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Itinerario ciclabile del Sile da Treviso a Jesolo
Il percorso ciclabile del Sile è uno di quei pochi itinerari che mi ha entusiasmato nonostante si trovi in pianura. Lo abbiamo percorso l'anno scorso, nel tratto da Treviso a Jesolo, durante uno dei numerosi Bike Days Life in Travel e finalmente trovo il tempo di raccontarti l'itinerario.
In questo articolo
Dove inizia la ciclabile del Sile?
Come già detto in precedenza, in realtà abbiamo pedalato da Treviso a Jesolo lungo la greenway del Sile per poi concentrarci su un anello tra Jesolo e Cavallino-Treponti il giorno successivo.
L'itinerario ciclabile lungo il Sile, denominato GiraSile, invece ha inizio dalle sue sorgenti in località Fanzolo, di fronte a Villa Emo, nei pressi di Vedelago. Questo percorso è noto anche come strada verde del parco Naturale Regionale del fiume Sile ed è lungo 125 km fino a Portegrandi, sui margini della laguna all'inizio del Taglio del Sile all'estremo lembo sud-orientale del parco fluviale
Di seguito troverai comunque la descrizione dell'itinerario da Treviso a Jesolo che rappresenta ciò che conosco. Nulla toglie che tu possa iniziare il tuo percorso più a monte oppure, per esempio, seguire la Monaco-Venezia dal capoluogo della Baviera e inserire questo tratto d'itinerario in un viaggio. Il tracciato ciclabile Treviso Jesolo infatti fa parte di questo itinerario transalpino di lunga percorrenza.
Treviso, ottimo punto di partenza
La cittadina veneta di Treviso è un ottimo punto di partenza di questo itinerario per svariati motivi. Il primo tra tutti è che se arrivi da fuori città puoi fermarti in zona prato fiera, appena a sud di Treviso, dove trovi un ampio parcheggio per lasciare l'auto e un ottimo punto d'appoggio a cui abbiamo fatto riferimento anche noi.
Il Garage di Treviso.bike con Giovanni e la sua squadra, tutti super disponibili. Puoi noleggiare la bici da loro, farti dare una controllata al tuo mezzo o addirittura farti condurre in un tour.
Appena oltre il negozio si trova via Alzaia che puoi seguire a ritroso verso il centro per fare una visita a Treviso con la sua piazza dei Signori e la famosa fontana delle Tette non distante dal Duomo.
Girata nuovamente la bici si riprendono le sponde del Sile e si segue a ritroso il percorso dell'andata fino a oltrepassare zona Fiera sempre lungo il fiume.
Greenway del Sile: la Restera e il cimitero dei Burci
La ciclovia del Sile continua la sua corsa e ben presto il fondo diviene sterrato. Si passa sotto la Regionale prima di passare sulla sponda destra del fiume e imboccare via Tappi. Poco oltre l'ansa del fiume e una curva decisa si dovrà porre attenzione per entrare su un sentiero sulla sinistra con indicazioni del percorso E4 verso Casier e il Cimitero dei Burci.
Inizia poco più avanti un bellissimo tratto di passerelle in legno sospese sul fiume su cui la bici va condotta a mano. Vale la pena godersi la passeggiata sulla Restera dell'Alzaia del Sile fino al cimitero dei Burci.
Cos'è la Restera? E i Burci?
Il Burcio era un'imbarcazione tipica della valle Padana, dal fondo piatto e quindi adatta alla navigazione fluviale o dei canali veneti. Costruita con del legno duro, aveva un pescaggio a pieno carico di circa 2 metri e veniva utilizzata soprattutto per scopi commerciali. L'equipaggio di solito era costituito da tre figure: il paròn, il marinéro e il morè. Il capitano (paròn) governava la barca, il marinaio (marinéro) si occupava delle manovre e il mozzo (morè) gestiva pasti e pulizie.
La Restera invece rappresenta l'alzaia dove oggi si pedala e che un tempo veniva usata dai buoi che trascinavano controcorrente i burci per permettergli di raggiungere il porto fluviale di Treviso, situato più a monte.
Proseguendo sulle passerelle si attraversa il cimitero dei Burci, un sito archeologico sorto dove un tempo si trovava una cava ormai abbandonata. La particolarità di questo luogo è la presenza di svariate (dall'ultimo censimento sembrerebbe siano 19) carcasse di imbarcazioni abbandonate e semiaffondate. Tra di esse si trovano diversi tipi di barca, non soltanto i già citati burci.
Vale la pena fermarsi qualche istante a ammirare le imbarcazioni prima di riprendere la breve camminata che ci condurrà a Casier, fuori dalle passerelle dove si potrà risalire in sella e proseguire la pedalata, sempre seguendo le anse del fiume.
Pista ciclabile del Sile fino alla laguna
La ciclabile sul Sile in realtà è un percorso che può essere a tutti gli effetti definito gravel, dato che la maggior parte dell'itinerario si svolge su sentiero sterrato.
Poiché l'itinerario non è ad uso esclusivo delle bici (la definizione ciclabile quindi è impropria e sarebbe più corretto definirla ciclopedonale dato che i mezzi motorizzati non possono passare di qui) si deve prestare attenzione ai pedalatori e ai camminatori che frequentano numerosi le sponde del fiume di risorgiva più lungo d'Italia, soprattutto nei weekend primaverili ed estivi.
Dopo Casier si passa Lughignano per poi, nei pressi di Casale sul Sile, passare di nuovo sulla sponda sinistra del fiume. L'itinerario resta immerso nel bosco di latifoglie ripario, protetto dai raggi del sole e dalla eventuale calura estiva. In ogni caso, se decidessi di percorrere la ciclovia del Sile, mi sento di sconsigliarti il periodo estivo per una serie di motivi: il solleone che incontrerai più avanti e l'affollamento di Jesolo sono le due motivazioni principali.
Giunti a Quarto d'Altino un altro percorso transfrontaliero che arriva dalla Germania e che segue questa itinerario ciclabile sul Sile abbandona il fiume per raggiungere Altino. Si tratta della via Claudia Augusta, nella sua variante Altinate.
Noi invece continuiamo imperterriti a fidarci dell'andamento del fiume, restando spesso fuori dal traffico anche se per brevissimi tratti ci si deve appoggiare a strade che restano comunque secondarie. Manca poco alla laguna e Portegrandi ne rappresenta la porta d'ingresso lungo il Sile.
Taglio del Sile e Piave Vecchia
Abbiamo superato da poco i 30 chilometri percorsi e siamo ben oltre la metà dell'itinerario. Ora però il percorso tortuoso e naturale del fiume cambia bruscamente.
Inizia un lungo rettilineo di quasi dieci chilometri tra la laguna e un ampio canale: il Taglio del Sile. Un tempo il fiume sfociava nella laguna proprio qui a Portegrandi ma i Veneziani hanno sempre avuto l'esigenza di ridurre l'impaludamento della loro laguna e nei secoli hanno realizzato immani opere di bonifica e canalizzazione.
Una di queste, risalente al 1683, è rappresentata proprio dal Taglio del Sile. Il fiume è infatti stato fatto deviare a est per aggirare la laguna e finire nell'antico letto del Piave, a sua volta deviato più ad est.
Il tracciato della greenway del Sile si innesta proprio sugli argini di questo canale, seguendolo fino a Caposile, estremità nord-orientale della laguna di Venezia e punto d'incontro tra le due Piave, Vecchia e Nuova. Il Sile appunto da Caposile scorre nell'alveo della Piave Vecchia correndo parallela alla laguna verso l'Adriatico.
Noi faremo lo stesso ma ti suggerisco di sfruttare l'occasione perché qui si trovano un paio di ottimi ristori nella natura. Incontrerai prima il Camporea e poi il Chiosco Salsi: sosta d'obbligo per reintegrare un po' di energie per lo sprint finale!
Prima di abbandonare il Taglio del Sile, se farai attenzione a bordo strada potrai notare (se non è avvolto dalla vegetazione come spesso accade) uno dei numerosi cippi di conterminazione lagunare installati nel 1791 per delimitare il territorio della laguna.
L'ultimo tratto di percorso corre prima su una bella sterrata rettilinea parallela alla laguna per poi immettersi di nuovo sull'argine del Sile seguendolo fino al bivio che condurrebbe verso Lio Maggiore, protagonista di un altro meraviglioso anello con passaggio barca verso Lio Piccolo e Cavallino-Treponti.
Qui si imbocca via Drago Jesolo seguendola fino all'ingresso nel paese. Volendo arrivare alla foce del Sile si può proseguire nel parco in via S. Antonio per poi imboccare via Cristo Re e seguire ancora il Sile fino alla sua foce e al faro di Piave Vecchia (chiuso al pubblico) che divide Jesolo da Cavallino. Qui si trovano numerosi trabucchi e una chiusa.
Si chiude qui uno dei tanti percorsi fluviali, come dicevo all'inizio forse uno dei più suggestivi che io abbia pedalato in Italia lungo l'itinerario ciclabile sul Sile.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Spero sia un gran viaggio e tienici aggiornati su come andrà!
Buone pedalate!