L'Alta Rocca è una regione prettamente montuosa della Corsica. I suoi borghi più pittoreschi si trovano al cospetto delle vette che li circondano come il Bavella. Per esplorare l'area e conoscere meglio i paesi non c'è niente di meglio che percorrere un itinerario in bicicletta ad anello per questi luoghi poco abitati ma così affascinanti dell'isola.
Dati tecnici
Zonza e i Borghi dell'Alta Rocca - Corsica
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Zonza
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Tempo |
4-5 h
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Dislivello |
900 m circa |
Lunghezza |
40 km circa
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Terreno |
Asfalto: 100%
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VALUTAZIONE
Difficoltà |
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Panorama |
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Cosa vedere
- Zonza, il punto di partenza per il Col de Bavella
- Quenza e la cappella romanica
- Sainte Lucie de Tallano
- Lieve e la donna di 8500 anni
- Scorci sul Col de Bavella e le montagne dei dintorni
Da Zonza seguendo il Rizzanese
La località di inizio di questo percorso ciclabile è Zonza, un borgo situato a soli 9 km dal Col de Bavella; in paese è piuttosto semplice trovare un posto per dormire e mangiare. Dalla rotonda del centro di Zonza scendiamo sulla D420 fino al ponte sul Rizzanese che in questo tratto del suo corso forma alcune piscine naturali piuttosto invitanti. Dal fiume la strada inizia a salire leggermente ma con costanza fino a varcare il confine comunale di Quenza. All'ingresso del paese, guardando a destra, potrete scorgere la sagoma del massiccio di Bavella. Quenza è molto tranquilla ma merita una sosta di qualche minuto per ammirarne il minuscolo centro con la chiesa di San Giorgio e magari per bere una Pietra fresca. Appena fuori dal paese, uno breve sterrato conduce alla Cappella romanica di Santa Maria risalente all'anno 1000. Spingendo la porta, nonostante lo scricchiolio inquietante, potrete entrarvi ma non è rimasto molto...
Quenza - Zoza a tempo record
Lasciata la Cappella Medievale ci si può rilassare con una facile pedalata in leggero saliscendi. Alla rotonda per
Sorbollano, mi sono fermata un secondo ad osservare il cimitero: sembra dimenticato da tutti con l'erba alta e incolta, le tombe quasi scomparse, resto un po' perplessa ma vado avanti a pedalare... La strada da seguire è quella in direzione di
Zoza che, dopo qualche centinaio di metri in falso piano, inizia a scendere vertiginosamente. Si scende per parecchi chilometri attraversando campi di ulivi e piccole casette dei pastori. Dalla strada si scorge anche un lago artificiale il cui accesso però non è permesso. Quando sembra che la strada si perda completamente nella vegetazione scomparendo, subito dopo aver attraversato il fiume, si riprende a salire con moderazione. Zoza è di strada, poco più avanti.
I rintocchi delle campane echeggiano in tutta la valle quasi a voler dire “Hey ragazzi, ci sono anch'io!!!”.
C'è un proverbio qui a Zoza che recita così: Zoza di mala furtuna: d'invernu mai sole, d'estate mai luna... e questo, ahimè, spiega molte cose!
In salita fino alla roccaforte di Rinuccio della Rocca
Quando in un
itinerario ciclabile ad anello si scende troppo... bisogna iniziare a preoccuparsi perchè, prima o poi, si risalirà della stessa quota persa!
Da Zoza infatti, il tracciato continua a salire su asfalto, il traffico è praticamente nullo a parte il passaggio di qualche sporadico viaggiatore. A tratti si sale, a tratti si pedala in piano, ad ogni modo vivere la Corsica in bicicletta ti insegna che non c'è mai troppa pianura ad annoiare!!! Sainte Lucie de Tallano appare appena dietro una curva con le prime case. Il paese è vivo, tutti i motociclisti ed escursionisti dei dintorni sembra si siano dati appuntamento proprio nella piazza del paese. Una sosta Birra Pietra al Bar Ortoli non si discute anche perchè dopo la salita direi che è meritata! Quando ripartirete, dalla piazza fate attenzione a non sbagliare strada come ho fatto inizialmente io andando in discesa (l'irresistibile attrazione per le discese!!!), dalla piazza la strada giusta è quella che sale a monte del paese verso il Convento di San Francesco.
Dalla piazza antistante si ha una panoramica discreta sul borgo ma salendo di qualche centinaio di metri lungo la strada principale sarà ancora meglio! Perchè ho accennato a Rinuccio della Rocca? Beh, Rinuccio visse a Sainte Lucie De Tallano e fu una vera e propria spina nel fianco dei genovesi che non sopportava come invasori. Rinuccio promosse anche l'arte nel cui valore credeva molto... a Sainte Lucie De Tallano fece fondare il convento l'anno della scoperta dell'America, nel 1492 e proprio nel convento furono ritrovati alcuni reperti artistici...
A tutta birra verso Levie
Lasciata la roccaforte di Rinuccio si inizia a fare sul serio: si sale costantemente affacciandosi su una vallata selvaggia e praticamente disabitata.
La lingua di asfalto emana calore ma fermarsi sarebbe rischioso, le gambe potrebbero inchiodarsi del tutto. Tengo duro, stringo i denti e la fatica diminuisce man mano che Levie si avvicina. Sulla sinistra si incontra il bivio per le rovine del Casteddu di Cucuruzzu, risalenti al 1400 a.C., si dice il miglior casteddu corso rimasto visitabile. Levie era la vecchia capitale della regione dell'Alta Rocca e nel suo museo è custodito lo scheletro di una donna che abitò la zona solo 8500 anni fa... A Levie ci sono ristoranti e bar ed è un posto piacevole dove passare in bicicletta.
Pedalata sotto il Col de Bavella
Da Levie non ci si può sbagliare: la D268 viaggia verso Cusciocani e San Gavino di Carbini, due paesi minuscoli ma con una loro storia da raccontare. La salita non è ancora finita ma non si può gettare la spugna proprio ora anche perchè Zonza ormai è vicina. Zonza infatti dista 6 km da San Gavino e in buona parte sono ombreggiati. Una volta varcato il confine comunale del paese avrete ancora una salita di circa 500/700 metri prima di arrivare in centro. Se non l'avete ancora provato chiedete ad un ristorante di prepararvi un bel piatto di affettati e formaggi corsi accompagnati da un buon bicchiere di vino rosso dell'isola, ne vale davvero la pena! Se, una volta giunti a Zonza, non siete ancora stanchi, alla rotonda potreste imboccare la strada per il Col della Bavella distante 9 km (tutti in salita!!!)
Presto pubblicheremo anche il file gps del tracciato (un paio di giorni e sarà online!!!)
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico