Mare e montagne, sabbia e rocce, pini marittimi e macchia mediterranea, ulivi e vigneti: la Liguria è una terra aspra e generosa che ha conosciuto marinai e mercanti di ogni dove, re e regine, partigiani e contadini e negli ultimi anni, migliaia di bikers!
La regione e in particolar modo l'area del finalese in bicicletta si prestano ad essere visitate lentamente, senza fretta, rivelando il lato più dolce e romantico a coloro che vorranno scoprirne le meraviglie a due ruote in ogni periodo dell'anno.
1 - Finalese in bici da viaggio, MTB o gravel
Conosciuta da anni come
la Mecca per gli appassionati di enduro, la zona di Finale, Loano e Pietra Ligure è visitabile anche con una semplice mountain bike, con una gravel o con una bici da viaggio. Il dedalo di sentieri e strade secondarie dell'area permettono infatti ai pedalatori di raggiungere le montagne che punteggiano il territorio direttamente dal mare con le proprie gambe e il proprio mezzo o, se non si vuole fare troppa fatica, di noleggiare una delle E-MTB disponibili nelle località principali. Certo, chi pensa che questa parte geografica della Liguria abbia percorsi totalmente pianeggianti resterà deluso, ma la bellezza del finalese risiede proprio in questo: la
varietà degli ambienti e degli itinerari a disposizione dei ciclisti. Partendo dal mare si può scegliere il tracciato più adeguato per inoltrarsi nell'entroterra e poi, magari, rientrare al punto di partenza per altre vie, terminando il circuito con un bel bagno nell'acqua cristallina.
Il Sentiero Liguria
Lungo 457 km, il
sentiero Liguria collega il Levante con il Ponente attraverso una rete di tracciati che si sviluppa in quota rispetto al livello del mare. Percorribile a piedi, e per lunghi tratti come quello nel finalese anche in bicicletta, il Sentiero Liguria ha inizio a Luni e termina a Grimaldi dopo 31 tappe. Dove questo itinerario non risulta percorribile in bicicletta sono solitamente presenti varianti per peremettere di proseguire il viaggio. La bellezza di questo tracciato di lunga percorrenza, oltre a quella di attraversare l'intera regione, risiede nelle innumerevoli bellezze naturalistiche, storiche e culturali toccate dal cammino. Il Sentiero Liguria rientra anche in un progetto più ampio di sviluppo dell'area ligure, ma anche di quelle limitrofe, in un'ottica sostenibile: lo scopo di Intense, il nome del progetto, è infatti quello di individuare una serie di
percorsi transfrontalieri per la fruizione ciclistica ed escursionistica del territorio.
2 - Un clima perfetto per pedalare
La Liguria si può visitare in bicicletta in tutte le stagioni, su questo non ci piove. Se luglio e agosto però possono risultare mesi molto caldi per un'attività prolungata,
la primavera e l'autunno con le loro temperature miti, la fioritura e i colori intensi della natura sono periodi perfetti per godere delle bellezze del territorio.
Primavera di fioritura e primi timidi bagni
L'avvento della stagione primaverile è una gran festa per chi ama la bicicletta. Se in altre regioni più alpine il clima può essere ancora rigido, in Liguria le temperature sono già tiepide e con le giornate che si allungano, scoprire il territorio in bicicletta è un piacere per tutte le gambe. La primavera è la stagione della fioritura, della rinascita della profumata macchia mediterranea, del risveglio della natura e per i più coraggiosi, anche il momento dei primi tuffi al mare senza l'affollamento estivo delle spiagge.
Estate di albe e tramonti in sella
Se il clima primaverile nel finalese è piuttosto mite, l'estate può essere davvero torrida. Nelle lunghe giornate estive chi vuole concedersi una fuga a due ruote può partire presto al mattino o nel tardo pomeriggio, per godere delle temperature più moderate. I giri estivi possono terminare in spiaggia per rinfrescarsi nell'acqua e, nelle ore più calde, ci si può dedicare ad altre attività come il kayak, lo snorkeling (Cristina di Cribyoo organizza uscite da marzo a novembre) o il whale watching per cercare di avvistare qualche maestoso cetaceo in mare aperto.
Autunno di colori
Devo ammetterlo, l'autunno è la mia stagione preferita per pedalare. Le temperature sono ancora miti, i boschi di caducifoglie cambiano veste tingendosi di mille colori e i tramonti sono ancora più romantici. Nella stagione autunnale poi i sentieri, presi d'assalto durante le vacanze, si svuotano e visitare il finalese in bicicletta è ancora più bello: si può decidere di pedalare tra i borghi vivaci della zona o scalare qualche ardito valico in quota.
È inverno e... si pedala ancora
A differenza di molte altre regioni climatiche quella mediterranea che include anche la Liguria è caratterizzata da un clima tiepido tutto l'anno. Anche se, durante alcune giornate invernali preferirai restare a casa sotto un caldo piumone ad ammirare il mare, in quelle più soleggiate potrai cimentarti in nuovi interessanti itinerari a due ruote senza doverti vestire da palombaro.
3 - Borghi e paesi di mare
L'area del finalese in bicicletta non è solo sterrati, panorami e macchia mediterranea. A due ruote si possono anche visitare borghi suggestivi, alcuni dei quali annoverati tra i più belli d'Italia, cittadine lungomare e frazioni tra le più colorate di Liguria.
Boissano e il centro internazionale di Sperimentazione Artistica
Sembra incredibile pensare che da Boissano, piccolo centro agricolo della provincia di Savona di soli 2500 abitanti, siano passati artisti del calibro di
Andy Warhol e Giò Pomodoro; eppure, quando negli anni successivi al 1963, periodo in cui la nipote dell'architetto Le Corbusier, Marie Louise Jeanneret, inaugurò il centro internazionale di sperimentazione artistica in località Mogli, incontrare uomini d'arte per le vie della borgata era quasi una certezza. Il luogo, situato in posizione estremamente panoramica sul mare, fu da subito fonte di ispirazione per artisti di ogni sorta che qui trascorrevano lunghi periodi di grande produttività artistica. Oggi Boissano è un tranquillo paese della Liguria formato da deliziose frazioni tra le quali spicca la candida Mogli.
Il belvedere di Verezzi
Restare indifferenti alla vista del mare dal
belvedere di Verezzi è davvero impossibile. Il comune di Borgio Verezzi, diviso in due frazioni, è considerato uno dei più belli della nostra penisola e non ci vuole molto a capirne il motivo: se da una parte Borgio è adagiata placidamente sulla spiaggia, dall'altra Verezzi, che sorge più a monte, vanta dei punti panoramici unici. Dalla costa si può raggiungere la frazione più in quota pedalando lungo una strada a tornanti con
vista sulla Riviera del Ponente. Verezzi, il cui cuore pulsante risiede in Piazza Sant'Agostino, è attraversata da vicoli fioriti dove si respira un'atmosfera antica. Le borgate di Verezzi conservano elementi della storia e della tradizione del luogo: per esempio, a Borgata Crosa, si trova uno dei
mulini fenici meglio conservati al mondo.
Il Museo dell'orologio di Tovo San Giacomo
Uno tra i luoghi più curiosi della zona del finalese è il
Museo dell'orologio gestito da Sergio e sua moglie. Con due grandi occhi azzurri e l'emozione nella voce Sergio accoglie i visitatori per raccontare la storia di questo museo dove il tempo non si è mai fermato. Pezzi unici, alcuni dei quali risalenti a secoli fa, sono stati riparati dalle mani capaci e piene di passione del Sig. Sergio e hanno trovato il loro posto all'interno di questo curioso spazio museale. Al termine della visita, se sarai fortunato, Sergio ti porterà a fare un giro anche nel suo laboratorio...
Finalborgo e il Flow festival
Finale Ligure, patria dell'arrampicata e dell'enduro, è composta da tre distinti nuclei urbani il più antico dei quali è chiamato Finalborgo. Finalborgo, anch'esso annoverato tra i più belli d'Italia come Borgio Verezzi, conserva in parte la sua conformazione medievale e, all'inizio dell'autunno, è il cuore pulsante di un prestigioso festival dedicato all'outdoor, il Flow Festival. In occasione dell'evento le vie di Finalborgo si popolano di bikers, climbers e curiosi in cerca di materiale tecnico, gadget o semplice ispirazione per future avventure. Negli altri periodi dell'anno il lato storico di Finalborgo prevale su quello sportivo e passeggiare per le vie dell'antico centro medievale è un piacere senza eguali. Durante una visita a Finalborgo non perdere: il Castel di San Giovanni che domina l'abitato e regala un ottimo punto di vista sulla costa, la porta affrescata affacciata su Piazza San Biagio e il Convento di Santa Caterina.
Loano, Pietra Ligure e Finale
Le tre principali località del finalese sono tutte affacciate sul mare e ogni anno ospitano migliaia di viaggiatori, turisti e vacanzieri. Loano, con il suo centro impreziosito dalle case vivaci, Pietra Ligure con i carruggi e il bel lungomare e Finale con baie da sogno.
Sono tutti punti di partenza ideali per esplorare il territorio in bicicletta perchè, oltre ad un'ampia offerta turistica (io ho alloggiato nell'hotel Continental di Pietra Ligure e mi sono trovata molto bene!), offrono una buona varietà di spiagge e propongono ai visitatori diversi servizi come negozi di noleggio bici, associazioni che possono accompagnare sul territorio chi lo desidera, come Pietra Ligure Outdoor o Outdoor Thunder, e consorzi di giovani imprenditori specializzati come Sea Stone Riviera, che ha deciso di investire sulla promozione dell'outdoor come valore aggiunto del territorio.
4 - Dalle grotte in montagna alle baie del mare
Sono trascorsi secoli da quando l'uomo ha scelto questa terra, così aspra ma anche generosa, per vivere e da secoli (in alcuni casi solo da decenni) le bellezze naturalistiche del finalese riescono a lasciare a bocca aperta viaggiatori da ogni dove: anch'io non sono rimasta incolume a questo incantesimo!
Le grotte di Borgio Verezzi
Nel primo pomeriggio, dopo una divertente mattinata sui tracciati sterrati del finalese, in bici abbiamo raggiunto le
Grotte di Borgio Verezzi, scoperte nel 1933 a 500 metri dal mare. Nella mia vita ho avuto la fortuna di visitare diverse cavità con formazioni di ogni genere, ma quelle di Borgio Verezzi sono riuscite ugualmente a sorprendermi.
Nei 400 metri del percorso la varietà e i colori delle stalattiti, delle stalagmiti, delle colonne e dei bucatini, simpatico nomignolo per indicare le formazioni più sottili, invogliano ad approfondire la conoscenza dei fenomeni che hanno portato alla costituzione di questa grotta delle meraviglie. Durante il percorso la guida ti spiegherà la storia del luogo e risponderà anche ad ogni curiosità!
Varigotti e la baia dei Saraceni
Se dovessi scegliere una borgata come la preferita di questo viaggio in bici nel finalese probabilmente sceglierei l'
orgogliosa Varigotti. Questo rione, appartenente al comune di Finale Ligure, conta 500 abitanti e antiche origini, forse bizantine. Oggi i colori del borgo di Varigotti sono inconfondibili insieme alle trasparenti acque ricche di pesci della maestosa
Baia dei Saraceni, uno dei luoghi più apprezzati dagli amanti del mare e della Liguria.
5 - Pancia mia...
La
tradizione enogastronomica del finalese è ricca di piatti di mare e di montagna e riesce a trasportare in tavola le peculiarità di un territorio così vario come quello ligure. La gastronomia mediterranea mette al centro di quasi ogni piatto l'
olio extravergine d'oliva che serve a conferire alle pietanze un sapore unico. Tra i piatti più caratteristici si annoverano la
buridda (io l'ho provata al
ristorante Al Castello di Pietra Ligure insieme alla
farinata), le lumache, i
fügassin, i pansotti al sugo di noci e le
trenette al pesto (sono riuscita ad assaggiare anche questi a
Il Capanno in località Ranzi. Questo ristorante non si trova sul mare, ma in posizione panoramica in località Ranzi, e si può facilmente inserire come tappa pranzo in un giro in bicicletta nei dintorni di Pietra Ligure!).
6 - Non solo bici
Come anticipato la zona del finalese si presta benissimo ad essere visitata in bicicletta, ma non solo. Questa zona della Liguria è infatti conosciuta a livello mondiale per la presenza di
pareti rocciose ideali per l'arrampicata ad ogni livello. Oltre a questo, la presenza del mare e di un lunghissimo tratto di costa con acqua cristallina rende il finalese idoneo anche all'attività di
snorkeling, immersione, kayak e whale watching. Anche il
trekking è una di quelle attività molto piacevoli da praticare in zona: dal mare si può infatti salire in montagna godendo degli splendidi scorci su tutta la costa di Ponente e, se si è fortunati, anche sulla Corsica che, nelle giornate limpide, si può vedere da alcuni punti strategici come il
Rifugio Pian delle Bosse. Questo rifugio CAI è gestito da due giovani molto accoglienti e la cucina è a dir poco ottima!
Ora non hai più scuse: che tu preferisca il mare o la montagna, l'arrampicata o la MTB o magari il trekking, il finalese fa comunque per te!
Ultimi commenti
Spero sia un gran viaggio e tienici aggiornati su come andrà!
Buone pedalate!