All'inizio dello scorso autunno, durante il primo bike week end lifeintravel (attenzione attenzione che quest'anno si replica!!!) ci siamo concessi un'escursione impegnativa ma di quelle che ti regalano grandi soddisfazioni: il pizzo di Levico in MTB! In Trentino, sulle tracce della Grande Guerra. Una salita impegnativa, panorami fantastici e percorsi storici a far da contorno. Un itinerario suggestivo sull'altopiano di Lavarone e Folgaria in MTB, partendo dalla Valsugana e salendo la panoramica strada Kaiserjagerweg
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Kaiserjagerweg o "menador"
Si parte dalla splendida cornice del lago di Levico in Valsugana, punto di partenza anche del percorso MTB sul Tamazol che sale le medesime pendici, soltanto poco più ad ovest. Dalla spiaggia si può imboccare la ciclabile che porta fuori dal paese e si congiunge alla pista ciclabile della Valsugana. La si imbocca verso Bassano per abbandonarla poco prima del Bicigrill, ad un attraversamento: si segue la strada verso località Lochere. In questo punto inizia la salita nota come Kaiserjagerweg o, in dialetto trentino, "menador". Nove chilometri di salita asfaltata che coprono un dislivello di poco inferiore ai 900 m: uno scoglio impegnativo per tutti, ma le strette gallerie scavate nella roccia, i tornanti ed i panorami sui laghi di Levico e Caldonazzo abbracciati dal Lagorai e dalle Dolomiti sullo sfondo, sono un premio sufficiente per tale fatica!
Luserna e il passo Vezzena
Giunto sull'altopiano di Lavarone, il percorso MTB prosegue da località Monterovere imboccando la strada verso il passo Vezzena che viene però abbandonata poco oltre per proseguire più semplice in leggerissima ascesa verso Luserna, sempre su strada asfaltata. Raggiunta la piazza di Luserna con un ultimo tratto in salita, si imbocca la strada all'estremo opposto a destra in direzione Malga Campo. Non fatevi trarre in inganno da qualche facile metro, questo è il tratto più duro prima di raggiungere la malga. Uno strappo in paese con pendenze impegnative e poi si passa su una mulattiera sterrata. Fate attenzione perchè dopo circa 6-700 m dovrete bruscamente svoltare a sinistra per raggiungere in poco tempo la malga, dove potrete fermarvi per un meritato ristoro.
Una volta riposati, si può proseguire seguendo la strada dietro l'edificio, dirigendovi verso sinistra ed il forte di Campo Luserna, uno di quelli più segnati dal conflitto mondiale. Il passaggio nel bosco vi permette di collegarvi alla strada che conduce al forte: è in fase di ristrutturazione ma potete visitarne l'esterno con una deviazione di poche decine di metri. Il nostro itinerario prosegue ora in discesa verso malga Millegrobbe di Sopra.
La discesa è veloce ma fate attenzione: su un rettilineo dopo un ampio tornante potete deviare a sinistra in un prato, seguendo le trincee della Grande Guerra ed evitandovi di scendere ulteriormente per poi risalire. Riprendete la strada verso la malga, ora ben visibile sopra di voi. Aggirate l'edifico sulla destra e tenete la traccia di sentiero verso nord. Al termine dell'ampia radura si oltrepassa il recinto per le vacche e si sale ancora qualche centinaio di metri prima di ritornare a scendere ed imboccare la strada asfaltata che in men che non si dica vi condurrà al passo Vezzena.
Il Pizzo di Levico in MTB
Se non avete più energie potete imboccare la strada forestale che vi riporterà in località Monterovere e di lì scendere verso Levico Terme: questo tratto di itinerario infatti sale al pizzo di Levico e rientra dalla stessa strada dell'andata. La cima Vezzena (come è anche chiamato il pizzo di Levico) è un classicissimo dell'altopiano di Lavarone e Folgaria in MTB. Ancora una volta i primi chilometri sono su strada asfaltata.
Dal passo Vezzena si sale verso il forte Verle, che si raggiunge dopo un paio di tornanti impegnativi. Lasciamo l'imponenza del forte per riprendere la strada: una breve discesa ci permette di riprendere fiato per l'ultima impegnativa salita. Ancora un chilometro o poco più di asfalto e si raggiunge la carrareccia che si stacca ad un tornante, proseguendo sulla sinistra nel bosco. Il fondo sassoso rende la salita impegnativa anche se le pendenze sono intorno all'8-10%.
La ricompensa, al termine dei tre chilometri scarsi di salita vi gratificherà della fatica fatta: un panorama a 360° sulla Valsugana, i laghi di Levico e Caldonazzo, il Lagorai e le Dolomiti, l'Altopiano di Asiago e quello di Lavarone e Folgaria! Il tutto dominato dal forte costruito qui, dove il mio Casio Pro-Trek PRW 6000 1ER indica quota 1908 m. Sono sempre affascinato dal panorama che si gode da Cima Vezzena, in tutte le stagioni (vi consiglio il percorso al Pizzo di Levico anche con le ciaspole).
Alternative in discesa
Dopo aver riposato un po' e ammirato il panorama, si ritorna verso passo Vezzena, lasciando il percorso dell'andata prima di risalire al forte Verle e deviando a destra oltre una stanga. La strada forestale segue il sentiero della Pace fino a ritornare in località Monterovere da dove è possibile rientrare a Levico dalla Kaiserjagerweg e concludere il giro. Per i più allenati e volenterosi esistono numerose alternative: seguendo il Sentiero della Pace si risale un po' per raggiungere le frazioni che costituiscono il comune di Lavarone. Dopo aver passato le località Slaghenaufi e Bertoldi ci si ricongiungerà all'itinerario proposto nel giro del Tamazol.
A questo punto si potrà seguire due direzioni: i più tecnici potranno scegliere la discesa dal sentiero della Pace (affrontata anche nel suddetto itinerario); coloro che preferiscono la velocità potranno seguire la traccia qui proposta e affrontare l'itinerario di salita del giro del Tamazol, passando per la vecchia strada della Fricca e la torre dei Sicconi per raggiungere Caldonazzo e la Valsugana.
Per altri percorsi in tutto il nord e centro Italia consultate la mappa degli itinerari in mountain bike, in costante aggiornamento.
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