Ormai sono in molti a farlo, ma le loro storie emozionano e fanno sognare! I cicloviaggiatori che decidono di affrontare il giro del mondo in bici sono sempre di più: solitari o in coppia, ogni anno decine di persone da tutto il mondo decidono di lasciare una vita “normale” per dedicarsi al nomadismo a due ruote.
Una delle domande più classiche che ci si pone è: “Ma come fanno a mantenersi? A guadagnare viaggiando?”. Le risposte sono molteplici ma vediamo alcune possibili soluzioni.
Ormai sono lontani i tempi delle
avventure di Annie Londonderry o del Masetti che percorrevano le pericolose strade del mondo alla fine dell’800. Negli anni 2000 viaggiare in bici in giro per il mondo non è più un evento eccezionale e così molte persone si chiedono come sia possibile farlo. Il primo dubbio che viene alla mente è proprio quello economico:
come fanno questi cicloviaggiatori a restare in viaggio per anni e riuscire a mantenersi?
Prima regola: risparmiare
La prima regola valida per un viaggiatore di lunga durata è quella di John Ciardi: “Un dollaro risparmiato è un dollaro guadagnato!”
Il profilo di un cicloviaggiatore che desidera viaggiare per anni dev’essere basso e la bicicletta è già un ottimo aiuto poiché implica l’azzeramento o quasi delle spese di trasporto. Per risparmiare inoltre è quasi obbligatorio avere con sé una tenda e tutto l’equipaggiamento per cucinare e alimentarsi in autonomia. In alcuni paesi non vale la pena, ma in molti altri adattarsi al campeggio libero e acquistare cibo da preparare farà risparmiare molti soldi. Oltre a essere un’esigenza, il campeggio libero diventa anche un’occasione di esplorazione: dormire in luoghi incontaminati e lontani da tutto e tutti è un’esperienza unica che regala emozioni impagabili. Spesso poi ci si dovrà adattare o chiedere ospitalità: chiese, moschee o templi sono degli ottimi punti d’appoggio così come giardini e campi incolti. L’importante è sempre chiedere il permesso con il sorriso sulle labbra ed accettare la risposta del nostro interlocutore.
Fare una pausa per lavorare
Sì, lo so, sembra un controsenso ma per
guadagnare viaggiando potresti pensare di
“prendere ferie dal viaggio” e fermarti in qualche paese per un po’ di mesi a lavorare. Personalmente ho trascorso un anno con il
working holiday visa Australia, dove ho lavorato e cercato di imparare l’inglese il meglio possibile. La condizione più restrittiva in questo caso è avere meno di 30 anni ma se sei giovane e sei disponibile ad adattarti e fare lavori anche diversi da quelli per cui hai studiato, nel continente Down Under non avrai problemi.
Oltre al working holiday visa è possibile richiedere anche altri visti che potrebbero essere più adatti e fermarsi un po’ dal giro del mondo in bici potrebbe essere anche un’occasione per
studiare in Australia e cercare di migliorare le proprie competenze linguistiche, spendibili anche in altri paesi ed in altri ambiti.
Sponsorizzazioni
Un possibile veicolo di guadagno in viaggio sono le sponsorizzazioni anche se, soprattutto in Italia, è difficile trovare qualcuno disposto a pagare chi viaggia. Molto più facile sarà trovare sponsorizzazioni tecniche che comunque aiutano a rispettare la prima regola: i soldi risparmiati nell’acquisto di materiale sono soldi guadagnati!
Per provare a chiedere una sponsorizzazione si dovrà garantire qualcosa in cambio ed in particolare la visibilità all’azienda che si contatta. Oggi è possibile garantire questa visibilità attraverso, ad esempio, la pubblicazione sui social network o la redazione di un blog. Anche in questo caso però la concorrenza è molta e quindi dovrai riuscire a differenziarti dalla massa. Trova un punto di contatto per cui il tuo interlocutore si fidi e si affidi a te... il rapporto diretto è molto importante e per questo, se puoi, stabilisci un contatto umano con i tuoi sponsor. Ricorda che essenziale è la parola chiave quando viaggi in bici e quindi non chiedere sponsorizzazioni tecniche a chiunque: valuta quello che ti serve e cerca l’azienda che ti può aiutare ad ottenerlo. Sii sempre trasparente e non aver paura di fare domande.
Cambiare vita, vendere tutto e partire
Un’alternativa al
viaggiare guadagnando che mettono in pratica molti cicloviaggiatori di lungo corso è quella di trascorrere alcuni anni a casa lavorando e risparmiando il più possibile per poi lasciare il posto di lavoro, vendere tutto ciò che si ha e partire con i soldi messi da parte. In questo caso non si ha la necessità di guadagnare in viaggio e ci si può dedicare soltanto al godimento della vita nomade. Il rovescio della medaglia in questo caso è il fatto che, per quanto si abbia da parte, i soldi prima o poi finiranno e si dovrà pensare ad un altro modo per potersi sostentare. Certo che se i risparmi sono considerevoli e si riesce a
viaggiare low cost, è possibile restare in viaggio per molti anni senza aver bisogno di lavorare o cercare di recuperare denaro in qualche modo.
Una rendita a casa
La situazione più simile a quella che ho descritto precedentemente è quella di avere un bene o un immobile nel proprio paese di origine - potrebbe essere una casa in affitto, un’attività data in gestione o qualsiasi altra rendita - e riuscire a fare soldi a sufficienza con questa rendita per potersi poi mantenere in viaggio. In questo caso si ha il vantaggio, se il bene è durevole, di poterlo sfruttare per quanto tempo si desidera senza essere costretti a fare i conti con un capitale in esaurimento. Anche in questo caso non servirà lavorare o cercare di viaggiare e guadagnare perché la rendita a casa permetterà di sostenere le spese di viaggio.
Giornalisti o fotografi
Fare giornalismo, soprattutto di viaggio, in Italia è ormai una chimera. Difficilmente si trova qualche rivista o quotidiano disposto a pagarti per restare in viaggio e quando capita sei sottopagato e sottovalutato, sia che si tratti di carta stampata che di riviste online. Anche in questo caso dovrai quindi stare molto attento a non farti fregare e a non cadere nel facile entusiasmo del “prestigio” per la pubblicazione su una rivista conosciuta.
La fotografia ed i video possono essere un’alternativa alla scrittura per guadagnare viaggiando: lo stock è un mercato interessante soprattutto perché la qualità paga. Anche in questo caso però devi essere disposto a investire tanto tempo per creare un portfolio di qualità e quantità. I siti di microstock sono molti e non è questo il posto in cui elencarli ma fai una selezione ed anche in questo caso porta avanti la pubblicazione con costanza e perseveranza.
Più difficile è vendere le proprie foto direttamente ad un committente ma se riesci a farti conoscere ed avere un portfolio davvero interessante potrai poi pensare di ottenre qualche lavoro anche così.
Travel blogger
Ho tenuto quest’opzione per ultima perché è una delle più difficili da percorrere e si deve essere pronti ad anni di sofferenza e stenti. Questo blog è nato nel 2007 e soltanto nel 2011 ha iniziato a essere una fonte di guadagno per noi. Oggi rappresenta il nostro lavoro e ci permette di vivere, ma le ore spese a curarlo e a curare tutti gli aspetti che ruotano intorno ad esso sono miliardi!
Avere un blog è importante per “vendere” la propria immagine ma, soprattutto in Italia, non è facile riuscire a vivere di blogging. In ogni caso, se decidi di affrontare questa lunga strada, la prima cosa da imparare è quella di
non svendere mai il tuo lavoro. Questo vale in quest’ambito come in tutte le cose ma qui il rischio, soprattutto all’inizio, è alto. Inoltre parti con una strategia, proponi al tuo pubblico e ai possibili finanziatori un progetto credibile e scalabile, sii costante e comunica con sincerità e onestà sul blog e sui social network.
Conclusioni sul guadagnare viaggiando
In conclusione, per riuscire a fare il tuo giro del mondo in bici e guadagnare in viaggio la prima regola è riuscire a spendere poco e risparmiare. Un buon budget mensile in genere per chi viaggia per lungo tempo in bici è di 200-400€ tutto incluso! Riuscire a guadagnare quelle cifre non è un’impresa titanica, ma non è nemmeno facile: tieni presente che stai viaggiando e quindi devi “rubare” tempo al viaggio stesso per poter lavorare. La soluzione più comoda potrebbe essere quella di fermarsi di tanto in tanto, lavorare per un certo periodo e poi ripartire mentre se hai un buon gruzzolo da parte o una rendita a casa sei un passo avanti agli altri.
Però la cosa che più conta è la tua volontà e quindi se davvero hai voglia di viaggiare e non fermarti, certamente troverai il modo di farlo... magari partendo da uno dei suggerimenti che ti ho dato qui sopra.
Ultimi commenti
Spero sia un gran viaggio e tienici aggiornati su come andrà!
Buone pedalate!