Cosa sono le greenways d'Italia? E quali sono le più belle da fare in bicicletta? Cercherò di dare una risposta a queste domande, rispolverando itinerari di cui già abbiamo abbondantemente parlato su queste pagine e cercando di scovare anche percorsi inediti, poco noti e comunque suggestivi.
Cosa sono le greenways?
Secondo la dichiarazione verso una "rete Europea di Greenways" di Lille del 12 settembre 2000: "Le Greenways sono vie di comunicazione riservate esclusivamente ai viaggi non motorizzati, sviluppate in modo integrato che valorizza sia l'ambiente che la qualità della vita del territorio circostante. Questi percorsi dovrebbero rispettare standard soddisfacenti di larghezza, pendenza e condizioni della superficie per garantire che siano sia di facile utilizzo che a basso rischio per gli utenti di tutte le abilità. A questo proposito, le alzaie dei canali e le linee ferroviarie dismesse sono una risorsa molto adatta per lo sviluppo di greenways”.
Entrando un po' più nel dettaglio, come esplicitato sul sito dell'associazione europea delle vie verdi, le greenways devono avere delle caratteristiche comuni tra cui:
- Facilità di passaggio: la loro ripidità, a bassa o zero pendenza, ne consentono la fruizione da parte di tutti i tipi di utenti, comprese le persone con difficoltà motorie
- Sicurezza: grazie alla loro separazione dalle strade e ad adeguate protezioni agli incroci
- Continuità: con soluzioni opportune e percorsi alternativi per eventuali difficoltà
- Rispetto dell'ambiente: lungo i percorsi e incoraggiamento al suo rispetto da parte degli utenti
Inoltre dovrebbero essere presenti infrastrutture utili a turisti e ciclisti e informazioni come mappe e brochures per facilitare la percorrenza e la conoscenza del territorio circostante.
7 migliori greenways in Italia
Sulla base della definizione resa nella dichiarazione di Lille, ho selezionato
alcuni percorsi tra i più affascinanti che rientrano a pieno titolo nelle migliori greenways d'Italia, consapevoli che l'elenco potrebbe essere decisamente più lungo e inclusivo, ma consci anche del fatto che già se riuscirai a percorrere tutti questi itinerari avrai dedicato una buona parte del tuo tempo all'esplorazione in bicicletta!
1 - Via Verde Costa dei Trabocchi (Abruzzo)
Lunghezza: 42 km circa
Partenza/Arrivo: San Salvo / Ortona
Difficoltà: facile
Bici consigliata: gravel, bici da corsa o bici da viaggio
Giovane, ma già promettente, teatro della
partenza del Giro d'Italia 2023 come era stato per la
ciclabile della riviera dei fiori. La
via Verde Costa dei Trabocchi, percorribile per ora tra San Salvo e Ortona ma che giungerà fino a Francavilla al Mare, è un itinerario costiero sulla ex-ferrovia adriatica in Abruzzo. Un
percorso spettacolare a picco sull'acqua, con il simbolo di questo tratto di costa ad accompagnare il cicloturista nel suo percorso. I trabocchi sono, per dirla con D'Annunzio,
"macchine che parevano vivere di vita propria": vere e proprie strutture in cui i pescatori vivevano e lavoravano al tempo stesso, permettendo loro di non uscire in mare. Oggi sono spesso ristoranti e, al tempo stesso, strutture turistiche.
Si pedala tra una costa frastagliata in parte ancora incontaminata e una rigogliosa vegetazione in riserve naturali alternate a lidi balneari.
3 luoghi da non perdere- Vasto
- la cittadina portuale merita una sosta per visitare il Castello Caldoresco, la Cattedrale e specialmente il Palazzo d'Avalos
- Lido di Casalbordino
- una bella spiaggia a poca distanza dalla foce del fiume Sinello, ideale per una sosta e un tuffo.
- Ortona
- il bel borgo medievale che costituisce il centro storico di Ortona e il suo Castello Aragonese sono un degno finale per questo itinerario.
2 - Parco del Delta del Po (Veneto ed Emilia-Romagna)
Lunghezza: varie
Partenza/Arrivo: varie
Difficoltà: facile
Bici consigliata: gravel, bici da viaggio o bici da corsa
Non rappresenta un vero e proprio itinerario, bensì un
territorio lineare. Un dedalo di alzaie e sentieri tra canali e lagune, tra valli e lungomare. Il Parco del Delta del Po tra Veneto ed Emilia Romagna costituisce un paesaggio ideale da attraversare in bicicletta nei periodi propizi (primavera e autunno). Lunghe sterrate fuori dal traffico, dislivelli praticamente assenti e spiagge immense dove rilassarsi e fare un tuffo a fine giro, rappresentano un perfetto mix per gli amanti del cicloturismo lento e tranquillo. La
pagina dedicata sul sito ufficiale del parco propone alcuni itinerari in bici da fare in giornata, concendendoti del tempo per il birdwatching, un bagno al mare o un aperitivo nei tanti centri costieri, un po' come ha fatto Romeo nel suo
weekend in bici nel parco tra i lidi ferraresi e Gabbice.
3 luoghi da non perdere- Comacchio
- dal suo simbolo Trepponti (o ponte Pallotta) ai vari canali che la attraversano, vale la pena dedicare un po' di tempo alla visita della cittadina simbolo del Delta del Po.
- Saline di Cervia
- se sei amante del birdwatching o dei tramonti strappalacrime, le saline di Cervia sono il luogo ideale in cui restare ad attendere il calar del sole, tra cormorani, fenicotteri e aironi.
- Bosco della Mesola
- uno degli ultimi e meglio conservati boschi di pianura in provincia di Ferrara, ospita una buona popolazione di daini e cervi avvistabili all'alba e all'imbrunire.
3 - Tarvisio - Venzone (Friuli-Venezia Giulia)
Lunghezza: 60 km circa
Partenza/Arrivo: Tarvisio Centrale / Venzone
Difficoltà: facile se percorsa da Tarvisio
Bici consigliata: gravel, bici da strada o bici da viaggio
Il tratto più spettacolare della
ciclovia Alpe Adria, tra la cittadina di Tarvisio, non distante dal valico di confine tra Italia, Austria e Slovenia e Venzone, in prossimità dell'immissione del fiume Fella nel Tagliamento. Questo percorso si snoda su un tratto di ferrovia pontebbana dismesso tra il 1995 e il 2000 e riqualificato come itinerario ciclabile,
inserito nel più lungo tracciato transfrontaliero che unisce Salisburgo a Grado, attraverso le Alpi. Il 90% di questa greenway, riqualificata tra il 2005 e il 2023 (entro l'estate dovrebbe essere aperto anche il tratto tra Moggio e Venzone), si sviluppa su ex-ferrovia e la grande bellezza deriva proprio dal passaggio su manufatti spettacolari tra cui 29 gallerie e 16 ponti e viadotti, di cui alcuni in ferro sul Fella.
3 luoghi da non perdere- Tarvisio
- Punto di partenza di questo percorso, è un importante polo sciistico del Friuli-Venezia Giulia ma anche un grazioso borgo montano dove rilassarsi prima di intraprendere la pedalata.
- Alpi Giulie
- La vallata in cui scorre la ex-ferrovia pontebbana è dominata dalle alte vette delle Alpi Giulie, spettacolari cime di cui godere la vista lungo tutto l'itinerario
- Venzone
- Piccolo, ma delizioso borgo medievale devastato dal terremoto del 1976 e ricostruito in maniera conservativa.
4 - Ciclabile del Trammino (Toscana)
Lunghezza: 13 km circa
Partenza/Arrivo: Tirrenia / Pisa
Difficoltà: facile
Bici consigliata: gravel, bici da viaggio
Facile e breve, questa greenway tra le più giovani d'Italia unisce una città per cui non servono parole - Pisa - e il mar Tirreno passando prima da Marina di Pisa e giungendo fino a Tirrenia. Il "trammino" fino agli anni '60 del novecento era un tram su rotaia che univa la città alle stazioni balneari della costa. Su quell'antico sedime tra il 2020 e l'anno scorso è stata riqualificata la ciclabile del Trammino. Questo itinerario risulta strategico per due motivi: è un percorso piacevole seppur non spettacolare come altri ma soprattutto permette di unire tramite mobilità dolce due poli turistici distinti: la città d'arte di Pisa e le spiagge della costa tirrenica. Perfetto per le famiglie (anche se nell'ingresso a Pisa si deve porre particolare attenzione ad alcuni attraversamenti che si spera vengano migliorati negli anni), può rappresentare un'ottima scusa per una pedalata tra una tintarella e l'altra.
3 luoghi da non perdere- Bocca d'Arno
- soffermati ad ammirare i retoni (simili ai trabocchi abruzzesi) nella foce dell'Arno a Marina di Pisa con l'orizzonte chiuso dalle magnifiche alpi Apuane.
- Basilica di San Pietro
Apostolo - una breve deviazione, circa a metà percorso, ti permetterà di raggiungere questa meravigliosa basilica in stile romanico, con ritratti dei papi fino al XV secolo.
- Pisa
- non sono necessarie troppe parole per descrivere la meravigliosa cittadina toscana, dominata dalla piazza dei Miracoli facilmente raggiungibile dal termine della ciclabile del Trammino.
5 - Pista ciclopedonale Rossana Maiorca (Sicilia)
Lunghezza: 5 km circa
Partenza/Arrivo: Siracusa / Targia
Difficoltà: facile
Bici consigliata: gravel, trekking bike, mountain bike o bici da viaggio
Questa scelta non sarà condivisa da molti probabilmente, più che altro per lo stato di degrado presente sulla ciclopedonale. La vicinanza con la meravigliosa Ortigia, l'ambiente assolutamente di rilievo in cui passa e la scarsa visibilità a livello mediatico di cui gode questo itinerario sono caratteristiche valide, che mi hanno fatto optare per la scelta della
ciclopedonale Rossana Maiorca come una delle greenways più belle d'Italia. I soli 5 chilometri di tracciato (facenti parte dell'
Eurovelo 7 da Capo Nord a Malta) e l'evidente incuria che domina lungo il percorso sono elementi su cui riflettere perché questo tragitto potrebbe essere davvero un fiore all'occhiello della città siciliana.
Isole, scogli, golfi e promontori caratterizzano questo tratto di costa selvaggio a due passi dalla città. Si pedala sotto i pali dell'alta tensione usati per la via ferrata, lasciati a ricordo dell'uso antico del sedime, per giungere all'edificio abbandonato dell'ex stazione di Santa Panagia, vicino alla ex tonnara e cava. Più avanti, prima della conclusione dell'itinerario, si oltrepassa porta Scea, accesso d'epoca greca alla città.
3 luoghi da non perdere- Ortigia
- l'isola che ospita il centro storico di Siracusa è una delle tante meraviglie d'Italia: il duomo, i tanti palazzi storici e i templi greci rappresentano un condensato di bellezze più unico che raro.
- Stazione di Porta
Panagia - l'ex fermata del treno, adiacente alla vecchia tonnara, si trova esposta su un piccolo fiordo che rende il luogo incantevole e degno di una sosta.
- Parco delle sculture
- lungo l'itinerario si passano diverse installazioni artistiche presenti dal 2015 e racchiuse sotto il nome di parco delle sculture. In totale sono presenti, sparse sulla scogliera, 10 opere.
6 - Ciclovia del Brennero (Trentino-Alto Adige)
Lunghezza: 97 km circa
Partenza/Arrivo: Brennero - Bolzano
Difficoltà: facile
Bici consigliata: gravel, bici da viaggio, bici da corsa
Un itinerario lungo e ormai conosciuto, un percorso in parte sulla sede di una ex-ferrovia e in parte su un tracciato in sede propria o su strade a basso scorrimento. Un itinerario suggestivo che percorre
tutta la valle Isarco in bici fino a Bolzano, dove il fiume si immette nell'Adige. Il percorso in questione è per gran parte in discesa e per questo adatto anche a famiglie, magari affrontato in un paio di giorni nel periodo estivo. Chi volesse proseguire in un viaggio più lungo, potrà farlo a nord entrando in Austria, a sud valicando il confine con il Trentino, a est entrando in Val Pusteria dal paese di Fortezza e a ovest pedalando verso Merano e la Val Venosta. Insomma, questa greenway rappresenta la colonna vertebrale di una rete ampia e ben rodata su cui pedalare per giorni e giorni.
3 luoghi da non perdere- Castelli
- l'Alto Adige, essendo terra di confine, è ricca di castelli arroccati e suggestivi e numerosi sono quelli visibili dalla ciclabile.
- Abbazia di Novacella
- non lontana da Bressanone, l'abbazia ospita anche una pregiata cantina e una sosta con degustazione è più che consigliata.
- Bolzano
- negli ultimi anni è diventata una delle città più bike friendly d'Italia ed è il perfetto punto d'approdo di questo tragitto.
7 - Ciclovia del Sile (Veneto)
Lunghezza: 52 km circa
Partenza/Arrivo: Treviso / Jesolo
Difficoltà: facile
Bici consigliata: gravel, trekking bike, bici da viaggio
Un itinerario tra i più sicuri e appaganti dell'intero panorama italiano. Sulle sponde del fiume che attraversa gran parte delle pianure venete, la greenway del Sile unisce la città di Treviso a Jesolo (in realtà il percorso GiraSile all'interno del parco regionale inizia molto prima di Treviso e fa parte anche della
Monaco-Venezia). L'itinerario è in gran parte sterrato e molto piacevole anche per la varietà di ambienti che incontra, dalle ombrose sponde del fiume, all'assolato canale ai margini della laguna fino a giungere nel centro della cittadina di Jesolo. Senza ombra di dubbio con merito tra le più belle vie verdi d'Italia!
3 luoghi da non perdere- Restera del Sile
- il primo tratto di percorso segue l'alzaia (restera, dove i buoi trascinavano i burci contro corrente) fino al sito archeologico "cimitero dei burci", da non perdere (e dove spingere le bici a mano!).
- Taglio del Sile
- poco prima di giungere sulle sponde della Piave Vecchia si percorre il canale seicentesco che ha deviato il corso del Sile e che costeggia la laguna.
- Jesolo
- più nota per le sue spiagge e per la movida estiva, la cittadina è comunque piacevole da attraversare fuori stagione in bici.
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