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Sterrato in bici verso Sartene  in Corsica
lifeintravel.it
Luogo
Francia
Durata
Fuggitivo (1 giorno)
Lunghezza
48 km
Dislivello
501 - 1000 m
Difficoltà
Micro avventura
Tipo di fondo
Gravel (fondo misto)
 
 
L'anello ciclabile di Sartene inizia dalla cittadina di Propriano che, fino a qualche anno fa, era un tranquillo borgo di pescatori... oggi può ospitare un numero incredibile di turisti e non si può più definire tranquilla. Propriano è però un ottimo punto di partenza per scoprire itinerari ciclabili in Corsica e, in particolar modo, nell'area del golfo di Valinco.


Salendo da Propriano

Partendo dalla città si seguono le indicazioni per Bonifacio e Sartene iniziando subito a pedalare in salita! Un bello strappo per scaldarsi e poi in discesa fino a superare il Rizzanese. Io, per questioni di tempo, ho iniziato il tracciato subito oltre il fiume! Alla rotonda svoltiamo a destra verso Campomoro. La strada attraversa una piana fra curvoni e buon asfalto. A Portigliolo, dopo qualche chilometro, si può accedere direttamente alla lussureggiante spiaggia sul golfo di Valinco, ma nel nostro caso è meglio proseguire se vogliamo tornare prima che faccia buio. L'itinerario inizia a salire dolce ma costante. La strada in certi punti si stringe ma, appena la vegetazione lo concede, offre delle viste mozzafiato sul mare. Si continua a salire in mezzo alla macchia mediterranea fino a Belvedere, località dove prenderemo il bivio per Sartene al ritorno da Campomoro.
 

Belvedere, Campomoro e ritorno

Da Belvedere inizia una lunga discesa con diversi punti panoramici sul golfo. Fatevi trasportare dalla strada e dai profumi del Mediterraneo che in certi tratti di percorso  sono talmente intensi da avvolgerti totalmente. Man mano che si perde quota ci si avvicina alla baia di Campomoro e alla torre genovese che la difende (raggiungibile a piedi in 15 minuti circa!).campomoro
Il paese è minuscolo ma l'acqua della caletta è talmente cristallina da invitare ad una nuotata (qualcuno fa anche snorkeling!!). Vi consiglio una sosta alla spiaggia, poco oltre il cancello per la salita alla torre, troverete un pino con il tronco in orizzontale, una panchina naturale perfetta!!! Corsica in bicicletta è anche fatica e, una volta visitato Campomoro, è necessario tornare indietro fino a Belvedere per la stessa via dell'andata (non ci sono alternative se non una fuga via mare...) e, vi assicuro, sembrerà infinita.
Ad ogni pedalata si guadagna quota, la strada sale con convinzione (in discesa è difficile accorgersene così bene!!!) oltrepassando tutti i punti panoramici e raggiungendo il bivio per Sartene e Grossa, il nostro bivio da seguire sulla destra.baia campomoro
 

Da un "Belvedere" sul mare ad uno sull'entroterra

Da Belvedere la strada segue il profilo della montagna allontanandosi con rapidità dal mare. Godetevi gli ultimi scorci sull'acqua perchè a breve il Mediterraneo scomparirà dietro la vegetazione. Dopo una prima parte pianeggiante, il tracciato comincia ad inerpicarsi dolcemente e poi sempre più intraprendente. verso belvedereQuesta strada non è conosciuta dai turisti e sono in pochi ad avventurarsi, la maggioranza preferisce seguire la classica statale fino a Sartene. Quindi, se stavate cercando un luogo selvaggio dove trascorrere un po' di tempo in completa solitudine... beh lo avete trovato. In questo tratto di Corsica in bicicletta mi sono imbattuta in una lepre, ghiandaie, due serpentelli, lucertole, usignoli e in pochissimi esemplari di uomo al volante, una bella sorpresa.strada dopo grossa
Dopo qualche chilometro di salita, la strada diventa sterrata per lavori in corso e, non abbiate dubbi, vi impolvererete! La strada si perde nella vegetazione e mentre si pedala non si riesce a capire dove possa finire. Finalmente si scollina a Grossa, un paesino disperso nell'entroterra corso. La discesa da Grossa è divertente e vi imbatterete in diverse figure scolpite nella roccia dal vento, un vero e proprio museo a cielo aperto.
Se non lo avevate ancora capito, la Corsica in bici è un continuo saliscendi così, dopo essere scesi, si risale prontamente. Non deviate dalla strada principale per Sartene (ci sono diverse indicazioni per paesini sperduti sulle montagne come Bilia.... a meno che non vogliate allungare l'itinerario!) ma continuate seguendo i segnali stradali fino all'ultima salita.
 salendo veros belvedere

Sartene, la città dei demoni

Sartene appare all'improvviso, maestosa ed egocentrica almeno all'apparenza. Con i suoi imponenti palazzi fortificati e i colori spenti delle abitazioni, senza sole trasmette un senso di desolazione. Un cronista l'ha definita “la città dei demoni” e la fama negativa cresciuta negli anni a causa delle faide sanguinarie è rimasta attaccata a Sartene come una calamita al frigorifero. La città è in realtà ormai tranquilla e si sviluppa in verticale quindi preparatevi a pedalare ancora un pochino in salita per raggiungere la piazza centrale, mangiare un boccone ed osservare il panorama a fianco del busto di Pasquale Paoli. pasquale pascalDa Sartene inizia una lunga discesa di diversi chilometri verso Propriano. L'ultima parte del percorso ciclabile è in pianura fino al Rizzanese e poi riprende la strada dell'andata con salita, e conseguente discesa, a Propriano!vero john
 
L'itinerario sopra descritto fa parte di un viaggio in bicicletta in Corsica del quale trovate la prima tappa a due ruote a Saint Florent qui e la seconda tappa fra i borghi della Balagne qui. Mi raccomando: prima di iniziare questo itinerario ciclabile riempite le borracce con acqua perchè non ci sono molti punti di rifornimento sulla strada ( Campomoro, Grossa e Sartene!). Presto sarà disponibile la traccia gps dell'itinerario in bici nella Corsica del sud - ovest!!!
A Sartene ho avuto il piacere di rivedere un amico sardo che lavora come guida cicloturistica. Nel suo gruppo di cicloviaggiatori ho conosciuto John, un inglese ormai residente in america da anni che alla veneranda età di 84 anni viaggia ancora in bicicletta e l'anno scorso ha pedalato fino alla cima del Col du Galibier!!! Un mito!sterrato verso sartene

 

 
 
Ultima modifica: 15 Settembre 2024
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Vero

Correva l'anno 1983: anch'io vidi per la prima volta la luce del sole estivo e sorrisi.  Nel 2007 ho provato per la prima volta l'esperienza di un'avventura a due ruote e, da quel momento, non ne ho potuto più fare a meno... nel 2010 sono partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la nostra prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, Il Sudafrica e Lesotho... e il #noplansjourney...

Se non siamo in viaggio, viviamo sul lago d'Iseo!

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