Potrebbe sembrare un po' anacronistico parlare di portapacchi nell'era del bikepacking e del minimalismo ma, sebbene viaggiare con le borse attaccate direttamente al telaio e ai componenti della bici sia diventanto sempre più popolare, la stragrande maggioranza dei cicloturisti tutt'ora gira il mondo con le borse laterali da bici, posteriori e anteriori. Inoltre anche nel bikepacking su percorsi avventurosi c'è una riscoperta delle borse laterali, più piccole e compatte, chiamate mini-panniers, ancora anche a portapacchi per MTB full, per esempio.
In questa seconda tipologia di assetto un accessorio fondamentale per ancorare le bici è il portapacchi. Abbiamo già parlato in generale di come scegliere un portapacchi per bici da viaggio e quindi in questo articolo mi voglio concentrare sui portapacchi per bici anteriori, forse meno utilizzati e per questo anche meno conosciuti di quelli posteriori.
Tipologie di portapacchi anteriori per bici
Lowrider
Il concetto fondamentale che sta alla base di questi portapacchi anteriori da viaggio è uno: più il carico è basso, più il baricentro del "sistema" bici+ciclista+bagagli si avvicina al suolo e, di conseguenza, maggiore sarà la stabilità. Un po' come per i bambini sugli sci: una volta che hanno imparato ad andare, hanno una stabilità molto maggiore di un adulto perché il loro baricentro è molto basso.
Per abbassare il carico, questi portapacchi in generale devono avere un supporto di aggancio delle borse che sta sotto al punto più alto della ruota dal suolo e quindi in generale vengono ancorati al mozzo e richiedono la presenza di occhielli aggiuntivi sulla forcella anteriore, che si trovano sulle bici da viaggio e ormai anche sulla stragrande maggioranza delle bici gravel, ma che non è semplice trovare su MTB o bici da corsa. Nell'immagine qui sotto vedete la bici da viaggio Genesis Tour de Fer 20 di Vero che monta di serie un lowrider Tara della Tubus.
Genesis tour de fer 20 e lowrider Tubus Tara
Portapacchi porteur
I portapacchi anteriori porteur presentano invece una superficie d'appoggio del carico che si trova sopra alla ruota e permette un carico notevole. Questi portapacchi sono più facilmente installati su bici da città su cui è necessario montare portapacchi solidi ma non ha grande importanza il peso. Questi portapacchi in generale vengono ancorati al mozzo della ruota e alla serie sterzo o al collo della forcella. Si possono montare le borse laterali ma anche cestini, borsoni o contenitori più voluminosi. E raro l'utilizzo per il cicloturismo.
Portapacchi ammortizzato
Finora abbiamo parlato di portapacchi anteriori adatti a bici con la forcella rigida, ma il problema si presenta se qualcuno vuole montarlo su una forcella ammortizzata tipo quelle delle MTB. Esiste un portapacchi ammortizzato e devo dire che non lo conoscevo prima di iniziare a pensare di realizzare questo articolo con una carrellata dei vari portapacchi anteriori presenti sul mercato. L'azienda che produce questo portapacchi ammortizzato, la Faiv, non poteva essere altro che tedesca, vista la loro propensione a viaggiare in bici.
In ogni caso, la Faiv propone questo portapacchi che viene ancorato ad un braccio della forcella con un pistoncino che segue il movimento dell'ammortizzatore divenendo solidale allo stesso. Ci sono poi altri due punti di ancoraggio (mozzo e serie sterzo) per dare rigidità al sistema.
Faiv Hoogar
Vi ho illustrato questo sistema perché esiste e sarei curioso di provarlo, ma non mi convincono un paio di cose: il costo... davvero astronomico; l'introduzione di un altro elemento tecnologico su una bici da viaggio, che a mio parere deve essere il più semplice possibile per ridurre al minimo la manutenzione; l'utilità, dato che ormai esistono moltissime soluzioni in modalità bikepacking per chi possiede mountain bike o forcelle ammortizzate e voglia comunque caricare un po' l'anteriore.
Portapacchi per bici senza occhielli
Una soluzione che mi sembra più logica per montare un portapacchi sulla forcella anteriore, anche se è ammortizzata o se non presenta occhielli per l'ancoraggio, è quella di utilizzare una sorta di gancio ad U o delle fascette. Le soluzioni in questo caso sono molte e praticamente ogni azienda produttrice di portapacchi anteriori ha nel proprio catalogo degli accessori per ancorare il portapacchi direttamente al braccio della forcella. Addirituttura Thule produce solo un portapacchi con ganci di questo tipo. Di seguito alcuni esempi.
Crosso Lowrider
Axiom lowrider disc suspension
Thule Tour Rack
Personalmente, se possibile, eviterei questa soluzione perché non mi da sicurezza con carichi elevati. Se il gancio è un attacco secondario utile per dare stabilità al portapacchi che ha comunque un altro ancoraggio alla forcella, al mozzo o altrove, questa soluzione può essere valida, altrimenti a mio parere deve essere solo l'ultima opzione per chi non ha altre alternative e deve essere utilizzata senza caricare troppo il portapacchi.
Materiali di costruzione dei portapacchi
Per valutare quale portapacchi scegliere, una delle cose più importanti è la portata e anche se non è una regola, essa è piuttosto legata al materiale con cui il portapacchi è prodotto. I due principali materiali utilizzati sono acciaio e alluminio ma si trovano anche portapacchi in titanio e addirittura in carbonio. Se il titanio potrebbe essere un'ottima alternativa ma tutt'ora molto costosa, escluderei il carbonio dalle soluzioni percorribili.
Un portapacchi in titanio pesa pochissimo ed ha una capacità di carico molto elevata. Per chi fosse interessato, la Ti-bikes, azienda cinese produce bici e accessori in titanio. Io li ho contattati per avere un'idea di costo del prodotto e mi hanno detto che il costo si aggira sui 150$ + s.s. per il portapacchi ad S e tra i 215 e 330$ per gli altri. Sono fatti su misura e richiedono 20gg per essere prodotti e spediti.
Restano a disposizione l'acciaio e l'alluminio. Personalmente abbiamo avuto un sacco di rogne con portapacchi in alluminio anche se spesso si trattava di prodotti da discount. Ora che monto un portapacchi in acciao sono circa quattro o cinque anni che non ho problemi mentre Vero anche nell'ultimo viaggio in Spagna ha rotto il suo in alluminio (agganciandosi ad uno di quei paletti rallentatori all'inizio di una pista ciclabile)... credo immaginiate cosa monterà Vero per il prossimo viaggio!
Accessori e dettagli utili
Un portapacchi anteriore può essere dotato di accessori utili a migliorare il viaggio in bici. In particolare possono essere presenti o acquistati separatamente degli elastici o cinghie per assicurare il carico (noi solitamente utilizziamo quelli da pochi centesimi acquistati in un negozio di fai da te). Dettagli interessanti invece, su un portapacchi anteriore, potrebbero essere la presenza di un foro per ancorare una luce, soprattutto per chi dispone di una bici con dinamo al mozzo: alcuni portapacchi presentano questo supporto. Qualche azienda realizza anche un cavalletto da ancorare ai lowrider per assicurare maggior stabilità alla bici quando viene lasciata ferma e impedire che la ruota anteriore giri su se stessa. Lo stesso principio è alla base dello "stabilizzatore dello sterzo" di Hebie che impedisce alla ruota carica anteriormente di girare bruscamente e fare danni a luci o altro fissati alla stessa.
Guida alla scelta: le migliori aziende che producono portapacchi lowrider
Dopo avervi raccontato più o meno quali sono le caratteristiche da controllare al momento del vostro acquisto, ora vediamo di fare un tuffo nel mercato dei portapacchi per bici anteriori e vedere quali sono le aziende migliori presenti sul mercato. Tengo a precisare che quelle espresse di seguito sono logicamente opinioni personali e, in quanto tali, soggettive.
Tubus
Tra le aziende leader nel settore non si può non partire da loro. L'azienda tedesca produce portapacchi per bici in acciaio da oltre vent'anni ed i loro modelli Tara e Duo sono un distintivo che viaggiando per il mondo ti fa riconoscere i cicloviaggiatori tedeschi da lontano. Adattatori ed accessori non mancano nel catalogo dell'azienda tedesca.
Tubus Duo
Axiom
Al momento in cui scrivo l'azienda d'oltreoceano ha a disposizione due portapacchi da bici anteriori: uno classico ed uno adatto a bici con la forcella ammortizzata ed i freni a disco. Entrambi in alluminio ed entrambi con l'attacco al quick release della bici e con i ganci ad U sulla forcella.
Axiom journey dlx
Old Man Mountain
Piccola azienda statunitense ma dalla grandissima reputazione. I portapacchi OMM sembrano essere indistruttibili. Certo, per acquistarli si deve fare un investimento notevole ma a quanto dicono i possessori ne vale la pena.
Al momento OMM produce solo il modello Sherpa come portapacchi anteriore. Non è un lowrider in quanto ha un appoggio anche sopra alla ruota e non è adatto, ad esempio, alle nostre borse Crosso con gancio inferiore perché manca un tubo orizzontale basso dove ancorarlo
Sherpa OMM
Blackburn
Un'altra azienda a stelle e strisce che produce materiale per cicloturismo e cicloviaggiatori. In questo caso i portapacchi per bici anteriori sono in alluminio ed il modello Outpost ha una parte superiore removibile se non la si utilizza.
Blackburn Outpost front
Surly
Che surly produca bici fantastiche per il cicloturismo non è una novità ma oltre alle bici anche gli accessori non sono da meno. Il portapacchi anteriore è qualcosa che in giro non si trova. Pesa un sacco ed è ingombrante ma da un gran senso di stabilità, portata e flessibilità.
Surly rack
Salsa
Altra azienda che produce ottime bici da viaggio ma che al contempo si è dedicata ad accessori e componenti è la Salsa. Per quanto riguarda i portapacchi da bici anteriori il loro prodotto Down Under è realizzato sia in alluminio che in acciaio per o più esigenti in termini di peso
Salsa Down Under
Crosso
Non posso non citare l'azienda polacca di cui possiedo le borse e di cui probabilmente utilizzerò il portapacchi anteriore nel prossimo viaggio. Non l'ho ancora montato e quindi devo capire se si potrà attaccare agli occhielli sulla forcella o meno per dargli maggior stabilità.
Crosso lowrider
Jandd
Nonostante il loro sito faccia schifo, i prodotti sembrano essere davvero di qualità
Jandd Extreme
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico