Unisciti alla LiT Family
Libano: Beirut per iniziare. In bilico nella capitale
Ci hanno detto che in Libano piove da quasi 20 giorni ma non vogliamo credere di essere così sfortunate. Viaggio con un'amica, Anna, che non è una persona qualsiasi..., è una delle più care amiche che ho, con lei ho condiviso momenti folli fin da quando andavamo al liceo e anche se non girovaghiamo insieme da tempo, questo viaggio promette bene.
Le ore sembrano interminabili all'aeroporto di Istanbul e temiamo che il nostro volo venga soppresso visto che nevica e ci sono -3°C. Quando finalmente annunciano la nostra partenza, non stiamo più nella pelle di raggiungere la capitale del Libano dove il termometro segna 15°C. Un pioggia fitta, e neppure tanto fine, ci accoglie in Libano: Benvenue!!!
Saltiamo sull'auto sgarrupata di Georges ed Estella e voliamo nel buio di Beirut verso Gemmayze, uno dei quartieri più animati della città che però stasera sembra piuttosto addormentato. Non importa: siamo stanche morte, domani capiremo di più di quello che stà accadendo qui!
La prima cosa a impressionarti del paese dei cedri è la presenza costante e diffusa dell'esercito, spesso spalleggiato da blindati, sembra proprio di trovarsi in un paese in guerra ed in effetti, fino al 2005 quando l'allora presidente Hariri fu ucciso, il lancio di missili e le sparatorie erano all'ordine del giorno. Mentre camminiamo in Rue Gourand, spostandoci a lunghi passi nella pioggia, cerco di ricordare quello che Anna ha visto pochi giorni fa in un documentario: colpo sordo, fucilata in avvicinamento o forse era secco? Confusa da questo pensiero, per poco non finisco in una voragine del marciapiede... Stamattina ci siamo dovute alzare presto perchè alle 8:30 abbiamo un appuntamento alla sede della Caritas libanese con cui Anna ha preso contatti, per visitare qualcuno dei loro progetti e poter documentare il loro lavoro. Shen Sharb è il nostro tassista: ha circa 60 anni e parla un inglese discreto allietandoci con i suoi racconti sulla città. " Ma perchè si chiama paese dei cedri? E' anche sulla vostra bandiera!" provo a chiedere..."Avete intenzione di girare un po'? Allora abbi pazienza e lo scoprirai..." L'incontro al palazzone dove ha sede ll'associazione è abbastanza interessante anche perchè la Caritas lavora in molti ambiti sociali differenti, purtroppo non ci porterà a nulla perchè la burocrazia incombe imperterrita e dannosa su di noi ed i troppi moduli e liberatorie..., ci fanno ben presto passare la voglia di insistere!
Torniamo verso il centro, con la pioggia Beirut è priva di fascino e non ci mettiamo molto a capirlo, ma fortunatamente la maestosa ed immensa moschea Mohammad al-Amin ci illumina la giornata con i suoi interni dorati e il suo soffitto che sembra lontano chilometri tanto è alto. All'interno il pavimento è ricoperto da un tappeto finemente decorato da disegni neri che ricordano finestre orientali, esse indicano il posto di ogni fedele durante la preghiera. Gran parte del downtown di Beirut è controllato dall'esercito ed è vietato fare foto agli edifici crivellati o smembrati dalle granate a grappolo ed ai cantieri edili, efficaci mezzi per cancellare il triste passato di questo paese senza lasciarne traccia alcuna. Prima della guerra contro Israele, a Beirut sorgevano 16 sinagoghe e gli ebrei erano una delle minoranze più importanti, abitavano il quartiere di Jamil. Ora i pochi rimasti vivono praticamente nell'anonimato... chi può dar loro torto? Senza essercene rese conto, è gia ora di pranzo: spilucchiamo piatti tipici libanesi dalle ciotole sul tavolo dello Chef, un noto ristorante della zona che si rivelerà essere uno dei meno speciali fra quelli provati... come spesso accade purtroppo, chi viene recensito positivamente da una guida, si monta la testa e la qualità del locale peggiora drasticamente...
Questo pomeriggio pensavamo di visitare la zona di Hamra dove si concentra la maggior parte dei negozi e delle boutiques di Beirut. Non siamo amanti dello shopping, ma visto che il tempo non ci manca (per ora!!!) ed è una giornata uggiosa, rincorriamo la camionetta n° 4 (davvero economica visto che paghiamo solo 1000 lire a testa, 0,50€) che viaggia in direzione della nostra meta. Il gentile autista ci indica la fermata giusta ed in un batter d'occhio ci ritroviamo immersi nelle vie occidentalizzate di Hamra. Un caffè alla cannella è quello che ci vuole per sfuggire all'umido delle strade. Oggi Beirut non ci ha regalato il meglio di sè ma qualcosa di questo paese è riuscito già a conquistarci... si, ma cosa?!?
Log in con ( Registrati ? )
o pubblica come ospite
Commenta per primo.
Vero
ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!
EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!
Ultimi da Vero
- Ciclabile Val Brembana: da Piazza Brembana a Zogno in bici
- Ex ferrovia Spoleto Norcia in bicicletta
- Ciclabile Val Seriana: da Alzano Lombardo a Clusone in bici
- Giro lago di Iseo in bici: borghi antichi, olio e Christo
- Cammino di Santiago: km, da dove parte, percorso
- Ciclabile Val di Non: da Sabino a Taio in bici
Ultimi commenti
Spero sia un gran viaggio e tienici aggiornati su come andrà!
Buone pedalate!