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Albania in bici
lifeintravel.it
 
 
Il risveglio ci regala una splendida alba e un cielo terso che ci mette subito di buonumore. Beviamo un caffè e siamo subito in sella pronti a goderci una giornata che, sulla carta, si prospetta tranquilla. La terza tappa del nostro viaggio in bici in Albania inizia sotto i migliori auspici.
 

Che panorami dal castello di Himare

La strada è sgombra, pochissime auto ed un panorama finalmente degno ci fanno pedalare allegri e di buon ritmo. I primi strappi ci convincono del fatto che oggi le bardature invernali possono essere svestite e lasciare spazio alla tenuta primaverile... ben presto ci ritroviamo in maglietta e pantaloncini. Himare, 14 km oltre il nostro ricovero per la notte, è un piccolo centro turistico estivo che ora sembra mezzo deserto.
Il castello che domina la baia, seppur diroccato, merita una pausa ed una passeggiata, non fosse altro che per la bella vista del paesaggio sottostante.
La fatica per raggiungere Himare non è stata troppa ma non c'è un chilometro di pianura in questo tratto di costa dell'Albania. In un viaggio in bici questo significa medie da bradipo. Ci rifocilliamo acquistando del pane fresco e, per errore, un litro di yogurt (anzichè latte) che qui viene mangiato come contorno spessissimo. La strada riprende a salire dolcemente fino alla splendida baia di Porto Palermo al cui centro sorge un castello adagiato su una penisola, collegata alla terraferma soltanto da una sottile lingua di sabbia.
Castello di Himare

Un dolce calvario costiero

D'ora in avanti il tragitto, sempre affacciato sul mare, diventa un dolce calvario di ripide rampe su e giù per le colline costiere. Il paesaggio ricorda in parte quello ligure, con paesini abbarbicati sui pendii scoscesi e protesi verso il mare. Pedaliamo sotto un sole che scalda e ci godiamo la vegetazione che in gran parte è costituita da ulivi, aranci e limoni carichi di frutti. L'ultimo paese prima di inoltrarci nell'entroterra per qualche chilometro è Lukove e da qui in avanti abbandoniamo la vista sul mare, su Corfù e su altre isolette sparse, per goderci la calda luce del tramonto sui monti della regione di Girocastro: il paragone con le vallate desolate ma suggestive dell'Asia Centrale, viste per ora soltanto in fotografia, viene spontaneo ad entrambi e già fantastichiamo su un futuro viaggio in bici in Tagikistan. Per ora ci accontentiamo del viaggio in bici in Albania ed aumentiamo un po' il ritmo della pedalata per evitare di giungere a destinazione anche oggi con il buio.
I bunker di Hohxa
La baia di Sarande e i suoi grattacieli ci accolgono al tramonto... sono soltanto le quattro e mezzo del pomeriggio ma per oggi siamo soddisfatti del tragitto e ci concediamo una gustosa cena a base di carne innaffiata da una buona birra albanese.
A Sarande, dopo una rapida ricerca di alloggio per la notte lungo la strada lungomare capitiamo all'hotel Real gestito da un signore molto gentile e sorridente. Mi comunica che il prezzo di una matrimoniale è 15€, per sicurezza chiedo di vederla perchè non si sà mai...! La stanza è pulita e si affaccia sul mare con un balcone. Bagno in camera e coperte calde, è perfetta per noi!

Ti è piaciuto questo racconto? Continua a leggere il diario del viaggio in bici in Albania:
Da Fier a Valona inseguiti dai cani Il passo di Llogora tra Valona e Dhermi Mangia e bevi verso Sarande Alla scoperta di Butrint Dal mare di Sarande ai monti di Girocastro...e dopo il racconto delle nostre avventure, qualche consiglio utile:
Dieci cose da vedere in un viaggio in bici in Albania

 
 
Ultima modifica: 12 Agosto 2024
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Leo

Viaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide Dolomiti del suo Trentino, sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, dopo un anno di Working holiday in Australia e dieci mesi in bici nel Sud est asiatico, ora sogna la panamericana... sempre in bici, s'intende!

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