Durante il
nostro viaggio nelle Fiandre, abbiamo avuto la fortuna di
visitare Bruges in bici, grazie alla preziosa presenza di Anne che ci ha accompagnato nell'esplorazione cittadina. Bruges è una delle perle culturali delle Fiandre: città tra le più importanti d'Europa in epoca medievale, ha preservato l'aspetto d'un tempo e dà il meglio di sé se le si concede almeno una notte. Scoprire i vicoli e le stradine di Bruges in bicicletta è stato divertente e ci ha permesso di raggiungere luoghi ed attrazioni che in una visita a piedi avremmo di certo tralasciato.
E' vero, noi siamo di parte, ma lentamente molti addetti ai lavori si stanno accorgendo di quanto la bicicletta sia il mezzo ideale per esplorare le città. Certamente non è così recente la scoperta nelle Fiandre, terra di ciclisti e regione all'avanguardia nella promozione del turismo su due ruote, non solo a parole!
Ma veniamo al dunque, dopo aver
partecipato alla Retroronde ad Oudenaarde ed aver
scoperto Gent, città che non conoscevo e che mi ha entusiasmato (non solo me: Vero ne è rimasta così positivamente colpita che mi ha proposto di andarci a vivere per qualche mese), siamo risaliti in sella per spostarci a Bruges percorrendo la
ciclabile lungo il canale che collega le due cittadine e prosegue fino ad Ostende ed il mare. Il giorno successivo Anne ci attendeva sulla soglia dell'albergo già in sella alla sua city bike, pronta a farci fare una pedalata tra i vicoli in pavè di Bruges. Mappa alla mano... ah, eccola qua:
Visitare Bruges in bici: nel guscio dell'uovo
...dicevo, mappa alla mano, siamo partiti in direzione est. Il centro di Bruges ha una conformazione particolare: scrutandola dall'alto infatti si nota come il canale che la circonda quasi completamente le conferisce una
forma a uovo leggermente inclinata ad oriente. Tutt'attorno al centro è possibile seguire un
percorso ciclabile che costeggia il canale restando in una fascia verde all'ombra di alberi e... mulini a vento. Sì, perchè sul lato nord-orientale sono ancora presenti quattro dei molteplici mulini a vento che circondavano la città. Un paio di questi sono tutt'ora funzionanti (solo a scopo turistico) ed
ospitano un museo.
Proseguiamo la nostra
visita di Bruges in bici passando per il
palazzo di giustizia, al fianco del quale un muro spoglio rimane a ricordo delle vittime fucilate durante la prima guerra mondiale (l'anno prossimo ci saranno numerosi eventi per ricordare il centenario dall'inizio della Grande Guerra). Giungiamo al limitare settentrionale del centro, dove la ricostruzione in legno di una gru per il carico/scarico merci dimostra l'importanza economica che la cittadina rivestiva in epoca medievale. Ancora due pedalate ci spostiamo all'interno di un seminario, il
Grootseminarie, dove un'amica di Anne incontrata per caso ci permette una visita. L'imponente edificio cela un giardino maestoso dove pascolano vacche e crescono pesche e pere; la desolazione dei suoi corridoi vuoti stride con le belle decorazioni delle colonne e dei pavimenti... usciamo con un sentimento contrastato.
Risaliti in bici, proseguiamo lungo il canale che si insinua nel centro, portandoci ancora verso sud. La prossima meta è la piccola ma splendida chiesa di Gerusalemme, cappella privata del XV secolo fatta costruire dagli Adorno, famiglia genovese che fece fortuna a Bruges durante gli anni d'oro della città, dopo svariati viaggi in Terra Santa. Usciamo dalla chiesa preziosamente decorata e poco oltre lasciamo ancora le bici per entrare nel giardino di quello che all'apparenza sembrerebbe un semplice complesso residenziale... lo è, ma la sua particolarità sta nel fatto che i piccoli appartamenti vennero costruiti dalle corporazioni nell'800 (quando Bruges era una delle città più povere delle Fiandre) per dare ricovero alle persone disagiate: una sorta di edilizia popolare primitiva. Le Godshuis, "Case di Dio", piccoli monolocali con un giardino (una volta orto), sono tutt'ora abitate da persone disagiate o anziani che vengono sostentati o aiutati dallo stato e pedalando tra le vie di Bruges si possono scovare numerosi complessi come questo, ristrutturati e riutilizzati.
Il cuore di Bruges: la piazza del mercato e del Burg
Le ore volano a visitare Bruges in bici ed è tempo di scoprire il cuore di questa cittadina storica. Con la giusta calma ci dirigiamo verso il centro e ci accorgiamo di essere vicini quando il numero di turisti e visitatori inizia a diventare cospicuo: il sole di oggi invoglia a fare una passeggiata! La prima fermata è davanti ad uno degli edifici più spettacolari di Bruges, il
municipio, che si affaccia sulla
piazza del Burg dove si trova anche la
basilica del Sacro Cuore. Lo Stadhuis (municipio) risale al 1300 e noi non possiamo che restare ammirati dinnanzi alla bellezza di tale costruzione.
Per via dei tempi ristretti a nostra disposizione, non riusciamo purtroppo ad accedervi per ammirare quella che ci dicono essere una delle stanze più belle del palazzo: la Sala Gotica. Proseguendo dobbiamo lasciarci alle spalle anche il
mercato del pesce, altro notevole edificio, per raggiungere la
piazza del Mercato dove restiamo a bocca aperta, non per la fatica della pedalata ma per la bellezza dell'ambiente su cui spicca la
torre campanaria. Le case in stile fiammingo che dominano il perimetro dell'ampio spazio aperto creano una spettacolare atmosferta che ci possiamo godere baciati dai raggi del sole! Decidiamo di concludere il giro in bicicletta in mattinata per poi dedicarci alla vistita delle attrazioni cittadine e così ci immergiamo nuovamente nei vicoli in pavè per raggiungere la
chiesa di Nostra Signora, dove non possiamo non entrare per ammirare
il mausoleo di Maria di Borgogna e Carlo Il Temerario ma soprattutto la
Madonna con il bambino del Michelangelo, opera degna dell'artista italiano. Concludiamo la nostra visita di Bruges in bici entrando nel
Begijnhof, Beghinaggio, dove le donne lasciate sole dai mariti partiti per le guerre, vivevano insieme creando una vera e propria comunità a se stante.
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Scoprire Bruges con la city card
Dopo un pranzo veloce ma squisito a base di asparagi (tipici della zona) e salmone, ci congediamo da Anne ringraziandola ancora di averci fatto scoprire una Bruges insolita in sella alla nostra bici. Ci restano un paio d'ore e decidiamo di dedicarle alla visita dei siti classici della città. Se avete intenzione di restare in città per un po' e visitare alcune delle attrazioni presenti, prendete in seria considerazione la possibilità di acquistare la
Brugge city card che vi permetterà di entrare in numerosi musei e, ad esempio, fare un giro in barca della città gratuitamente. Nella nostra selezione delle cose da fare a Bruges che ancora non abbiamo provato, decidiamo di salire i
366 scalini della
torre campanaria di Bruges che domina la piazza del mercato. Fortunatamente tra una rampa e l'altra, ci sono delle stanze che permettono di riposare: la stanza del tesoro ma soprattutto quella dell'orologio dove, dietro ad un plexiglas trasparente, si può ammirare il
meccanismo gigantesco che muove l'orologio.
Una volta in cima, se giungete in prossimità dello scoccare dell'ora, tappatevi le orecchie perché le campane sono davvero assordanti! La fatica comunque vale davvero la pena: il
panorama sullo skyline medievale di Bruges è spettacolare e potrete certamente dire di esservelo guadagnato salendo la stretta scalinata a chiocciola. Tra le mille possibili cose da vedere a Bruges che abbiamo tralasciato e su cui abbiamo messo un bollino rosso per la prossima volta che torneremo a visitare Bruges in bici, ci sono sicuramente il
museo del cioccolato, il
municipio, il
museo della patatina fritta, l'
ospedale San Giovanni ed
una birreria per una degustazione... ma accettiamo altri consigli!
Sul sito dedicato alla
Brugge City Card trovate tutti i dettagli relativi alle attrazioni gratuite e scontate convenzionate. La carta ha un costo di
38€ per 48 ore di validità (35€ per i minori di 26 anni) e
43€ per 72 ore di validità (40€ per i minori di 26 anni) ed in particolare vi permette di entrare in 26 musei, numerosi monumenti e ricevere la guida della città gratuitamente, oltre a tanti altri sconti.
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In definitiva abbiamo potuto apprendere e constatare come la decisione dell'UNESCO di inserire nella propria lista dei beni patrimonio dell'umanità la città fiamminga di Bruges sia una scelta tutt'altro che avventata... la città merita la sua fama e visitare Bruges in bici è un'ottima alternativa che vi permetterà di percorrere più chilometri e scoprire angoli meno noti del centro storico ed oltre.
Noleggiare una bici a Bruges è davvero semplice dato che sono presenti numerosi operatori che offrono tale servizio. Ancora una volta vi consiglio di visitare la
pagina Bruges by bike del sito visitbruges.be dove trovate alcuni riferimenti utili con prezzi e indirizzi.
Mentre cercavo qui e là delle informazioni per completare questo articolo mi sono imbattuto in un'iniziativa che cade prorpio a pennello: vi abbiamo messo un po' di voglia di
visitare Bruges in bici? Se volete
provare a vincere un week end a Bruges, dal 7 giugno al 30 novembre 2013 potete provarci grazie all'iniziativa
Pedala con Turismo Fiandre, gioca e vinci.
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico