fbpx

Unisciti alla LiT Family



La nostra cometa: in viaggio verso est seguendo il Mekong

Scritto da
Vota questo articolo
(0 Voti)
Le folli notti del Loy Kratong in Thailandia sono un ricordo nitido ma già lontano quando, in un pomeriggio soleggiato come sempre, la strada ci conduce fino a nord fino al confine laotiano. Non è una semplice dogana, una sbarra tra una nazione ed un'altra; è il Mekong, un fiume leggendario e vitale, una rotta commerciale ed un ostacolo imponente. Per noi è un po' come la stella cometa fu per i Re Magi: ci indica la via, ci illumina il percorso consigliandoci una brusca virata ad est e quindi a sud... lo seguiremo, rincorrendolo fino alle sue foci, in quel delta che fu rifugio sicuro e salvifico per i Vietcong e labirinto intricato e letale per gli americani.
Life in Travel Diaries
Sono disponibili i Life in Travel diaries, libri fotografici con tanti racconti di viaggio scritti dai cicloviaggiatori per i cicloviaggiatori. Puoi acquistarli singolarmente, in bundle o abbonandoti al piano Esploratore della LiT Family. Che aspetti? Salta in sella con noi!
 
Il clima festaiolo e cittadino di Chiang Mai ci ha ospitato per qualche giorno ed ora siamo pronti per ripartire, freschi e desiderosi di scoprire nuovi orizzonti e nuovi paesaggi. Lo staticismo prolungato ci rende nervosi, ansiosi, quasi fossimo diventati stakanovisti del pedale, assuefatti al lento incedere; il sellino della nostra bici ci è ormai amico, modellato e domato dopo qualche settimana di ribellione al costante peso da sopportare. Viaggiamo verso nord... ancora; viaggiamo in salita... di nuovo. DSC 0263E' docile, questa volta, in una vallata da casa nella prateria: il torrente scorre a balzi tra le rocce mentre il sole illumina d'oro i campi di grano; più in alto sui pendii montuosi che limitano la vista, cresce la foresta. Il bosco qui è diverso da quello presente alle nostre latitudini, è più fitto, stratificato, complicato. Per annunciare il termine della nostra fatica odierna il sole si nasconde dietro le vette occidentali e noi piantiamo la tenda nel parco nazionale Khun Chae, attendendo la sua calda ricomparsa al mattino successivo. DSC 0030Gurgling nature trail, questa è la dicitura posta sulla mappa all'ingresso di uno stretto sentiero che sale verso est. Lo imbocchiamo e ci ritroviamo nel rumoroso silenzio della foresta tropicale: si sale, si scende e si risale, guadando un torrentello prima di giungere ai piedi di un gigantesco fico selvatico. La mattinata termina con qualche scatto a degli uccelletti passati poco distanti dalla nostra tenda. DSC 0042Il richiamo della strada ci fà saltare nuovamente in sella e la pendenza favorevole ci spinge verso i geysers più alti di Thailandia, incatenati dentro piscine di cemento al centro della piazza del paese... non di certo lo spettacolo più edificante a cui si possa assistere. Lasciamo le quote elevate per scendere nella provincia di Chiang Rai dove una coltivazione a pergolato ci incuriosisce e ci fermiamo per scoprire che si tratta di maracuja, rubandone qualcuno tra i moltissimi caduti a terra.DSC 0102 Un lampo blu scintilla su un ramo protendendosi verso il canale che costeggia la corsia, i freni fischiano bruscamente per la pressione repentina subita e la macchina fotografica scivola veloce fuori dalla propria custodia. Silenziosamente ci avviciniamo ma la vista e l'udito del pescatore sono più acuti e fini di quanto ci aspettassimo: un attimo, un battito d'ali e la macchia colorata scompare dietro l'ansa del canale.DSC 0130 Il nostro cuore si riempie di sentimenti contrastanti: siamo dispiaciuti di non aver potuto immortalare il soggetto ma felici di aver avuto la fortuna di vedere un martin pescatore sul ciglio della strada. Chiang Rai è un punto di passaggio che lasciamo presto alle nostre spalle diretti verso nord alla ricerca di luoghi incontaminati e meno affollati. Il lago Chiang Saen è la giusta meta per avere un po' di pace e l'affollamento di avifauna selvatica ne fà un paradiso per i birdwatchers. DSC 0160Montiamo la tenda sulle sue sponde ed alla sera i canti dei pescatori al largo provenienti dalle tenebre ci accompagnano tra le braccia di Orfeo, non prima di aver ammirato la volta celeste ricoprirsi di miriadi di stelle. Una mattinata di caccia non porta ad un bottino soddisfacente nonostante gli avvistamenti siano numerosi, così riponiamo le fotocamere nella fondina e saltiamo nuovamente sui nostri cavalli di ferro: il Laos è a due km, il Myanmar a 10 km e noi pedaliamo verso entrambi. DSC 0233Il triangolo d'oro era un tempo terra di contrabbandieri e trafficanti che passavano di qui per rifornirsi d'oppio da vendere nel mondo a prezzi stratosferici dopo che i contadini delle decine di tribù presenti in zona lo avevano prodotto coltivando i papaveri per guadagnare quattro lire. Oggi il turismo ha preso il sopravvento e nel punto in cui Laos, Myanmar e Thailandia si toccano, il Mekong è solcato da decine di long-tail boat che sfrecciano nella sua corrente con passeggeri carichi di macchine fotografiche e videocamere. DSC 0274L'ultimo atto della nostra Thailandia si consuma per buona parte lungo l'argine del fiume, verso sud, per raggiungere un punto in cui poter caricare le nostre bici ed i nostri bagagli su una stretta e lunga lancia che ci condurrà tra le montuose zone settentrionali della Repubblica Popolare Democratica laotiana.

Questo articolo fa parte del diario di viaggio tenuto in diretta del progetto Downwind. Se volete leggere le altre puntate, ecco qui tutti gli articoli dei nostri dieci mesi in bicicletta nel sud est asiatico

 
 
Scrivi qui quel che pensi...
Log in con ( Registrati ? )
o pubblica come ospite
Carico i commenti... Il commento viene aggiornato dopo 00:00.

Commenta per primo.

Leo

ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.

EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.