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Via Postumia in bici: cammino tra Aquileia e Genova
In questo articolo
Via Postumia: dal Friuli in cammino verso Santiago
Il Cammino della Via Postumia si snoda per 940 km ai quali se ne aggiungono 340 per avere il percorso nella maggior larghezza della nostra penisola. La peculiarità principale di questa via è la varietà: si parte da Aquileia, nella pianura friulana, da un paese che fu fondamentale nella storia romana, la porta ad oriente dell’impero. Si prosegue per Aiello del Friuli (il paese delle meridiane) e Palmanova (il paese a forma di stella).
Lungo strade di campagna, sentieri, ciclovie incontreremo altre località note per la loro storia: Concordia Sagittaria (iulia concordia), Oderzo (opitergium), Treviso. L’arrivo a Treviso passando sulla ciclovia del Sile e dinanzi alla laguna è particolarmente suggestivo, la cittadina si lascia sulla ex ferrovia ora ciclovia Ostigliese, per toccare borghi poco noti ma bellissimi, Badoere, Castelfranco Veneto, Cittadella.
Fino a questo momento il cammino è pianeggiante e continuerà in questo modo fino a Vicenza (Vicetia) dalla quale inizieremo una due giorni sui colli Berici per arrivare a Lonigo, nota per il bel Santuario, in totale sicurezza ci dirigiamo immersi nella pianura Veneta verso Zevio e lungo il fiume Adige a Verona, dove l’arte e la cultura sono sublimate da questa meravigliosa città.
L’antica consolare si muoveva verso Goito e Calvatone (Bedriacum): noi abbiamo scelto di puntare Goito passando per la zona collinare del Garda (sempre per scegliere sentieri in sicurezza e paesaggi più belli) passando dopo l’alzaia dell’Adige, Pastrengo, Colà di Lazise e Peschiera del Garda, ove transiteremo dinanzi al bel Santuario del Frassino.
Si continua immersi nella storia e tra meravigliosi borghi fortificati, Ponti sul Mincio e Monzambano, per giungere a Goito e dirigerci verso Mantova (Mantua) capitale della cultura e cittadina spettacolare, arrivandoci passando Rivalta sul Mincio e Le Grazie: merita una visita il Santuario, veramente unico. L'arrivo nella città dei Gonzaga è fantastico, nel verde e godendosi i laghi formati dal Mincio.
Lasciando questo gioiello puntiamo a Sud per collegarci con la Ciclovia del Po e raggiungere Cremona, sempre su begli sterrati, stradine di campagna e ciclabili, passando Borgoforte, Marcaria, giungeremo a Sabbioneta (patrimonio UNESCO) e Casalmaggiore.
Il cammino della Via Postumia si immerge ora ancor più nel verde, a volte vicino al grande fiume, ma spesso su argini distanti, disegnati dall’uomo, in un susseguirsi di colori unici (mai lo avrei pensato mentre dal mio pc disegnavo questa Via): 40 km per arrivare nella bella Cremona, paese dei maggiore liutai mondiali e cittadina fantastica. Il grande fiume ci fa compagnia fino a Piacenza (Placentia), passando per Monticelli d’Ongina, piccolo borgo che vi stupirà.
Abbiamo camminato in Friuli, Veneto e Lombardia, ora siamo in Emilia, ripercorreremo ancora qualche km in Lombardia per poi entrare in Piemonte e infine in Liguria.
Piacenza segna la fine della pianura ed iniziano le colline: oltrepassiamo il Trebbia e si va in Val Tidone, a Castelnovo. Tra vigneti, borghi antichi e paesaggi da favola arriviamo a Canneto Pavese, per continuare verso Casteggio (Clastidium) e sempre su e giù nelle colline fino a Voghera (Vicus Iriae). Passando per i colli del Pelizza e le terre di Don Orione la Via Postumia continua verso Tortona (Dertona), i vigneti e i colli si susseguono: un po' di fatica ma ne val la pena.
Siamo nell’alessandrino, in Piemonte e continuiamo verso Stazzano, prima fiancheggiando il torrente Scrivia, poi salendo sulle colline all’altezza di Castellar Ponzano: davanti a noi il Santuario di Monte Spineto domina, l’arrivo a Stazzano tra le colline è dolce e senza problemi.
Giunti qui superiamo lo Scrivia e a sinistra verso Arquata troviamo la meravigliosa Libarna (merita una visita sebbene fuori cammino di qualche chilometro): noi andremo a innestarci sul sentiero collinare che ci porterà a Gavi col suo possente castello, la sua chiesa di Santiago (San Giacomo Maggiore) e i suoi vigneti famosi per il Cortese.
La nostra via Postumia continua tra le colline fino a Bosio, famigerato per l’eccidio della Benedicta, dove inizieremo a salire le montagne per avvicinarci alla Liguria. Dopo la prima erta la discesa ci porterà a Voltaggio, col suo ponte romano e il bel borgo situato in alto: da qui continueremo su salite più impegnative, prima verso La Castagnola, in lontananza il forte Diamante ci osserva, Genova è sempre più vicina!! Dalla Frazione Castagnola andiamo alla Sereta, per congiungerci con un bel sentiero a Fraconalto (nota ai tempi della consolare) dove si sale verso il passo della Bocchetta, coi sui 832 metri il punto più alto di questo cammino lungo la via Postumia. Inutile dire quale sia il panorama stupendo che si gode.
La discesa ci porta verso Pontedecimo, ove troveremo il bell’acquedotto romano e anche qui la chiesa di San Giacomo che attesta il passaggio dei pellegrini medievali, sopra di noi a destra svetta il monte Figogna e la Madonna della Guardia. Da Pontedecimo ci attende l’ultima salita, i forti di Genova ci fanno compagnia e sul sentiero che li unisce, giunti oltre i 500 metri sul livello del mare, ecco sotto di noi la Città portuale coi suoi caruggi e il suo patrimonio nascosto.
La discesa è bella e sicura e la vista da brivido. Ormai siamo alle porte di Genova, dove finisce la via Postumia e il pellegrino che vorrà potrà continuare verso la Francia e perché no, verso Santiago sulla Via della Costa Ligure fino a Ventimiglia, il GR653A fino ad Arles, la Via Tolosana fino a Saint jean pied de port o Puente la Reina.
Che dire... BUON CAMMINO A TUTTI!
Il Cammino lungo la Via Postumia è percorribile anche in bici. Si consiglia però l'utilizzo della mountain bike poiché sono presenti numerosi tratti sterrati e sono presenti strappi tosti tra Castelnovo Val tidone e Tortona oltre che sui monti liguri. In alcuni casi si dovrà spingere il mezzo. Solo nei pressi di Pietralavezzara si deve utilizzare la strada per evitare un tratto non fattibile in bici.
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