Se dopo qualche mese dalla fine di un'esperienza cicloturistica senti ancora la voglia e il desiderio di raccontarla... beh sicuramente è perché quell'esperienza ti ha lasciato un segno. Così è stato anche in quest'occasione che mi ha portato ad intraprendere un viaggio che toccante, che mi ha lasciato profondi ricordi. Il "Periplo del Far West" è stata una pedalata di 5000 km ad anello, partendo da Los Angeles per ritornare allo stesso punto dopo aver descritto un cerchio in 10 settimane. Pedalando, io e Andrea Minelli, abbiamo attraversato 12 Parchi Nazionali Americani patrimonio dell'umanità e cinque stati, dormito ospiti presso 16 diverse famiglie, trascorso molte notti in tenda, incontrato migliaia di persone, altrettanti sorrisi e strette di mano.
Dolce primavera tra California e Arizona
Dalla California verso l'Arizona pedaliamo in direzione del primo parco Nazionale, il "Josuha National Park", per lasciare la California percorrendo la piatta, desolata e lunga California State Route 62 fino a Parker, al confine tra i due stati. A dividerli le acque del Colorado dove per la notte campeggiamo sulle rive del fiume.
L’indomani imbocchiamo la Highway n.95 direzione Prescott. Dalle piacevoli miti temperature di un'avanzata primavera saliamo a 1800 e a Prescott togliamo dalle borse le felpe. L'indomani Flagstaff e intorno a noi le montagne mostrano le cime innevate. Addio caldo dell'Arizona.
Gran Canyon in bici... ma non solo
Siamo diretti al Gran Canyon e prima di raggiungerlo pernottiamo in un campeggio a tema "Antenati" della famiglia Flinstone. Raggiungere in bicicletta la guardiola in legno dell'ingresso a un parco è sempre un momento molto emozionante ma raggiungere il famoso Gran Canyon lo è ancora di più. Non sai come, non sia perché, ma ti accorgi di esserci arrivato. Al Gran Canyon trascorriamo 2 notti.
Riprendiamo la via per il Parco successivo, la Monument Valley, ma occoreranno un paio di giorni prima di raggiungerlo. Sostiamo a Page, cittadina che ha ai suoi margini due interessanti attrazioni naturali: Antelope Canyon e Horse shoe.
La prima meraviglia è uno stretto canyon che attraverso una camminata conduce in uno stretto percorso tra due sinuose, curvilinee e coloratissime pareti di roccia lavorate e sagomate da acqua e vento.
L'horse shoe è un cerchio a 340 gradi che il Colorado compie intorno ad una montagna e il disegno è di una perfezione giottesca.
MTB nella Monument Valley
Proseguiamo il nostro viaggio in bici negli Stati Uniti, sempre diretti verso la Monument Valley trascorrendo un'altra notte all’addiaccio, accampati nei pressi di un'area di servizio. Il mattino seguente, facendo colazione facciamo anche la conoscenza di un giovane cicloturista inglese, Ken, con il quale pedaleremo nei 18 giorni seguenti.
Nel tardo pomeriggio eccoci davanti alle
monumentali e svettanti rocce rosse fuoco della Monument Valley: le nostre tende verdi sulla sabbia spiccano orgogliose. Campeggiamo rivolti ai giganti di roccia e l’indomani gustiamo il sorgere del sole dietro le loro frastagliate cime. Le nostre bici scariche sono perfette per percorrere lo sterrato all’interno della Monument Valley. 25 km. di scatti fotografici e natura e rocce e cavalli e sabbia!
Archies e Canyonland National Park
Lasciamo la Monument e sulla n.163 ci dirigiamo verso nord per raggiungere Moab dove arriveremo due giorni dopo non prima di avere fatto tappa intermedia a Monticello e fotografato il “Mexican hat”, una buffissima conformazione rocciosa che assomiglia proprio ad un messicano che veste il suo enorme cappello. A Moab siamo ospiti da Tom e Nancy e l'accoglienza è eccezionale. Tappa successiva all'Arches National Park e a seguire il Canyonland National Park. Uno dopo l’altro vi entriamo, li pedaliamo e a volte li camminiamo. Ci facciamo emozionare delle cime, dagli archi naturali e dalle profondità dei canyon che scopriamo in ognuno dei due parchi.
Gobelin e Capitol Reef
Dopo la sosta, il nostro viaggio negli Stati Uniti in bici prosegue ancora, questa volta per raggiungere la Interstate n.70 che taglia da est ad ovest gli Stati Uniti. Noi la percorreremo in direzione est per arrivare a Green River, campeggiare e riprendere il cammino verso sud imboccando la scenografica Highway n.24 che ci riserva due magnifiche sorprese, una più inaspettata dell'altra.
