La ciclabile Valsugana si sviluppa per circa 80 km tra Trentino e Veneto; da Pergine Valsugana, a poche pedalate dal lago di Caldonazzo, si giunge a Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, dopo aver percorso l'intera valle. Questo itinerario ciclabile si sviluppa quasi esclusivamente in pianura e proprio per questo motivo è un tracciato di cicloturismo adeguato anche a famiglie con bambini, inoltre la Valsugana è percorsa interamente dalla linea ferroviaria e i treni regionali possono essere una comoda alternativa alla pedalata in caso di stanchezza o per tornare al punto di partenza.
Ciclabile Valsugana da Pergine verso i laghi
La vera e propria
ciclabile Valsugana inizia a Valcanover, ma per questione di comodità preferiamo partire dalla stazione dei treni di Pergine Valsugana in prossimità della quale passa il tracciato di lunga percorrenza della
Via Claudia Augusta. La stazione è raggiunta quotidianamente da diversi regionali che consentono il trasporto bici senza sacca (fai però attenzione perché i posti per treno sono limitati in base alla stagione!). Appena usciti dalla stazione ferroviaria, attraversando la strada e proseguendo verso destra, si segue il breve tratto di pista ciclabile in direzione della rotonda e del congiungimento con la Via Claudia Augusta. Poco prima della rotonda infatti si svolta nuovamente a destra in Via Rosmini, una strada a bassa densità di traffico, allontanandosi lentamente dal centro abitato per immergersi nella campagna circostante.
Si pedala su Via Rosmini per 600 metri fino ad un bivio sulla sinistra che porterà a superare la statale della Valsugana grazie ad un sottopassaggio. In 150 metri si segue la segnaletica della Via Claudia Augusta svoltando a sinistra e poi, in pochi metri, nuovamente a sinistra percorrendo una via parallela alla statale che a buon ritmo si avvicina al lago di Caldonazzo. Dopo 400 metri si incontra un ulteriore bivio sulla sinistra dove si deve proseguire affiancando il distributore Esso. Il tracciato si sviluppa su una retta che lambisce, senza mai toccare, la strada trafficata SS47 e che, poco più avanti, si ritrova a correre fianco a fianco con la linea ferroviaria verso Bassano del Grappa e Venezia.
Via dell'Angi entra a Canale di Pergine, frazione del comune di Pergine Valsugana. La strada termina su una diagonale, via Nazioni Unite, dove si svolta a sinistra per una ventina di metri, giusto il tempo di incrociare Via delle Valene sulla destra. Via delle Valene, dopo qualche svolta, lascia il piccolo centro urbano per dirigersi al bacino e all'inizio della pista ciclabile della Valsugana.
I laghi dell'Alta Valsugana
Il tracciato ciclabile della Valsugana segue le rive del lago di Caldonazzo tra la SP1 e la ferrovia e in poche centinaia di metri raggiunge Valcanover. Oltre la località la ciclabile si trasforma in una suggestiva passerella in legno sospesa sull'acqua, questo è un punto ideale per scattare qualche fotografia al lago e alle colline che lo cingono sulla riva opposta con i paesi di Ischia e, più avanti, Tenna.
Le spiaggette del lago, i negozietti e le strutture ricettive sono davvero a portata di pedale e si può scegliere di sostare dove si preferisce senza temere di rimanere senza cibarie o senza un letto caldo dove riposare. Si continua lungolago per 3 km ritrovandosi poi a
Calceranica. In questo paese molto frequentato dai trentini e dai turisti olandesi durante la stagione estiva, la pista ciclabile della Valsugana devia dolcemente verso il centro cittadino attraversandolo fino a raggiungere una rotonda. Un breve tratto porta i cicloviaggiatori sulla SP1 che è affiancata da un marciapiede ciclopedonale. Appena oltre il Rio Màndola si svolta a destra per ritrovare la ciclabile e raggiungere in meno di 1 km la
vecchia miniera di Calceranica. La miniera è visitabile durante il periodo estivo e, nelle giornate più calde al termine del giro tra le rocce fresche dell'attrazione, potrai immergerti nella pozza cristallina del rio che scivola verso il lago appena sotto il sito turistico.
Dalla miniera si torna sulla ciclabile superando un'altra rotonda e ritrovandosi a pedalare su strada secondaria fino a
Caldonazzo, 1 km dopo. Caldonazzo conta meno di 4000 abitanti anche se in estate si supera di gran lunga questo numero. Si attraversa in bici il paese passando davanti alla
chiesa di San Sisto e a
Castel Trapp risalente al XIII secolo e trasformato oggi in scuola di equitazione. Proprio in prossimità dell'antico maniero si svolta a sinistra (Via Filzi) sulla Via Claudia Augusta che si inoltra tra filari di mele (fioriti ad inizio primavera o carichi di frutta a fine estate!) nella campagna della Valsugana. Si pedala verso est lasciandosi alle spalle l'ameno lago di Caldonazzo: questo tratto di tracciato è percorso anche da trattori e pochi autorizzati ma è comunque molto sicuro (e davvero tranquillo) anche per famiglie con bambini.
Alle porte di Levico, invece di salire sul cavalcavia che conduce in direzione del lago omonimo (a meno che non si voglia fare un tuffo!), la pista ciclabile prosegue in campagna fino ad incontrare il fiume Brenta che seguirà fino a Bassano del Grappa. Le indicazioni dell'itinerario ciclabile sono chiare e numerose così risulta davvero difficile perdersi. Si attraversa la SP133DIR (attenzione!!!) per poi ritrovarsi nuovamente sulla ciclabile.
Il fiume Brenta e il bicigrill
La vita del fiume è molto variegata e, se sarai fortunato, potrà capitarti di scorgere qualche volatile acquatico riposare tra la vegetazione del Brenta.
Prima di continuare verso est consiglio una sosta al
Bicigrill Big fish di Levico, il primo ma non l'ultimo che incontrerete lungo la ciclabile. La realtà dei bicigrill diffusasi un po' in tutta Italia è nata in Trentino e più precisamente sulla
pista ciclabile dell'Adige: queste piccole strutture per il ristoro sorgono sui tracciati per biciclette e oltre ad offrire vivande e bevande, supportano il cicloturista in caso di forature o altri problemi meccanici. Ogni bicigrill è organizzato indipendentemente e negli ultimi anni è diventato un vero punto di riferimento e ritrovo anche per i ciclisti locali.
La pista ciclabile continua a sfiorare il fiume Brenta attraversandolo due volte per poi riportarsi sulla destra orografica. Abbarbicato sul pendio a sinistra si scorgono le rovine di
Castel Selva mentre, guardando in alto a destra, appare il maestoso
Forte Vezzena in cima al Pizzo di Levico, a quota 1908 metri. La fortezza, edificata dagli austro-ungarici alla fine del primo decennio del 1900, si eleva in posizione estremamente panoramica sulla Valsugana ed è raggiungibile attraverso un trekking o
un'impegnativa escursione in MTB.
La ciclabile raggiunge il comune di Novaledo che ospita le rovine di
Tor Quadra mentre lungo l'itinerario si passa al fianco della
Chiesetta di San Silvestro che un tempo sorgeva sulla riva del Lagomorto, oggi scomparso. La chiesa è un buon posto per fare una sosta e riempire la borraccia di acqua fresca. Novaledo è seguito dal borgo di
Marter che vanta la presenza di un originale museo: quello degli spaventapasseri. La mostra permanente è stata allestita in quello che un tempo fu un importante mulino della Valsugana, il
mulino Angeli. Se avrai fortuna potrai anche vedere lo
spaventapasseri ciclista. Per raggiungere il museo è necessario deviare qualche decina di metri dalla ciclabile all'altezza del paese lungo una bretella di collegamento che oltrepassa la ferrovia e supera la SS47.
Da Marter, frazione del comune di Roncegno, si attraversa il fiume Brenta ancora due volte prima di ritrovarsi all'ingresso di Borgo Valsugana. Un semaforo per biciclette permette di raggiungere il proseguimento della pista ciclabile al di là della strada in tutta sicurezza. Via Roma affiancata dalla ciclabile della Valsugana costeggia il fiume Brenta passando appena sotto l'appariscente Castel Telvana, uno dei più belli della valle.
L'itinerario attraversa Borgo passando nel centro cittadino, sotto le caratteristiche abitazioni affacciate sul fiume Brenta. In paese dormì anche
Napoleone Bonaparte, ma questa è davvero una storia antica. Storica è invece l'interessante
mostra permanente sulla Grande Guerra in Valsugana e sul Lagorai allestita proprio a Borgo nell'ex mulino Spagola e visitabile negli orari di apertura.
Oltre Borgo... verso il Veneto
Il viaggio in bici lungo il Brenta prosegue lasciando Castel Telvana e il bivio per salire ad Arte Sella, oltrepassando il comune di Castelnuovo e arrivando in vista di un'altra fortezza.
Castel Ivano, edificato dai longobardi, ha resistito allle conquiste che si sono succedute nei secoli mantenendo vivo il suo antico splendore. Oggi a
Castel Ivano ci si può sposare, si possono organizzare congressi o eventi.
Sulla riva orografica sinistra del fiume Brenta si supera il territorio di Ospedaletto avvicinandosi a Selva di Grigno. Proprio in prossimità della località è stato da poco terminato un nuovo tratto di ciclabile che invece di proseguire sulla riva destra dopo aver attraversato il ponte all'ombra della montagna, si sviluppa nel centro della valle senza passare dal borgo. I vantaggi di questo nuovo tratto ciclabile si possono trovare sicuramente nella migliore
esposizione al sole e nella
assenza di dislivello. Chi comunque preferisse passare da Selva di Grigno pedalando sulla riva destra potrà comunque ricongiungersi alla nuova bretella 2 km più avanti. Si superano Grigno e Tezze di Grigno dove, direttamente sulla ciclabile della Valsugana, sorge un
altro bicigrill dove è possibile bere o mangiare qualcosa e, perchè no, controllare che la bici non abbia alcun tipo di problema. Appena prima di entrare nel campo visivo di Pianello di Sopra, la Via Claudia Augusta devia verso sinistra lasciando la valle e salendo lungo la strada che delle
scale di Primolano e il Veneto.
Bassano del Grappa è vicina
La ciclabile Valsugana continua invece a fondovalle giungendo prima a Piovega di Sopra, Piovega di Sotto e Cornale (dove è possibile ristorarsi!), in provincia di Vicenza. In questo tratto la valle si stringe e la ciclabile diventa ancora più suggestiva passando
sotto le rocce su una passerella a ridosso dell'acqua. Il Cismon, nella sua corsa verso il mare, si getta nel fiume Brenta e i cicloturisti tornano a respirare in una vallata più aperta ed areata.
Ben presto la ciclabile della Valsugana si trasforma in una strada secondaria (la ciclovia dei fiumi veneti) dove negli orari di punta circolano un buon numero di mezzi a motore. Le località si susseguono veloci una dopo l'altra mentre ci si avvicina a Bassano del Grappa, meta finale dell'itinerario. Prima di entrare in città e raggiungere il famoso Ponte degli Alpini per una grappa (meritata!), da segnalare la presenza dell'amena
Villa Angarano riconosciuta
Patrimonio UNESCO nel 1996 insieme alle altre ville Palladiane del Veneto.
Solo parte della struttura in realtà è stata progettata dal famoso architetto, il resto è da attribuire a Baldassare Longhena e risale al secolo successivo. La villa giace in condizioni di abbandono.
L'arrivo a Bassano è davvero un bel momento: i colori, le architetture, gli aromi nell'aria, la città del ponte degli alpini è la degna ricompensa alla fatica della lunga pedalata di quasi 85 km da Pergine Valsugana. Dalla cittadina è possibile inoltre proseguire su altri itinerari che percorrono il
Veneto in bici.
Quando andare e perchè
La
ciclabile Valsugana si può percorrere tutto l'anno, ma in inverno certi tratti possono risultare innevati o addirittura ghiacciati e quindi si rischierebbe di scivolare. Trovandosi comunque in una valle, la Ciclabile Valsugana non è sempre scaldata dal sole e nella stagione fredda i raggi filtrano per sole poche ore. Il nostro consiglio è quella di percorrerla a partire ad
aprile, maggio o giugno, in base alle temperature.
In piena estate, luglio ed agosto, è più affollata e, in certe giornate, le temperature sono davvero alte e pedalare risulta realmente faticoso. Se ne avete la possibilità aspettate la
fine di agosto o settembre per percorrerla con giornate terse e soleggiate, calde ma non asfissianti e soprattutto poterla scoprire in tutta tranquillità.
Due considerazioni sulla ferrovia
La ciclabile della Valsugana è spesso affiancata dalla ferrovia che percorre l'intera valle collegando Trento a Bassano del Grappa e Venezia. I treni regionali sono equipaggiati per trasportare anche le biciclette anche se in numero limitato. Durante tutto l'anno, fatta eccezione per luglio e agosto, ogni treno può trasportare un massimo di 2 bici e non sono permesse le due ruote con rimorchi che superino i 2 metri di lunghezza. In luglio e agosto, l'alta stagione turistica, ogni treno può trasportare 32 biciclette.
Per viaggiare con la bicicletta al seguita è necessario pagare il supplemento che è di 3,5€ giornaliero o di un importo inferiore a 3,5€ se anche la tariffa applicata al passeggero è tale.
Noleggiare la bici in Valsugana
Se si vuole percorrere la ciclabile della Valsugana esiste anche la possibiltà di noleggiare la bicicletta all'inizio del tracciato e riconsegnarla in uno dei numerosi punti noleggio a disposizione degli utenti lungo l'itinerario. Il miglior noleggio secondo noi è quello di Stefano Casagranda che con il suo
Inbike Valsugana copre tutta la valle e il Veneto così potrai partire da dove preferisci e lasciare la bici direttamente a Bassano del Grappa (o prima) senza dover pagare il biglietto del rientro o aspettare un treno con disponibilità di posti.
Arrivare a Trento in bicicletta
Da Pergine Valsugana, l'inizio del nostro itinerario ciclabile, si può facilmente
raggiungere Trento superando la breve salita che da Civezzano percorre la
strada dei Forti. Una volta terminata l'ascesa potrai raggiungere il centro di Trento passando dalla strada delle Laste, dove si trova il Santuario, e scendendo fino al castello del Buonconsiglio. Nei prossimi anni è in programma la realizzazione di un collegamento che unisca la città del concilio alla pista ciclabile della Valsugana passando per la vecchia strada nella forra del torrente Fersina... quando sarà pronta, sarà un'altra meravigliosa
pista ciclabile del Trentino!
Un'alternativa più dura (e anche più trafficata) ma di grande soddisfazione è la strada che si arrampica a Bosentino partendo da Calceranica, sul lago di Caldonazzo. Raggiunto Bosentino si continua in direzione di Vigolo Vattaro attraversando la Valsorda al cospetto della maestosa Vigolana, la montagna che sormonta la valle. Da Vigolo si pedala fino a raggiungere Valsorda dalla quale si può decidere se puntare a Mattarello, frazione di Trento situata a sud della città, o deviare verso San Rocco e Villazzano, frazioni collinari ad est della città. Raggiungere Trento dalle due località poi è davvero scontato.
Aggiornamento 2019
Quest'anno all'altezza di Grigno è stato installato il primo BiBox delle piste ciclabili del Trentino, un angolo informativo riservato ai ciclisti che percorrono l'itinerario. L'idea per i prossimi anni è quella di terminare la realizzazione dell'intera pista ciclabile tra Pergine Valsugana e Bassano del Grappa che per ora ha ancora alcuni tratti condivisi con il traffico veicolare seppur su strade secondari
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