Anche in Sardegna, come in altre regioni d'Italia, si punta sul cicloturismo per allungare la stagione turistica. Il cicloviaggiatore dopotutto viaggia già a partire da marzo, spesso predilige i periodi primaverili e meno affollati, si sposta per una, due, tre settimane. Il cicloturismo in Sardegna potrebbe essere una risorsa davvero importante se l'investimento previsto porterà alla realizzazione di 2700 km ciclabili tra nuovi tracciati, ferrovie dimenticate e percorsi già esistenti.
Sembra ieri che accingevo a percorrere la traversata del Nord della Sardegna da Arzachena ad Alghero. Le strade, non sempre perfette, erano poco battute dal traffico e il vento soffiava in viso. Era maggio, mese di bassa stagione turistica in Sardegna. Ma cosa si deve aspettare un cicloviaggiatore nel mese di luglio ed agosto quando le strade sarde sono affollate da milioni di visitatori motorizzati?
Raggiungere la Sardegna senza automobile è possibile ed è meglio. Sul traghetto la bicicletta viaggia gratis o pagando un minimo supplemento e dal porto di arrivo può iniziare la vera avventura a due ruote. Il territorio sardo è ricco di siti interessanti, variegato dal punto di vista paesaggistico, impegnativo per chi ama il piacere della fatica. Il progetto di sviluppo del cicloturismo in Sardegna prevede la realizzazione o la messa in sicurezza di 2700 km di tracciati ciclabili sull'isola che potrebbero garantire ai viaggiatori la sicurezza di scoprire le bellezze sarde senza rischiare la vita. Il progetto è ambizioso: 8 milioni di euro di investimenti che speriamo possano dare i loro frutti trasformando il territorio sardo nella mecca del cicloturismo in Italia. Ora come ora posso solo dire: forza Sardegna!
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