La prima è un parco non programmato, incontrato per caso, che curiosi non esitiamo a raggiungere per campeggarvi una notte. Nel Gobelin State Park le rocce si susseguono tutte geometricamente disposte a rocchetti.
L'altra sorpresa è l'attraversamento del
Capitol Reef National Park. Anche qui facciamo nuove conoscenze cenando a suon di musica e campeggiando poi ai piedi delle rocce rosse a strapiombo su di noi.
Sudore e ricompensa per il cicloturista
Eccoci all'incrocio con la n.12 che percorreremo per raggiungere Bryce Canyon National Park. La strada 12 è ritenuta una delle più scenografiche strade degli Stati Uniti ed è vero, anche se, è pur vero che quella meraviglia di strada ha richiesto lo sforzo più grande del nostro percorso e ci ha condotto a quota 3.100 mt.
Ogni sforzo e fatica è sempre e comunque ripagato al cicloturista lento!
Arriviamo a Bryce Canyon e le parole non servono a commentare la bellezza struggente del luogo... quindi lascio a voi immaginare!
Siamo ora sulla n.89 che lasciamo per imboccare la meno trafficata n.9 che ci porterà diritti all'ingresso dello
Zion National Park. È il primo parco che percorriamo e visitiamo attravesando il fondo valle e non, come i precedenti, gustandolo dall'alto. Salutare lo Zion è significato per noi dire purtroppo addio all'amico cicloturista anglosassone Ken, compagno di viaggio e di simpatica e cordiale convivenza. Questi addii è meglio non ricordarli, sono dolorosi.
Las Vegas e di nuovo into the wild
Las Vegas ci aspetta e la raggiungiamo passando da St. George. Questa è una tappa di riorganizzazzione idee e recupero energie, ma fermi non ci riusciamo a stare e la pedaliamo in lungo e in largo per 3 giorni.
Di nuovo a ruota libera per raggiungere la Death Valley lasciando così il Nevada per rientrare in California. Percorriamo la n.190 per poi intraprendere la circumnavigazione delle montagne del Sequoia National Park che continuiamo ad avere alla nostra destra. Si susseguono le città, da Bakersfield ad Hanksville, dove siamo ospiti di Hank. Ancora una volta siamo commossi da tanta cortesia e generosità. Riprendiamo la strada per il Sequoia National Park che attraversiamo uscendo a nord in direzione di Fresno. Poi su su fino a Oakland, alle porte di San Francisco.
Arrivo a San Francisco
Trascorsa la notte ad Oakland ospiti di Camoroun raggiungiamo San Francisco dopo 20 minuti di battello e vista arrivando dal mare la città ci piace molto. San Francisco si dimostra subito una città bike-friendly e la percorriamo sereni sulle ben tracciate piste ciclabili di colore verde, semivuote, mentre le corsie automobilistiche sono intasate di auto. Questa è una grande meritata soddisfazione riservata solo a noi ciclisti e cicloturisti!
Highway n°1, la chiusura del cerchio
Lasciata San Francisco inizia un percorso stradale davvero interessante. La highway N. 1. E' la strada costiera che fiancheggia l'oceano Pacifico e ne percorriamo circo 600 miglia. Quella sarà la strada con la quale raggiungeremo di nuovo Los Angeles. Un percorso che non smetterà di stupirci per panorami, incontri ed esperienze umane e scenografiche. Uno dopo l'altro, chilometro dopo chilometro, ripetuti e frequenti scatti fotografici, persone incontrate e gruppi di ciclisti che pedalano mossi dalla volontà di trovare fondi per la lotta contro l'AIDS, ci avviciniamo a Los Angeles che invece noi vorremmo si allontanasse sempre di più. Perchè sappiamo che il molo di Santa Monica sarà la chiusura di quel cerchio iniziato dieci settimane prima, 5000 chilometri a monte, molte esperienze fa, quindi la fine del nostro viaggio in bici negli USA, il "Periplo”, che si è disegnato nei nostri cuori e nelle nostre menti così come lo avremmo voluto, anzi, meglio.
Nei giorni trascorsi a Los Angeles per programmare il rientro una cosa sola ci incoraggia e stempera la malinconia di fondo e ce la ripetiamo spesso...
se non c'è fine non ci sarà mai un nuovo inizio!
Al prossimo Periplo. Ciao.
Ultimi commenti
Spero sia un gran viaggio e tienici aggiornati su come andrà!
Buone pedalate!