La notizia dell'avvistamento dei lupi non mi è proprio andata giù. E' incredibile pensare che pochi minuti dopo il nostro passaggio abbiano deciso di fare la loro apparizione... ci hanno proprio preso in giro, ma è meglio non pensarci più!
Il vento soffia da nord stamattina mentre le nuvole basse nascondono i massicci più alti del Parco nazionale della Majella. Le bici sono già cariche e pronte alla traversata che ci aspetta anche se il tempo minaccioso non lascia presagire nulla di buono...
Sterrato e cani pastore
Partenza fuoristrada sui sentieri che compongono la rete per mountain bike del parco nazionale della Majella, una fitta maglia di tracciati divertenti e ancora poco conosciuti che vale la pena di esplorare, l'ideale per riprendere il nostro viaggio in bicicletta all'interno della riserva naturale.
Nel silenzio più assoluto, zigzagando tra le
pozzanghere fangose, spingendo sui pedali nei tratti più scoscesi approdiamo all'ingresso di una fattoria. Il silenzio non lascia presagire nulla di buono mentre avanziamo evitando i crateri pieni di acqua rossastra. L'agguato ci coglie di sorpresa: otto cani pastore, giganti e impavidi, ci bloccano il passaggio. Lentamente, uno ad uno, si avvicinano sospettosi annusando le borse e ringhiando istintivamente.
"Drago, vieni via", la voce tuonante di un'anziana signora scongiura il peggio richiamando a sè i
cucciolotti.
Un risatina isterica, un cenno di saluto e qualche pensiero riguardo l'incontro inaspettato, mettono fine al tracciato sterrato che anticipa la valle dell'Orfento e Caramanico Terme. Se i cani pastori avessero scambiato Leo per una pecora nera (la folta barba poteva trarre in inganno) e me per un rapitore a due ruote... beh non sarei di certo qui a raccontarlo!
A chi seguisse il nostro stesso itinerario ciclabile consiglio due cose: sii cauto con i cani e tieniti alla larga dalle pecore, con questa accortezza non dovrai temere le fauci dei cani-pastore; se hai un po' di tempo a disposizione visita questo angolo di Abruzzo camminando fino all'eremo di San Bartolomeo, non te ne pentirai!
Verso il Passo San Leonardo
Caramanico Terme è il primo di una breve serie di borghi che precedono il Passo di San Leonardo a 1282 metri. Saliamo, metro dopo metro, pedalata dopo pedalata, ma del valico neanche l'ombra... forse abbiamo sbagliato strada? Le nuvole sono talmente basse che perdo due volte il mio compagno di viaggio e, senza punti di riferimento, mi sento piuttosto smarrita. Finalmente, dopo una sosta al sapore di mozzarella e un ultimo sforzo in salita, raggiungiamo lo spiazzo del passo appenninico pronti più che mai ad una cioccolata calda.
La cioccolata resta ovviamente un miraggio fino al paesino successivo, Campo di Giove, meta invernale ambita dagli sciatori, ma deserta in questo periodo dell'anno. L'atmosfera è serena anche se le alte vette del parco nazionale della Majella si fanno scorgere solo per pochi secondi.
A Campo di Giove inizia il nostro viaggio in bici spalla a spalla con la vecchia ferrovia Sulmona - Carpinone conosciuta anche con l'importante appellativo di Transiberiana d'Italia. I binari immobili corrono a fianco della strada ma nessun treno farà la sua apparizione in questa giornata uggiosa e malinconica. La Transiberiana d'Italia è ancora in funzione ma solo per poche corse annuali in occasione di eventi particolari, chissà quanto resisterà?
Pescocostanzo, arrivederci Majella
Il Parco nazionale della Majella si estende su un territorio vasto e selvaggio. Uno degli ultimi suoi avamposti meridionali è la cittadina di Pescocostanzo, meta ambita dai turisti, dai viaggiatori e... dagli orsi marsicani. Poco tempo fa infatti un plantigrado ha fatto visita al paese durante la notte e, dopo aver incontrato una donna, si è dato alla fuga correndo come un matto tra vie e vicoli ripreso dalle telecamere di sicurezza... credo che non tornerà più.
Pescocostanzo è un luogo tranquillo situato ai piedi delle ultime propaggini della riserva: la
traversata del parco nazionale della Majella, da San Valentino in Abruzzo Citeriore ha fine proprio qui. Ci troviamo a due colpi di pedale dal Molise, una regione che non conosciamo, una regione tra le più trascurate d'Italia, tra le meno considerate per un viaggio in bicicletta o un'avventura esplorativa eppure qualcosa mi dice che saprà riservarci molte sorprese...
Per scoprire tutte le tappe di #transitalia e scaricare le tracce GPS dai un'occhiata alla mappa del nostro viaggio in bici oppure continua a viaggiare in bici per l'Italia tornando alla tappa n° 14 da Rocca Calascio a San Valentino... a breve ti racconteremo anche la quattordicesima tappa da Pescocostanzo a Carovilli, in Molise.
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