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Recensione dei guanti da bici invernali Chiba Dry Star Plus winter

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In ogni viaggio, soprattutto se affrontato durante le stagioni più fresche, bisogna considerare di equipaggiarsi con accessori in grado di mantenere caldo il corpo  e soprattutto le estremità. Mani, piedi e viso sono infatti i primi a risentire dell'aria fredda o del gelo e quando le estremità si raffreddano si rischia di soffrire anche nelle altre parti. Con questo articolo voglio parlarti dei guanti invernali  Chiba Dry Star plus winter con i quali sto viaggiando attraverso l'Italia nella stagione fredda...

Valutazione

  • Generale:
  • Comodità:
  • Peso:
  • Temperatura:
  • Rifiniture:
Tipo di test: Utilizzati tra novembre e dicembre 2018 in bici da viaggio con neve, sole e umidità. Temperature dai 20° ai -2° C.
Durata del test: 950 km
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Quando viaggio in bici ho spesso le mani fredde, soprattutto durante le giornate ventose. Affrontare ore alla guida della bicicletta in salita, in discesa, sotto la pioggia, il sole o il vento  mette a dura prova la nostra personale resistenza agli agenti atmosferici. Per evitare di dover gettare la spugna dinanzi all'incedere dell'inverno e riporre la bici in garage fino alla successiva primavera, ognuno di noi deve equipaggiarsi al meglio...

Guanti Chiba Dry Star plus winter: caratteristiche

Per prima cosa vediamo le caratteristiche tecniche di questi guanti tedeschi al 100%:

  • Composizione dei guanti: 38% poliestere, 33% poliuretano, 16% poliamide, 11% gomma, 2% elastam. Imbottitura 100% poliestere - Materiali Ecolast
  • 100% impermeabili grazie alla presenza della membrana Eurotex
  • Imbottitura Primaloft
  • Dito indice touch su entrambi i guanti per poter utilizzare smatphone o navigatori
  • Rinforzo in gel sul palmo per proteggere la mano in caso di caduta
  • Traspirante e resistente al vento
  • Presenza di due strisce riflettenti (anulare e mignolo) per essere visibili lateralmente
  • Presenza di una linguetta in pelle per indossare più facilmente il guanto
  • Rinforzo in pelle sulla punta delle dita
  • Peso: 139 grammi 

Chiba, l'azienda tedesca attenta all'ambiente

Chiba è un'azienda tedesca di Teisendorf, in Baviera, che produce guanti dal 1853. Con una lunga tradizione alle spalle ha saputo evolversi utilizzando materiali all'avanguardia per la creazione dei propri guanti. Oltre ad avere la certificazione BSCI,  ossia  quel riconoscimento dato alle aziende che assicurano condizioni di lavoro eque e sicure senza discriminazioni, Chiba utilizza materiali ecolast: tessuti, tappeti, reti da pesca vengono riciclate  e riutilizzate in modo da essere il meno possibile d'impatto sull'ambiente e questo è un motivo ulteriore per cui acquistare questi prodotti.bici a spinta

Recensione dei guanti Chiba Dry Star plus winter

Già dal nome di questo modello di guanti Chiba si evince subito quale possa essere la stagione di maggiore utilizzo dell'accessorio. Dopo essere stati testati per 20 giorni consecutivi sulle strade del nord Italia con temperature comprese tra i 20° C della Liguria e i -2° del Passo Zambla innevato,  i guanti Chiba avranno retto il colpo?

Sotto la neve incessante (circa 10 ore consecutive) la membrana Eurotex  che determina l'impermeabilità del guanto ha impedito alle mie mani di bagnarsi e, di conseguenza, raffreddarsi rapidamente. 1 punto per Chiba.  In discesa dal passo Zambla, sotto la neve e raggiungendo velocità notevoli, anche loro hanno faticato a reggere il colpo: sono arrivata ad Oltre il Colle con le mani davvero fredde, come Leo d'altronde, ma sono sincera: non mi aspettavo di meglio, erano davvero condizioni estreme e non avevo alcun sottoguanto.

I giorni successivi, alternando momenti soleggiati a istanti molto umidi, ho sofferto il freddo alle mani solo durante una gelida mattinata, durante lo smontaggio della tenda. I Dry Star Plus Winter sono guanti muniti di una sostanziosa imbottitura che determina in parte le caratteristiche del guanto stesso. Impugnare il manubrio della bicicletta con i guanti risulta molto comodo, sfilare i pali pieghevoli della tenda dalle asole un po' meno (Leo riesce a farlo anche con i guanti, io meno!), così mi sono spesso ritrovata costretta a sfilare i guanti dalle mani per smontare il bivacco con la prevedibile conseguenza di un veloce raffreddamento. Una volta terminata l'operazione tenda ho indossato nuovamente l'accessorio ma le mani a quel punto erano già gelate e recuperare qualche grado ha richiesto un bel po' di tempo e continue sollecitazioni.guabnti chiba dry star

In giornate fresche  e ventose le mani riparate nel guanto non sono state condizionate dai fattori esterni.

Con forte umidità le mani tendono a raffreddarsi più in fretta soprattutto con temperature esterne già basse, ma  non arrivano comunque mai a gelare.

Nel sole ligure a 20° C (o forse qualcosa in più) ho tolto i Dry Star perchè la mano iniziava a sudare per il caldo... dopotutto sono guanti invernali, no? A mio parere direi che la temperatura limite massima con cui usare i guanti è attorno ai 15°C.

La linguetta verticale in pelle di cui sono dotati entrambi i guanti aiuta a vestire il capo più rapidamente e con maggiore facilità, mentre la chiusura in velcro all'altezza del polso aiuta a stringere il guanto per impedire l'ingresso di freddo, neve o acqua.

dita guanti chiba

Con la pioggia... finora siamo stati fortunati! Escludendo una lieve pioggerellina non abbiamo ancora trascorso giornate sotto la pioggia battente e quindi non sono in grado di descriverti le reazioni del guanto a tempo fortemente instabile e bagnato.  Aggiornerò questa recensione non appena testeremo anche il forte meteo avverso (speriamo il più tardi possibile!)

Parlando di  vestibilità... questo accessorio per bici mi ha davvero stupito. Ad una prima prova la taglia L (9 europea) mi è sembrata piuttosto grande anche se le mie mani non si possono di certo definire mani da pianista (piuttosto da muratore!!!).

gel protection chiba

Le dita, una volta calzato il guanto, non raggiungevano la punta e mi è sembrato piuttosto strano, il palmo invece sembrava nato nel guanto: ci stava a pennello. Dopo svariate prove nell'indossare il Dry Star mi sono resa conto che, nonostante la punta delle dita non toccasse l'estremità del guanto, il comfort era assoluto sia impugnando il manubrio, sia spingendo la bici, sia semplicemente camminando. L'imbottitura accoglie la mano delicatamente e la morbidezza è piacevole al tatto.

chiba dry star lato

Parlando di traspirabilità... in questi giorni di viaggio in bici ho avuto modo di testare anche questa caratteristica e sempre con ottimi risultati. In questa stagione invernale capita raramente di sudare, ma sulle salite più scoscese si fatica e il corpo umano suda e con esso anche le mani. Come nel caso della maglia intima tecnca Oxeego anche i guanti Chiba Dry Star impiegano davvero poco tempo ad asciugare il sudore e a riportare le mani al massimo comfort possibile.

chiba invernali

Guanti invernali Touch

Una delle caratteristiche dei guanti invernali Chiba Dry Star plus che ho maggiormente apprezzato è la presenza, all'altezza dei due indici, di una copertura in pelle touch ossia che permette di utilizzare lo smartphone e, per esempio, il Garmin, anche con i guanti indossati. Ho fatto dei test veloci mentre pedalavamo su un facile sterrato in pianura e sono riuscita ad inserire il codice di sblocco dello schermo dello smartphone anche in movimento (lo so, non si fa!). Posso quindi dire che il dito touch è piuttosto preciso anche se, ovviamente, non eguaglia l'utilizzo del telefono senza guanti.

E se cado?

Si spera sempre di non dover testare con mano la durezza del suolo in un ruzzolone, ma se ciò dovesse capitare i Chiba Dry Star sono stati rinforzati sul palmo con delle membrane in gel che dovrebbero proteggere la pelle. Finora non ho avuto il (dis)piacere di provare questa caratteristica ma ti aggiornerò nel caso dovesse entrare nella schiera delle esperienza fatte.

chiba dry star dorso

Qualche dettaglio in più sui guanti Chiba Dry Star Plus Winter

  • Il guanto è cucito con attenzione e precisione
  • I guanti si trovano sul mercato in diverse taglie partendo dalla XS e arrivando fino alla XXXL. Questo modello è disponibile nero.
  • I guanti sono lavabili a 30° ed è meglio evitare di appoggiarli su termosifoni troppo caldi.

Costo

Il prezzo di vendita dei guanti Chiba Dry Star Plus Winter è di circa 59€ e puoi trovarli di varie misure nel negozio online bikejamming che ce li ha forniti per questo viaggio. Il rapporto qualità/prezzo rispetto ad altri guanti di pari livello è davvero buono.

Ultime considerazioni personali

I guanti invernali Chiba sono un ottimo prodotto, ideale per uscite primaverili, autunnali e invernali fino a 0 o al massimo -2°C. I guanti non sono adatti ad essere indossati durante la stagione calda.

Se la giornata è particolarmente fresca fai attenzione a chiudere bene la liguetta sul polsino e a non lasciare spiragli aperti tra il guanto e la maglia che indosserai sopra.  L'aspetto dei guanti a prima vista ricorda i più ingombranti guanti da moto ma non farti ingannare: la vestibilità in bicicletta è ottima. E' doveroso spendere qualche riga percercare di spiegare quale sia la mia percezione delle temperature e quindi avere un quadro più preciso della recensione per potersi orientare al meglio nella valutazione dei guanti. 

Amo il caldo, la mia temperatura ideale si aggira intorno ai 25°C, ma non temo il freddo di mezza stagione. Soffro un po' di più l'umidità e il freddo intenso del nord anche se, alle temperature di test sopracitate, non ho subito particolarmente il gelo. Il mio consiglio ad una persona freddolosa è quello di calcolare la temperatura idonea all'utilizzo di questi guanti tra i 3-4° C  e i 17-18°C, cioè qualche grado in più rispetto a quelle da me indicate.

 
 
Letto 5921 volte Ultima modifica il Domenica, 27 Agosto 2023 12:33
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Vero

ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!

EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!