Breve ma intensa questa giornata che si chiude con una notte in tenda ai piedi del Monte Cervati... una tappa di montagna che ci ha fatto innamorare ancora di più di questo piccolo angolo d'Italia.
Tappa 7 | Da Padula a Colle del Pero - 35 km | 990 m d+
Lasciamo Padula dopo una colazione a base di prodotti locali dell'agriturismo, pieni di energia e voglia di pedalare in nuovi luoghi che non conosciamo. Dal paese seguiamo strade secondarie, a tratti sterrate, che tagliano campi e costeggiano cascinali. All'orizzonte si scorge ancora Teggiano con alle spalle le ultime propaggini dei maestosi Monti Alburni. Dopo un solo giorno nel Vallo di Diano è già tempo di salutarlo per nuove avventure sui pendii del Monte Cervati, il più alto della Campania.
Buonabitacolo, chiamato così perché eretto già leggermente più in alto delle paludi che nel XIV secolo rendevano insalubre il Vallo di Diano, è l'ultimo centro prima della dolce ascesa verso Sanza, decretata punto di partenza dell'ardua salita al Cervati. Sulla strada ci sorpassa un gruppetto di ciclisti che ci apostrofa divertenti epiteti credendoci stranieri... la risata parte spontanea quando salutiamo in italiano. Sanza è l'ennesimo paesino del Cilento abbarbicato in cima ad una collina. La Storia ricorda Sanza per essere stata la località in cui trovò la morte Carlo Pisacane, sbarcato a Sapri poco prima. Il poeta Luigi Mercantini ricordò l'evento con queste parole: «Eran trecento, eran giovani e forti e sono morti!», mentre a Sanza è stato posto un cippo sepolcrale nel punto esatto in cui Pisacane perse la vita.
All'inizio del paese ci fermiamo in un bar e Vero inizia a chiacchierare con l'arzilla vecchietta dietro al bancone: scopriamo così che il Cervati è ricoperto di lavanda selvatica e che Sanza è il paese della lavanda del Cilento anche se, negli ultimi anni, a detta dell'orgogliosa signora, i cavalli al pascolo sul monte stanno facendo razzia delle profumatissime piantine.
Da Sanza in poi la strada continua pianeggiante per un po' ma quando inizia a salire sappiamo che non smetterà più fino alla vetta. Il primo tratto del tracciato è facile e pedalabile, poi si incontra il bivio verso il Monte e le pendenze aumentano tranquillizzandosi solo quando la strada diventa sterrata. I panorami sono sempre più suggestivi via via che si guadagna quota: prima appare Sanza sospesa su un cucuzzolo, poi il mare all'orizzonte con il Golfo di Policastro e, quando si esce dal bosco di faggi ingialliti, si apre la vista sul Cervati. Al bivio per l'Affondatore di Vallivona, al Colle del Pero dove un tempo sorgeva un antico monastero seppellito poi da una frana, decidiamo di fermarci anche se sono solo le tre del pomeriggio. Uno splendido tramonto tra i cavalli al pascolo e il profumo di lavanda ci inebria. Domani tenteremo di salire fino in vetta, ma per oggi ci rintaniamo nel sacco a pelo perché fuori si gela!
3 cose da fare nella settima tappa
- Scopri tutto sulla storia di Pisacane a Sanza
- Inebriati con il profumo di lavanda selvatica del Cervati
- Trascorri una notte in quota aspettando l'alba
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