Due giorni (e mezzo) a Lignano Sabbiadoro in bici. Tanto ci è bastato per confermare quanto ogni angolo della nostra bella penisola meriti di essere esplorato e pedalato! La prima delle due giornate di cicloturismo è stata dedicata ad un percorso ad anello tra Lignano e Bibione, utilizzando il nuovo servizio di traghetto ciclopedonale tra le due località balneari.
Dati tecnici
In bici tra Lignano Sabbiadoro e Bibione
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Lignano Sabbiadoro |
Tempo |
2-3 ore
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Dislivello |
-
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Lunghezza |
26 km
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Tipologia di fondo: |
Asfalto 80%
Sterrato 20%
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VALUTAZIONE
Difficoltà |
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Panorama |
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Files GPS
In bici tra Lignano Sabbiadoro e Bibione
Lignano, tra mare e laguna
Nonostante sia un comune di circa settemila abitanti, in estate hotel e alloggi si popolano di migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. I periodi migliori per esplorare Lignano in bici sono quindi la primavera e l'autunno, quando il caldo non è così opprimente e la calca estiva è ancora lontana da venire o ha già ritirato i suoi possenti tentacoli. La cittadina si divide in tre quartieri - Sabbiadoro, Pineta e Riviera - che insieme occupano tutta la penisola su cui essa sorge, tra la laguna di Marano ad ovest e il mar Adriatico ad est.
Prima di descriverti nel dettaglio la nostra prima escursione tra Lignano e Bibione in bici, ti voglio dare un po' di informazioni sul cicloturismo a Lignano Sabbiadoro e sui servizi per noi bikers messi a disposizione dal locale ente di promozione turistica. Lignano presenta un territorio pianeggiante e facile, quindi se sei uno scalatore o un patito della fatica, cercati un'altra meta o vieni qui consapevole del fatto che dovrai accontentarti di qualche cavalcavia. Se invece cerchi una meta turistica che offra, oltre a dei percorsi dedicati alla bici di diverse lunghezze, anche la possibilità di rilassarsi, divertirsi e avere tanti diversi servizi per te e la tua famiglia, allora non desiderare altro perché questa è la tua Mecca.
La cittadina friulana si trova in una posizione strategica per noi ciclisti: da un lato il mare, dall'altro la laguna e a sud il fiume Tagliamento: tutti diversi e tutti perfetti soggetti adatti ad essere scoperti in sella. Sulla
pagina dedicata al cicloturismo di Lignano Sabbiadoro si possono trovare una serie di consigli, l'elenco dei noleggiatori e soprattutto una mappa con svariati itinerari nei dintorni di Lignano, Bibione e Caorle, tra cui anche quelli che abbiamo percorso noi. Nel periodo primaverile/estivo vengono anche organizzate una serie di escursioni gratuite per scoprire in compagnia questi percorsi e al mattino è possibile pedalare sulla spiaggia con le Fat Bike.
La novità del 2018 è, come ti ho già accennato, il
servizio gratuito di collegamento ciclopedonale via barca tra Lignano e Bibione mentre a breve dovrebbe essere attivato anche il collegamento tra Porto Baseleghe a Bibione e la Vallevecchia di Caorle.
Questi collegamenti sono utilissimi anche per chi abbia l'intenzione di raggiungere Lignano pedalando uno degli itinerari di lunga percorrenza che attraversano l'Italia: penso ad esempio alla
ciclovia adriatica e all'
itinerario Eurovelo 8. In questo modo si potranno collegare quindi anche Venezia, indiscutibile meraviglia italiana, e Grado, punto d'arrivo della
ciclovia Alpe Adria che scende da Salisburgo... ma di questo ti parleremo più nel dettaglio quando racconteremo l'altro itinerario seguito a Lignano.
Pedalando sul lungomare tra Pineta e Riviera
Dopo averti dato tutte le informazioni utili per organizzare una
vacanza in bici a Lignano Sabbiadoro, entriamo nel cuore dell'argomento raccontandoti il nostro primo giorno al mare. Giunti al bell'
Hotel La Pergola, , prima di indossare l'abbigliamento da bici e studiare la mappa degli itinerari ciclabili, scambiamo quattro chiacchiere con la simpatica receptionist, appassionata di viaggi e di outdoor. La finestra che si affaccia sulla piscina è una tentazione forte ma, per fortuna, anche la nostra voglia di pedalare!
Sapevamo della possibilità, da maggio a settembre, di
attraversare il Tagliamento in barca e quindi abbiamo scelto un percorso verso Bibione, fattibile in un pomeriggio (per i più allenati e sportivi in un paio d'ore).
Individuato l'itinerario, ci siamo subito addentrati nel cuore di Lignano Pineta, imboccando il lungomare tra la spiaggia dorata e il bosco. Oltrepassato il tratto alberato si sbuca, sempre seguendo la costa, su una ciclabile che affianca il bagnasciuga e ci permette per la prima volta di avvistare il Mar Adriatico. Il passaggio da Lignano Pineta a Lignano Riviera segna anche il termine della pista ciclabile e ci immettiamo sulla strada, tra l'altro poco trafficata, fino a raggiungere l'ingresso dell'immenso campeggio che occupa la punta estrema di terra dove il Tagliamento si getta nel mare.
X-River, il bici-traghetto
Costeggiamo le piazzole fino a giungere al porto turistico Marina Uno dove, aggirando il ristorante Al Cason, giungiamo all'imbarco del traghetto ciclopedonale che unisce la sponda friulana del fiume con quella veneta. Siamo fortunati e riusciamo a salire appena in tempo senza perdere nemmeno un secondo, anche se a quanto ci è stato detto dal capitano, il successo del servizio nei giorni precedenti aveva richiesto un po' di attesa e pazienza da parte di ciclisti e pedoni.
Il servizio di bici-traghetto tra Lignano e Bibione, denominato X-River, è gratuito e sarà attivo da maggio a settembre dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. La capienza del natante, per ora, è di una decina di persone con le loro bici al seguito.
Al faro di Bibione
L'attracco sulla sponda veneta del fiume è situato in un bellissimo ambiente costiero a poche centinaia di metri dal
Faro di Bibione, uno dei simboli del comune veneto. Per raggiungerlo pedaliamo all'ombra della pineta di Bibione, su una facile strada sterrata. Non si può non cedere alla tentazione di una sosta fotografica e rilassante sulla spiaggia di fronte al faro.
Dopo esserci fatti tentare, risaltiamo in sella per imboccare la bellissima passerella ciclopedonale in legno che conduce verso il centro abitato. Nei pressi delle prime costruzioni, svoltando a sinistra si imboccherebbe la ciclabile verso il lungomare ma il tempo a nostra disposizione non è molto e quindi decidiamo di seguire la strada verso destra, ai margini del centro abitato.
Alla prima rotonda giriamo subito a destra lasciando il traffico e imboccando una strada secondaria che a breve, svoltando a sinistra, diventerà sterrata e sarà segnata da due suggestivi filari di pini marittimi. Al termine del viale alberato noi proseguiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Portogruaro ma prendendo la direzione opposta si potrebbe rientrare al bici-traghetto e da lì a Lignano Sabbiadoro in bici riducendo di molto l'itinerario.
Rientro a Lignano dall'entroterra
Proseguendo invece verso l'entroterra, ben presto si dovrà attraversare il viale d'ingresso a Bibione (via Pineda) per imboccare la ciclabile segnalata anche come itinerario Eurovelo 8. Un simpaticop cartello indica la presenza di scoiattoli ma non siamo fortunati nell'avvistarne.
Si oltrepassa il canale Lugugnana prima di entrare nell'abitato di Bevazzana che si lascia alle spalle per affrontare il tratto più trafficato del percorso: in realtà si è costretti sulla strada principale solo per superare il ponte che scavalca il fiumeTagliamento prima di riprendere vie secondarie nei pressi dello sbarramento sul canale Bevazzana.
Scavalcato anche questo canale, si riprende l
'itinerario ciclabile su sede propria che attraversa paesaggi rurali e che in pochi chilometri conduce all'ingresso di Lignano Sabbiadoro.
Dalla rotonda principale si può tranquillamente attraversare Lignano Pineta verso il mare, ricollegandosi alla pista ciclabile sul lungomare seguita all'andata e se come noi hai voglia di una birretta per concludere degnamente il giro in bici tra Lignano Sabbiadoro e Bibione, non ti resta che proseguire fino alla
Terrazza A Mare per godere del tramonto sulla città.
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico