Il sole è sempre più mattiniero in questo periodo, si esce in maniche corte da casa e, la mattina presto, ci si gode quel tepore sognato per l'intero inverno. Siamo già nel mese di luglio quando, qui sulle montagne, si scorgono lente processioni marciare verso le vette per sfuggire all'umidità. La Vallarsa si insinua ad oriente di Rovereto ed è proprio li che ci stiamo dirigendo...
Poco prima di veder spuntare il bellissimo Eremo di Santa Colombano, costruito a picco sul canyon del Leno intorno a partire dal 753, si devia sulla sinistra in una stradina sterrata e stretta che costeggia un torrente (uno dei due Leno che si incontrano qui in Vallarsa: quello di Terragnolo e quello di Vallarsa!). Il Leno scorre solo per 18 km ma lungo il suo percorso ha modellato la roccia come un vero esperto scultore creando un canyon davvero incredibile. Abbandonando l'auto, si entra in un mondo fatto di silenzi e piccoli movimenti percepiti appena. Il sentiero si inoltra in un boschetto caotico alternato a radure dove l'erba e gli arbusti crescono oltre il metro. Questa è una stagione di vita per il lungo corso del torrente Leno:le farfalle, che popolano a migliaia queste sponde, volano da un fiore all'altro quasi in preda ad una sorte di ipnosi inspiegabile e si riesce ad avvicinarsi per osservarle, quasi a sfiorarle...
Il Leno è un torrente di montagna, affluente dell'Adige che passa più a valle, nasce a 1300 metri ed il suo corso è davvero breve. L'acqua è cristallina punteggiata di massi e sassi all'apparenza scivolosi ma, in realtà del tutto stabili. Sono poche le persone che giungono fin qui per nuotare nel gelido torrente, pochi i coraggiosi, tanti i curiosi soprattutto in seguito ad un articolo sul giornale che descriveva la piccola comunità di nudisti presenti, durante l'estate, in una zona non ben definita del corso d'acqua. Fuori dal Leno ci saranno 30° almeno e noi abbiamo sotto il costume, quindi, spavaldi prima e un po' più intimiditi poi, ci prepariamo ad un bel bagno. Farah, il samoiedo di Leo è la più coraggiosa della combriccola... sono certa che non stava aspettando altro da mesi, da quando la neve sulle montagne si è sciolta e le temperature piuttosto fresche, avevano iniziato a lasciare più spazio al clima umido, quello estivo. E' questione di un secondo, ci buttiamo nell'acqua ghiacciata, il fiato ci manca per un istante, riemergiamo dalla pozza che abbiamo scelto come piscina, ci sentiamo bene anche se i miei piedi non rispondono più!!! Il Leno non bada molto a noi, corre spensierato verso suo fratello maggiore, giù nella valle dell'Adige, che raggiungerà in pochi chilometri. Risalendo il corso si percorre una piacevole passeggiata che alterna il lungotorrente a tratti nel bosco. Finalmente giungiamo alla tanto discussa location dove si ritrovano gli hippy nudisti del Leno: giocano a carte, bevono il caffè, salutano gentilmente, accarezzano Farah e trascorrono le loro giornate estive rilassandosi e condividendo esperienze passate e pensieri gli uni con gli altri.
Le farfalle, gialle, arancioni, blu, sono ovunque, saltano da un fiore ad un altro insaziabili, girano su se stesse innamorate di ciò che le circonda... questa è la loro stagione e non potrebbero star meglio.
Il Leno è un torrente di montagna, affluente dell'Adige che passa più a valle, nasce a 1300 metri ed il suo corso è davvero breve. L'acqua è cristallina punteggiata di massi e sassi all'apparenza scivolosi ma, in realtà del tutto stabili. Sono poche le persone che giungono fin qui per nuotare nel gelido torrente, pochi i coraggiosi, tanti i curiosi soprattutto in seguito ad un articolo sul giornale che descriveva la piccola comunità di nudisti presenti, durante l'estate, in una zona non ben definita del corso d'acqua. Fuori dal Leno ci saranno 30° almeno e noi abbiamo sotto il costume, quindi, spavaldi prima e un po' più intimiditi poi, ci prepariamo ad un bel bagno. Farah, il samoiedo di Leo è la più coraggiosa della combriccola... sono certa che non stava aspettando altro da mesi, da quando la neve sulle montagne si è sciolta e le temperature piuttosto fresche, avevano iniziato a lasciare più spazio al clima umido, quello estivo. E' questione di un secondo, ci buttiamo nell'acqua ghiacciata, il fiato ci manca per un istante, riemergiamo dalla pozza che abbiamo scelto come piscina, ci sentiamo bene anche se i miei piedi non rispondono più!!! Il Leno non bada molto a noi, corre spensierato verso suo fratello maggiore, giù nella valle dell'Adige, che raggiungerà in pochi chilometri. Risalendo il corso si percorre una piacevole passeggiata che alterna il lungotorrente a tratti nel bosco. Finalmente giungiamo alla tanto discussa location dove si ritrovano gli hippy nudisti del Leno: giocano a carte, bevono il caffè, salutano gentilmente, accarezzano Farah e trascorrono le loro giornate estive rilassandosi e condividendo esperienze passate e pensieri gli uni con gli altri.
Le farfalle, gialle, arancioni, blu, sono ovunque, saltano da un fiore ad un altro insaziabili, girano su se stesse innamorate di ciò che le circonda... questa è la loro stagione e non potrebbero star meglio.
Come raggiungere il Leno: da Rovereto, seguite i cartelli che vi portano fuori dal centro in direzione dell'Eremo di San Colombano e della Vallarsa. All'altezza di Trambileno, poco prima dell'Eremo e di un ponticello, svoltate in una stradina sterrata sulla sinistra che costeggia il torrente! Poco più avanti potrete parcheggiare l'automobile. Non potete sbagliarvi!!!
Visitare l'Eremo di San Colombano: Restaurato dalla Provincia di Trento nel 1996, per raggiungere l'ingrsso bisogna percorrere una scalinata di 102 scalini. Il Santuario è visitabile su prenotazione da aprile a settembre dalle 14:30 alle 18:30. Per prenotare una visita basta chiamare il numero dell'associazione che lo gestisce: 0464-424615
La Vallarsa è una valle di collegamento tra il Trentino e il Veneto. Uno dei trekking più belli da seguire in questa zona è quello della strada delle 52 gallerie del Pasubio... fateci un pensierino!
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