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Trasportare i bagagli in bicicletta: borse o carrello?
Spesso durante l'organizzazione di un viaggio in bicicletta mi sono chiesto se valesse la pena acquistare un carrello da bici da fissare alla bicicletta per trasportare i miei bagagli o se dovessi continuare ad utilizzare le borse laterali con cui avevo già effettuato i precedenti raid. In questo breve articolo cercherò di fare il punto su queste due alternative, elencandone vantaggi e svantaggi, cercando di consigliare voi futuri cicloviaggiatori sull'utilizzo dell'una o dell'altra soluzione.
Prima di proporre un confronto alle due alternative devo premettere che in Europa solitamente si predilige viaggiare utilizzando le borse mentre nei paesi anglosassoni ed in particolare negli Stati Uniti, in Australia ed in Nuova Zelanda è molto più diffuso l'utilizzo del carrello portabagagli (trailer). A mio parere questa differente impostazione della bicicletta e distribuzione dei carichi su di essa, perchè di questo si tratta in definitiva, non dipende soltanto da un fattore culturale ma soprattutto da un fattore pratico e dinamico. Per capire il perchè in Europa si sia diffuso maggiormente l'utilizzo delle borse da bici laterali mentre oltreoceano i carrelli sono più ben visti, si deve pensare alle caratteristiche geografiche e topografiche dei due continenti: una molteplicità di stati, città, paesi e strade nel vecchio continente riducono le distanze tra i diversi punti d'interesse che si possono incontrare lungo un tragitto; enormi distese desertiche o agricole, strade dritte e infinite, distanze abissali tra una località e quella successiva caratterizzano invece la morfologia di nazioni come gli Stati Uniti, il Canada ma anche l'Argentina, il Brasile, l'Australia, l'India...
In Europa quindi vi è la necessità di fronteggiare strade più strette e trafficate, di dover effettuare soste più frequenti e magari lasciare la bicicletta per qualche passeggiata in città tenendo con sè solo parte di tutti i nostri bagagli. In America ed Oceania è presente la necessità invece di percorrere distanze più lunghe su strade poco trafficate e contorte senza la necessità di lasciare a volte incustodito il proprio bagaglio in aree densamente popolate.
Entriamo dunque nei particolari. La maggior discriminante che spesso fa pendere l'ago della bilancia a favore delle borse nella scelta tra esse ed il carrello portabagagli è la durata del viaggio e di conseguenza il tipo ed il peso del bagaglio da trasportare. Un viaggio breve, di un paio di settimane, può essere affrontato serenamente in leggerezza, avendo un ricambio o due, pochi attrezzi per la manutenzione della bicicletta e pianificando le soste per evitare il trasporto di cibo e viveri superflui. In questo caso un paio di borse posteriori, da circa 40l (la coppia) saranno più che sufficienti.
Un altro fattore che si deve considerare è la tipologia di viaggio che si ha intenzione di affrontare: se si decide di campeggiare, si dovrà aggiungere al peso da trasportare tenda, stoviglie e cucina (fornelletto, pentoline, torce...). In questo caso potrebbe essere utile passare al carrello, mentre se si decide di dormire in ostello o in albergo e di cenare al ristorante, si può tranquillamente propendere per le borse da bici posteriori. Il percorso che andremo ad affrontare, se prevede tratti sterrati e sconnessi, può provocare danni al carrello o causarne il ribaltamento, se esso non è adeguatamente progettato e testato, anche se oggi sul mercato è possibile trovare trailer di ottima fattura e resistenza.
Se progettiamo di affrontare viaggi di un paio di mesi o più lunghi, l'idea di acquistare un carrello dovrebbe essere valutata visto la sua indubbia comodità e manovrabilità nelle lunghe distanze. Un carrello è capiente e ci permette di trasportare un peso maggiore senza inficiare il baricentro della nostra bicicletta e riducendo il nostro sforzo. Si dovrà controllare la velocità, soprattutto in discesa, ma le nostre gambe ce ne saranno probabilmente grate nell'affrontare le salite. Tra i carrelli, sono da preferire quelli con una singola ruota, più stabili in caso di sconnessioni sul terreno. Se invece scegliamo le borse (fino ad ora sono state la mia scelta), cerchiamo di distribuire il peso anche sulla ruota anteriore per mantenere un certo bilanciamento del nostro mezzo.
In entrambe le scelte, si dovrà prestare molta attenzione alla impermeabilità del tessuto con cui i contenitori sono costruiti... la pioggia è purtroppo sempre in agguato e quando alla sera si giunge stanchi a destinazione, poter indossare dei vestiti asciutti è un piacere impagabile!
In definitiva, possiamo riassumere quanto segue:
Borse da bici montate su portapacchi: | Carrello portabagagli (trailer): | |
Vantaggi: |
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Svantaggi: |
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Se siete decisi ad optare per le borse potrebbe interessarvi sapere come scegliere le borse per bici giuste per il cicloturismo mentre se volete affrontare un viaggio in MTB di qualche giorno, potreste pensare di usare, anzichè borse o carrelli, uno zaino con il minimo indispensabile, per poter affrontare anche single tracks e terreni sconnessi. Ecco qualche consiglio su cosa mettere nello zaino per un viaggio in MTB di più giorni.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico