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MTB sull'altopiano del Renon: panorami da urlo e discesa da brivido
Questo percorso MTB in Alto Adige, sull'altopiano del Renon, è di quelli da annoverare tra gli itinerari che meritano il circoletto rosso! Panorami spettacolari sull'altopiano dello Sciliar, sul Catinaccio e oltre sulle Dolomiti patrimonio UNESCO. Ma non solo. Dopo essersi riempiti gli occhi di tale maestosità, ci si tuffa in discesa verso Bolzano su un percorso tecnico al punto giusto per far divertire gli amanti dei single tracks e dell'adrenalina.
In questo articolo
Con la funivia fino a Soprabolzano
Questo itinerario in MTB sull'altopiano del Renon è splendido anche perchè è possibile ridurre il dislivello in salita utilizzando la nuovissima e splendida funivia del Renon che dal centro di Bolzano vi conduce in pochi minuti fino al paese di Soprabolzano da dove ha inizio il nostro percorso. Oltre alla comodità, un viaggio in funivia vale la pena per gli splendidi panorami che si possono godere su tutte le dolomiti occidentali. Il costo è di sei euro per il viaggio di sola andata.
In alternativa alla funivia, per i più volenterosi ed allenati, è possibile salire sull'altopiano da una strada secondaria che in parte si percorre anche in discesa. Di fianco alla stazione di partenza della funivia a Bolzano, si stacca la strada che sale sull'altopiano del Renon: la si segue per un po' per poi deviare a sinistra verso St. Magdalena (Untermagdalena) e salire sempre a sinistra verso il ristorante Ebnicher della famiglia Tauferer. Qui si può proseguire verso Soprabolzano sulla strada che in parte si seguirà in discesa.
Potete trovare maggiori dettagli sulla funivia, orari e prezzi aggiornati sul sito dell'azienda turistica locale del Renon.
Da Soprabolzano a Tann
Iniziamo l'itinerario da Soprabolzano imboccando il sentiero 35 - Freudpromenade, su cui passeggiò lo psicoanalista austrico durante una vacanza trascorsa sull'Altopiano del Renon. Facile e panoramico, il sentiero si addentra nel bosco e conduce da Soprabolzano a Collalbo con splendide vedute dello Sciliar. Tra una foto e l'altra, si giunge nel paese di Collalbo dove si imbocca la salita asfaltata che conduce verso il Corno del Renon.
Si sale per un paio di chilometri fino a raggiungere il ristorante Himmelreich di fronte al quale si stacca una strada sterrata con le indicazioni ancora verso il Corno del Renon. Poco dopo si tiene la sinistra affrontando un breve e divertente single track che si immette su una strada asfaltata (sentiero 1b verso Bad Siess). Giunti ad un abitato lo si aggira sulla sinistra in leggera salita raggiungendo un ampio prato panoramico con vista sullo Sciliar, sul Catinaccio e sul Latemar.
Qualche foto e si riparte tagliando la radura verso nord. Al suo estremo settentrionale si oltrepassa un cancelletto in legno per imboccare un bel single track che scende fino ad attraversare un ponticello stretto in cui è impossibile passare in sella. Ancora una volta si risale un ampio prato per raggiungere, con un ultimo tratto a spinta, Bad Siess, dove è presente un ristorante-bar ed un maneggio. Sulla sinistra si imbocca il sentiero numero 8 verso Tann che si raggiunge a breve. Questo è il punto più alto del nostro itinerario.
Da Tann a Bolzano... discesa da brivido
Dopo esserci rifocillati, si inizia la discesa verso Bolzano. Il primo tratto è ondulato e ci permette di ritornare a Soprabolzano seguendo un itinerario alternativo a quello dell'andata. Imboccata la strada asfaltata verso Collalbo, la si lascia dopo poche centinaia di metri per immettersi su una forestale a destra seguendo le indicazioni verso Riggermoos.
La strada prima si presenta pianeggiante e poi scende divertente: fate attenzione ai tanti escursionisti che la percorrono e continuate a seguire le indicazioni per Riggermoos. Giunti nella piccola località, attraversate la strada e proseguite su asfalto per qualche decina di metri prima di deviare a destra su una forestale, seguendo le indicazioni verso Soprabolzano. Un breve strappo in salita e si scende fino a raggiungere l'enorme allevamento di Lama Kaserhof. Si prosegue ormai su asfalto fino al centro di Soprabolzano, ritornando al punto di partenza dell'itinerario.
Se avete tempo e voglia, con una breve deviazione in pochi minuti è possibile raggiungere il sentiero (vietato alle biciclette) per le piramidi del Renon.
Da questo punto in poi seguiremo in discesa il sentiero numero due verso Bolzano. Inizialmente si prosegue in saliscendi raggiungendo le ultime zone residenziali di Soprabolzano. Da qui si imbocca inizialmente la strada asfaltata in discesa nel bosco. La si segue per un chilometro circa per poi deviare verso destra e poco dopo verso sinistra in leggera salita. Il panorama sulla valle Isarco inizia già a farsi interessante. Poco oltre si incrocia ancora la strada per un paio di volte. Da questo punto in poi si inizia una discesa ripida e tecnica che richiede buone capacità di guida. I meno esperti possono proseguire sulla strada. Una volta giunti sopra Bolzano si incontreranno delle deviazioni: proseguite verso S. Osvald e raggiungerete Bolzano proprio sopra alla chiesetta omonima.
Il sentiero numero due è da poco vietato alle biciclette e quindi intraprendete questa discesa a vostro rischio e pericolo. Se decidete di farlo, siate prudenti e fate attenzione agli escursionisti. Rispettate sempre e comunque il codice N.O.R.B.A.
Per altri percorsi in tutto il nord e centro Italia consultate la mappa degli itinerari in mountain bike, in costante aggiornamento e ricca di percorsi MTB in Alto Adige e Trentino.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico