellezza: tra riserve naturali, cascate laterali, aree paludose ricche di biodiversità e di interesse naturalistico. Lasciando a nord-est le foreste e le montagne del Bugey non ci si può lasciar sfuggire la tentazione di una visita a La Balme-les-Grottes, villaggio di un migliaio di anime che custodisce delle stupefacenti grotte in cui sono state rinvenute tracce lasciate dall'uomo preistorico. Le aree verdi all'interno delle quali giace il Lac des Eaux Bleues anticipano l'arrivo a Lyon, capoluogo della regione Auvergne Rhône-Alpes. La grande città prospera sin dal XVI secolo, ma subì anche assedi e prese di potere durante la Rivoluzione Francese e il periodo napoleonico. Essa custodisce tesori di inestimabile bellezza tali da renderla uno degli esempi mondiali di patrimonio UNESCO. Con la bicicletta si può visitare tutto il centro urbano, dall'anfiteatro delle Tre Gallie al quartiere storico rinascimentale fino agli edifici più moderni. Il parc de la Tête d'Or con i suoi 105 ettari viene considerato il più grande parco urbano di tutta la Francia. Passeggiando tra le vie dei quartieri Fourvière e Renaissance Vieux Lyon, ci si potrà fermare ai tradizionali bouchons e nei ristoranti tipici per degustare piatti della tradizione in un'atmosfera semplice e molto piacevole.
Superata Lyon e ancora inebriati dal suo valore storico e gastronomico, l'Eurovelo 17 in bici punta decisamente a sud diretto al mar Mediterraneo. Si procede verso Saint-Romain-en-Gal che affonda le sue radici in un'antica città della Gallia romana. Il Rhône non manca di stupire anche qui, con la sua storica importanza legata alla navigazione, le sue greenways, i frutteti e i vigneti terrazzati. Lasciato il Parc naturel régional du Pilat si prosegue nel dipartimento dell'Ardèche, culla dei prestigiosi vini Saint-Joseph. Dopo Valence, cittadina della storica regione del Delfinato e molto variopinta con i suoi giardini, mercati e quartieri storici, si entra nel cuore della valle dell'Eyrieux con coltivazioni ben inserite nel contesto territoriale. Borghi medievali, abbazie romaniche, riserve naturali si susseguono dando respiro e felicità al cicloturista, alleviando le fatiche di un percorso tutt'altro che nervoso.
Ed ecco i vigneti Châteauneuf-du-Pape e Orange con i suoi resti romani protetti dall'UNESCO, che anticipano l'entrata nella storica città papale di Avignon, situata nella regione Provence-Alpes-Côte d'Azur. Il suo centro storico patrimonio UNESCO conserva il Palais des Papes, il pont Saint-Bénezet con le rimanenti quattro delle ventidue arcate originarie, oltre a delle mura difensive di assoluto pregio architettonico che cingono la città vecchia per più di 4 km di sviluppo. Inoltre la culla del cattolicesimo medievale presenta esempi notevoli di edifici religiosi nonché il Musée du Petit Palais.
Zigzagando tra i vigneti e sconfinando nella regione di Occitanie si giunge a Beaucaire e Arles, paese legato indissolubilmente al pittore Van Gogh che durante il suo lungo soggiorno prese spunto dagli ambienti circostanti per comporre le sue tele di grandissimo valore. In questi ambienti bucolici e agresti fa da sfondo il delta del Rhône in cui è inserito il Parc naturel régional de Camargue con la sua incredibile biodiversità, zona paludosa e corridoio ecologico per uccelli migratori come i fenicotteri rosa.
L'Eurovelo 17 in bici termina a Port-Saint-Louis-du-Rhône, baciato dal Golfe du Lion e dalle spiagge prospicienti la città di Marseille, anche se esiste un'interessante variante tra il mare e le lagune salate che permette di giungere a Sète attraverso Montpellier e i monumenti UNESCO di Arles sovrapponendosi negli ultimi chilometri con l'Eurovelo 8.
Gli altri itinerari Eurovelo:
Eurovelo 1: lungo la costa atlantica Eurovelo 2: l'itinerario delle Capitali Eurovelo 3: la via dei pellegrini Eurovelo 4: il percorso in Europa Centrale Eurovelo 5: la via Francigena Romea Eurovelo 6: dall'Atlantico al Mar Nero Eurovelo 7: la ciclovia del Sole Eurovelo 8: la rotta del Mediterraneo Eurovelo 9: dal mar Baltico al mar Adriatico Eurovelo 10: l'anello del mar Baltico Eurovelo 11: il tracciato dell'Est Europa Eurovelo 12: la ciclovia del mare del Nord Eurovelo 13: il percorso della Cortina di Ferro Eurovelo 14: il percorso delle acque dell'Europa centrale Eurovelo 15: la ciclovia del Reno Eurovelo 17: il percorso ciclabile del Rodano Eurovelo 19: il percorso ciclabile della Mosa
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico