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Giro del lago di Lucerna: in bici nel cuore della Svizzera
Scritto da Gotico
Il lago di Lucerna è centrale nella geografia ed anche nella storia della nazione elvetica in quanto la fondazione della Svizzera viene fatta risalire al 1º agosto 1291 con la firma del Patto Confederale, siglato nei pressi di Grütli, modesta località che attraverseremo. Oggi infatti come ultimo giorno di bici in Svizzera costeggeremo il lago dalle sette braccia e lo solcheremo con un battello.
Il rigore ed il rispetto svizzero
Le nubi stanno ancora accovacciate sulle montagne ma alcuni raggi di sole penetrano e si irradiano senza logica su pozioni di lago, creando una visione da favola. Notoriamente le colazioni proposte nelle regioni di cultura nordica sono ricche e varie ed infatti questa ultima colazione risulta assai appagante: ananas, melone, torte, yogurt… inforcare la bici diventa quasi necessario!
Sarà la guida Sabine a condurci in questo giro del lago di Lucerna. Il sole squarcia le nubi e la temperatura si alza. Si iniziano ad intravedere le vette delle montagne fra cui il Monte Pilatus che presenta la più ripida ferrovia a cremagliere del mondo. Percorriamo in senso antiorario il lago pedalando lungo tratti di strada a scarso scorrimento di veicoli.
Ecco una cosa da sottolineare: le auto non sorpassano le bici se non hanno almeno un paio di metri di spazio. Se poi ci si ferma a bordo strada il traffico si ferma di colpo. Questo ha un nome: rispetto. Ben presto ci fermiamo per visitare la vetreria – museo didattico Glasi Hergiswill composta da diverse maestranze italiane. Come spettatori è possibile assistere alla creazione del vetro in maniera artigianale. Peccato non avere il tempo di visitare e godere di questo museo così “giovane” ed invitante ma un battello ci attende e si sa, gli svizzeri sono precisi.
In battello sul lago di Lucerna
Pedaliamo affiancando strade ordinate e tagliando prati verdi ben tenuti. Da Beckenried a Bauen beneficiamo del trasporto di uno dei tanti traghetti che solcano il lago dei quattro Cantoni. È un modo lento e “tradizionale” per gli svizzeri di godere del lago, mi si dice infatti che spesso trascorrono l’intera giornata, pasti compresi, sui battelli, cullati dalle fredde acque (almeno oggi) del lago. Non posso dar loro torto, infatti il tutto risulta assai distensivo. Una di queste fermate è appunto Grütli: da lì una passeggiata in salita porta ai verdi prati testimoni della fondazione della Svizzera.
A pranzo nella storia
Scendiamo a Bauen, località caratteristica per mangiare al ristorante Zwyssighuas, luogo di nascita fra l’altro del compositore dell’inno svizzero Alberik Zwyssing. Al piano superiore infatti vi sono in ottimo stato le sue stanze. Non mi dilungo sul pranzo in quanto mi ripeterei: semplicemente ottimo ed assai delicato. I dolci poi, anche nella presentazione, eccellenti. In primis la torta di pane.
Il borgo di Altdorf
Ultimi chilometri con scorci sempre nuovi ed emozionanti. Ad Altdorf il nostro giro del Lago di Lucerna in bici si conclude. Siamo accolti da Hugo Biasini, guida turistica di chiara origine italiana, il quale cortesemente ci accompagna alla scoperta di questo piccolo borgo, centro della regione Uri, celebre ai tempi per i suoi soldati mercenari.
Di notevole interesse il monumento che celebra le gesta di Guglielmo Tell ed il monastero di San Carlo, leggermente rialzato, con bella vista da sud col San Gottardo, a nord col lago di Lucerna.
La nostra passeggiata volge al termine mentre lo stemma della regione, la faccia del toro selvatico, capeggia sovente sopra le nostre teste, fiero, come la Svizzera: una nazione a misura d’uomo, e di bici.
Per maggiori informazioni su percorsi ed itinerari in bici in Svizzera, consulta il sito ufficiale di Svizzera turismo oppure scarica l'App SvizzeraMobile contenete le carte nazionali di swisstopo fino a una scala di 1:25 000, l'intera rete dei sentieri segnalati da percorrere a piedi ed in bici.
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Gotico
Trentino D.O.C., vivo nella splendida conca del Garda, che adoro. Appassionato di MTB e montagna, arte e cultura. Mi diletto ad esplorare il nostro Trentino, non solo dall'alto della sella di una bicicletta. Non disdegno nemmeno visitare moste e musei d'arte.
In una sola espressione: amo la libertà.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico