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Sentiero verso Canale di Tenno
Downwind Photographers
 
 
Domenica calda e soleggiata, l'ideale per una gita fuoriporta al lago di Tenno e dintorni. Partendo da Trento, si percorre la valle dei laghi verso Riva del Garda passando dal lago di Toblino e continuando a seguire la SS45bis fino a Riva. Da qui si imbocca la SP37 in direzione Tenno e in breve si raggiunge il parcheggio del lago. Nelle domeniche estive è una gita improponibile per l'eccessiva affluenza di ciclisti, escursionisti e camminatori della domenica, ma in maggio (quando l'abbiamo effettuata!) si incontra un buon compromesso fra il caos e la quiete! Il lago, uno smeraldo d'acqua incastonato fra le montagne, è di un verde blu intenso e l'intero perimetro è percorribile sia a piedi che in mtb (i vostri amici cani potranno accompagnarvi solo fino a fine maggio perchè durante l'alta stagione è vietato introdurli al sito). L'itinerario descritto sale al rifugio S. Pietro dal lago di Tenno passando per uno dei borghi più belli d'Italia, Canale di Tenno.

L'intero giro del lago di Tenno è effettuabile in circa 30 minuti camminando con un buon passo, ma purtroppo non sempre è possibile godersi lo spettacolo da ogni angolazione perchè talvolta, come in questo periodo, a seguito delle numerose giornate piovose delle scorse settimane, l'acqua ha invaso il sentiero lungo la riva e per attraversarlo dovreste prepararvi ad un classico spogliarello di scarpe, calze e pantaloni: il livello dell'acqua nel tratto da guadare è di circa mezzo metro... beh, ai più avventurosi che non han voglia di tornare indietro, non posso far altro che augurare una buona nuotata!!!
Poco prima della scalinata per scendere verso la riva del laghetto, sulla destra incontriamo una deviazione ed un cartello indica che in 30 minuti è possibile raggiungere il borgo medievale di Canale di Tenno (l'antica Calvola). Il sentiero si snoda in parte nel bosco ed in parte nelle campagne della zona, è di facile percorribilità ed adatto a tutti. Rapidamente si raggiunge una strada asfaltata dalla quale si vede il sottostante lembo del lago di Garda trentino e davanti agli occhi sulla sinistra è sito il piccolo paesino, meta della nostra peregrinazione.
Calvola si trova a circa 600 metri sul livello del mare e solo 76 persone sono i residenti stabili del borgo. Già all'inizio del paese si inizia a respirare un'aria antica che profuma di covoni di fieno, pietre ricoperte di muschio e focolare appena acceso, si susseguono arcate costruite in pietra, vecchissimi edifici sempre in pietra o con travi a vista in legno e grossi portoni mezzi marci e cigolanti, l'atmosfera è davvero unica! In ogni angolo dell'abitato sono disposti dei pannelli esplicativi ben ambientati che illustrano le varie attività che si svolgevano all'interno del borgo.
Dalla fine del minuscolo agglomerato di case diparte il sentiero 406 e, visto che stranamente siamo riusciti ad informarci prima e per una volta non ci avventureremo a caso nei boschi, sappiamo che ci condurrà al Rifugio San Pietro da dove si dice si possa godere di una spettacolare vista sul sottostante lago di Garda... beh vedremo! Lo sterrato si inoltra nel bosco attraversando dei piccoli torrenti, il terreno è ricoperto di foglie, ghiaie e grossi sassi e non è propriamente ideale per una discesa in mountain bike se a qualcuno venisse questa idea, lo posso affermare con certezza perchè è stato sperimentato da due impavidi bikers ed uno di questi è rovinato a terra senza troppi complimenti! Il 406 sale rapido, a tratti anche abbastanza erto e la fatica comincia a farsi sentire, mi fermo per una sosta cioccolato e riparto, continuo ad arrancare finchè la visuale si allarga in una radura di castagni (dove è assolutamente vietato raccogliere marroni visto che è zona di produzione!!!). Il sole è caldo, il cielo terso e dal prato intravedo Riva del Garda. Cinque minuti e raggiungo Casa Bastiani e la strada asfaltata, a 860m, ma proseguo in direzione della sella di Calino a 20 minuti e del Rifugio a 30 minuti. La pendenza del tracciato si ammorbidisce e in meno di venti minuti mi ritrovo alla sella. Da qui si abbandona lo sterrato e si prosegue sull'asfalto, talvolta incontrando anche qualche auto o bici, per circa dieci minuti finchè un arco di pietra ci indica che siam giunti presso il Rifugio San Pietro a 974 m.
Mi fermo qualche istante ad ammirare il paesaggio meraviglioso su gran parte della valle dei laghi e il lago di Garda, scatto qualche fotografia e poi scelgo di lasciarmi alle spalle la folla presente che, dopo due settimane di pioggia, si gode il tepore del sole primaverile sdraiata sull'erba antistante l'edificio. Seguo il sentiero in direzione del Monte Calino a 20 minuti da qui. Sopra il Rifugio è stata costruita una chiesetta che è aperta e visitabile e per la posizione risulta davvero suggestiva. Poco distante incontro un'altra malga e finalmente rientro nel bosco, si tratta di un'ombrosa pineta dove è impossibile non accorgersi del continuo lavoro di un picchio nero (sembra un martello pneumatico!!!). Mi lascio alle spalle il caldo e mi immergo nuovamente nella natura, ma,ahimè, dopo quasi mezz'ora di marcia non mi ritrovo su alcuna cima così giro su me stessa e torno verso la civiltà. Al Rifugio mi ritrovo con i due coraggiosi bikers di cui ho accennato prima, foto ricordo, caffè e fetta di torta fatta in casa (davvero deliziosa!) e siamo pronti a scendere verso il lago di Tenno, questa volta non dal bosco, dove lascio strada alle MTB, ma percorrendo la strada asfaltata che permetteva a tutte le macchine incontrate di raggiungere il rifugio. La durata del percorso è leggermente più breve e si ritorna a Ville del Monte e al vicino Calvola.

Se volete restare nella zona dell'Alto Garda trentino per le vostre escursioni potete provare a salire il monte Stivo oppure vi potete addentrare per una passeggiata alle marocche di Dro al termine della quale scoprirete le impronte dei dinosauri. Trovate numerosi altri trekking sulle alpi nella mappa delle escursioni.

 
 
Ultima modifica: 03 Giugno 2024
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Vero

Correva l'anno 1983: anch'io vidi per la prima volta la luce del sole estivo e sorrisi.  Nel 2007 ho provato per la prima volta l'esperienza di un'avventura a due ruote e, da quel momento, non ne ho potuto più fare a meno... nel 2010 sono partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la nostra prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, Il Sudafrica e Lesotho... e il #noplansjourney...

Se non siamo in viaggio, viviamo sul lago d'Iseo!

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