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Val Sarentino in bici agli omini di Pietra
Se cerchi un percorso non troppo impegnativo dal punto di vista fisico ma panoramico e divertente in Alto Adige in mountain bike, l'anello degli Omini di Pietra in Val Sarentino potrebbe fare al caso tuo
In questo articolo
MTB in Val Sarentino: salita alla Mittagerhütte
Oggi ti porto in Alto Adige, su un itinerario divertente e panoramico in mountain bike
Il punto di partenza è il rifugio Sarentino, sopra l'omonimo paese nell'omonima valle. Il rifugio è raggiungibile da una strada asfaltata che si stacca appena dietro il paese e sale rapidamente. Se vuoi allungare il percorso puoi partire da Sarentino e salire in bici, per poi scendere dai tanti sentieri che portano a valle.
Noi abbiamo lasciato l'auto nel parcheggio (a pagamento: 6€) vicino al rifugio ma se arrivi presto sulla strada poco sotto ci sono molti spazi e puoi anche lasciarla lì.
Il percorso parte, poche centinaia di metri sopra al rifugio, con un un bel sentiero divertente in mezzo al bosco che si imbocca a destra al trivio nei pressi di un ponticello in legno. Il sentiero è pianeggiante e raggiunge presto una strada sterrata che si imbocca a destra in leggera discesa. Pochi metri più in basso si svolta a sinistra passando un ponte sul rio Deserto.
Qui inzia una salita sterrata tosta che esce dal bosco e prima conduce alla malga Öttenbacher per poi salire a strappi in circa sei chilometri fino alla Mittagerhütte, affacciata sul comprensorio di Merano 2000.
Kesselberg e Merano 2000
Una breve sosta ci fa riprendere energie per poi imboccare il sentiero che conduce verso il Windspitz e il monte Catino. Una breve risalita ci porta all'ingresso di un fantastico sentiero in costa pedalabile e divertente che in leggera discesa porta al rifugio Kesselberg, a 2300 m
Passato il rifugio, si prosegue dritti per imboccare un altro ampio sentiero che scende ai piedi della Punta delle Laste e dell'Ifinger, anch'esso divertente e pedalabile. Se vuoi evitare il sentiero puoi anche imboccare la strada a sinistra al rifugio, ma è pendente e sdrucciolevole e quindi fai attenzione nella discesa. Sul sentiero invece dai la precedenza ai tanti pedoni che incontrerai.
Più avanti, al termine del sentiero, sono numerose le malghe e i rifugi presenti tra gli impianti che salgono dalla val Passiria e da Falzeben. Non prima di raggiungere il passo di Nova svoltiamo a sinistra in discesa e ci dirigiamo verso la Meranerhütte, dove ci concediamo una sosta per dissetarci con una birra fresca prima di chiudere l'anello. Questo rifugio è l'ultimo punto di ristoro sull'itinerario e puoi anche richiedere di ricaricare le batterie se stai pedalando con una ebike.
Mancano poche pedalate per raggiungere la cresta che ci condurrà alla meta principe di questo anello.
In cresta fino agli Omini di Pietra
Dal rifugio Meraner si sale dolcemente e questo breve tratto di percorso è lo stesso che ho seguito con Luca in inverno per salire con la neve sulla punta dello Spieler. In estate invece non si raggiunge la cima che si tiene sulla destra, proseguendo sul sentiero a mezza costa, pendente ma non impossibile.
In quota il panorama spazia sulle Dolomiti a est, con la Marmolada che domina gli altri gruppi, dal Sella al Latemar passando per il Catinaccio. Più a ovest, il gruppo di Tessa con cima Altissima e le vette di confine con l'Austria, si stagliano tra le nuvole. Il sentiero in cresta è divertentissimo e affronta un saliscendi che porta prima alla croce di Maiser Rast e poi con una picchiata breve ma divertente, al bivio che prenderemo al rientro.
Per il momento si prosegue dritto su un sentiero dove sono presenti anche alcune passerelle in legno. Un'ultima rampa porta alla meta del giro: una serie infinita di piccole piramidi, ridefinite Omini di Pietra, ricoprono la Höhe Reisch che si ritiene fosse luogo di culto celtico e ritrovo prediletto per danze di streghe e riti satanici. Sparse su tutto il panettone sommitale, ci aggiriamo per un po' tra i suoi cumuli per poi prendere un sentierino sulla destra e ritornare al bivio precedentemente passato.
Volendo in questo punto si può proseguire verso il Giogo di Meltina e deviare a destra più in basso, allungando di un paio di chilometri il tragitto. Giunti al bivio si imbocca la discesa a destra verso malga Prati. La strada sterrata è veloce e si può seguire fino al parcheggio iniziale oppure appena oltre la malga si devia a destra sul sentiero, sassoso e tecnico ma fattibile che taglia un tornante e riporta al ponte in legno iniziale.
Questo giro in MTB in Val Sarentino è breve ma divertente e praticamente tutto su sentieri e strade sterrate in quota.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico