Un anello di cicloturismo nei dintorni di Portogruaro per scoprire la storia che si cela tra le campagne al confine tra Veneto e Friuli. La meta di questo percorso in bici adatto a tutti, è l’abbazia di Santa Maria in Sylvis a Sesto al Reghena, che si raggiunge su strade secondarie ed in parte sterrate.
Portogruaro in bicicletta: Sesto al Reghena e il giro delle Abbazie
Luogo
Veneto
Durata
Fuggitivo (1 giorno)
Lunghezza
26 km
Percorso
Ad anello
Dislivello
0 - 500 m
Difficoltà
Famiglia
Tipo di fondo
Gravel (fondo misto)
Si lascia l’Hotel Alla Botte dirigendosi verso il centro di Portogruaro e si attraversa viale Pordenone con un comodo sottopassaggio che conduce dietro alla stazione dei treni. La rete di percorsi ciclabili urbani di Portogruaro permette di girare in città e nei suoi dintorni agevolmente, obbligando soltanto a qualche sporadico passaggio su “strade alte”, come si usa definire da queste parti quelle più trafficate.
Con un percorso cittadino ci si dirige verso la frazione di Summaga dove si trova la prima delle due abbazie che incontreremo sulla nostra strada. Ignorando le indicazioni verso l’Abbazia che ad un’ampia rotonda condurrebbero sulla strada regionale, si attraversa il fiume Reghena da via Masata e si raggiunge Summaga passando davanti alla chiesetta seicentesca di S. Elisabetta. Deviando a destra si attraversano dei giardini pubblici e si raggiunge l’Abbazia di Santa Maria Maggiore di Summaga, fondata tra il X e l’XI secolo per volere dei vescovi di Concordia. Affascinante sia esternamente che al suo interno, quest’abbazia merita una sosta ed una visita.
Risaliti in sella, si attraversa la strada regionale 53 e si oltrepassa l’autostrada, orientando le ruote della bici con decisione verso Nord. Si inizia un tratto di questo itinerario in bici a Portogruaro che alterna fondi sterrati a tratti asfaltati ed attraversa le campagne a sud di Cinto Caomaggiore. Prima di entrare in paese ci si immette sulla strada provinciale che lo collega a Portogruaro: la pista ciclabile che affianca la strada vi permetterà di restare per lunghi tratti fuori dal traffico. Si lascia la provinciale all’altezza della bella chiesa di Cinto Caomaggiore, deviando verso Sesto al Reghena.
Poco prima di raggiungere Marignana si oltrepassa il confine spostandosi in Friuli Venezia Giulia ed imboccando la ciclovia della Bassa Pianura Pordenonese che conduce fino al bel borgo sede dell’Abbazia fortificata di Santa Maria in Sylvis. Non si può far altro che lasciare le bici in un luogo sicuro ed addentrarsi per visitare questo luogo di culto appartenente ai Benedettini e fondato nel VI secolo. Oltrepassata la torre d’ingresso si entra tra le mura e ci si trova di fronte il campanile. La chiesa, visitabile, si trova sulla destra e custodisce alcuni pregevoli affreschi tra cui i cicli dell’inferno e del paradiso presenti nel vestibolo. Dopo aver dedicato le giuste attenzioni all’Abbazia, si può risaltare in sella ed iniziare con calma il rientro verso Portogruaro in bici.
Si attraversa il piccolo centro di Sesto al Reghena e prima di uscire dall’arco che si incontra in fondo alla strada, si svolta a destra in una piccola calle che conduce verso i prati Burovich.
Lasciato l’asfalto, si attraversano queste ampie distese verdi iniziando in seguito un breve ma suggestivo percorso nel bosco. Al suo termine si incontra il canale nuovo Reghena che si segue su strada forestale per un paio di chilometri. Passata l’autostrada, la si affianca seguendo un altro tratto di strada forestale che si abbandona nei pressi di Giai.
Gli ultimi chilometri verso Portogruaro si pedalano su una strada secondaria che si imbocca sulla destra oltre la chiesa di Giai. Prima di tornare al punto di partenza del nostro percorso, si dovrà attraversare l’area commerciale di Portogruaro e passare ancora l’autostrada nei pressi del negozio decathlon: non ci si può però far mancare un ultimo breve tratto di sterrato che conduce esattamente davanti all’Hotel alla Botte.
Il percorso in bici a Portogruaro qui descritto è adatto a tutti e può essere facilmente allungato collegandolo all’itinerario dei mulini lungo il fiume Lemene oppure facendo una breve deviazione verso la strada dei vini DOC Lison-Pramaggiore. Assicuratevi di avere abbondanti riserve di acqua poichè alcuni tratti sono sprovvisti di zone d’ombra
- L'elegante e antica abbazia di Summaga
- La chiesa di S. Stefano a Caomaggiore
- L'abbazia di S. Maria in Sylvis a Sesto al Reghena
- I prati Burovich dove rilassarsi qualche minuto
In Veneto si possono trovare piatti tipici indimenticabili e, per conoscere veramente un luogo non ci si può esimere dall'assaggiarne qualcuno. Zigzagando per le campagne venete troverai trattorie e osterie tipiche e al tuo rientro in hotel potrai degustare le pietanze del ristorante Alla Botte.
Ultima modifica:
03 Giugno 2024
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