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Dalle Alpi agli Appennini in MTB | Le grandi avventure di Steppina
La passione per la mountain bike, per la Natura e per la condivisione sono peculiarità del carattere di Steppina, lecchese di casa ma cittadina del mondo. Dopo aver iniziato a viaggiare in MTB negli anni '80, ha intrapreso la traversata delle Alpi pedalando tappa dopo tappa accompagnata da tanti appassionati di ruote grasse, ma quale sarà la sua prossima avventura?
Ci dai qualche informazione su di te? Nome, bici preferita, 3 aggettivi che ti descrivono e da dove nasce il tuo soprannome Steppo/Steppina
Stefania Valsecchi, maestra elementare, 47 anni. Tra tutte le marche che ho pedalato prediligo la Scott. 3 aggettivi? Solare, positiva, con "tarantolite" (non riesco a star ferma. Il mio soprannome Steppo nasce dalla suora che in asilo era rimasta senza denti e sbiascicava la "f" quindi anzichè Stefi diceva Steppi...
A quanti anni hai avuto la prima bicicletta? Ricordi il colore o un particolare che ti ha colpito subito?
La prima bicicletta di cui mi ricordo perchè l'ho usata per la prima volta in strada libera era rossa fiammante, ai tempi andavo all'asilo. Erano gli anni '70, piena crisi petrolifera, non si usavano le auto, giravamo in bici la domenica con mamma e papà: bellissimo!
Da quanti anni viaggi a due ruote e con che tipologia di bici?
Durante l'estate ho un po' sempre viaggiato in mountain bike: dalla prima MTB avuta a 18 anni nell'86. Dal 2007 viaggio anche all'estero (Tibet, Nepal, Mongolia, Ande Peruviane, Ande Boliviane, Ande Cilene...) o in Italia attraversando tutte le Alpi.
Quante e quali bici hai attualmente?
Tre mountain bike (LeeCougan, Scott e Specialized) e una da strada (Giant)
Durante la traversata delle Alpi hai sempre viaggiato da sola? Dove trascorrevi le notti?
Son partita sola da Lecco, ma mi ero organizzata in modo da avere sempre accompagnatori dei luoghi in cui passavo. Dormivo in rifugi e b&b. Non amo le imprese solitarie: amo la condivisione perchè la gioia condivisa è gioia doppia, la fatica condivisa è fatica a metà.
In quanti giorni hai portato a termine la grande avventura in MTB attraverso le Alpi?
29 GIORNI (2200 km con 57000 metri di dislivello) dei quali on stata sola solo per 5 giorni perchè non sono riuscita a trovare accompagnatori!
Ci racconti la tappa più dura e quella più emozionante dell'intero viaggio?
La tappa più dura forse è stata l'ultima perchè avevo in mente di arrivare in fretta ed invece continuavano ad esserci monti da valicare, ma è stata anche la più emozionante perchè scorgere il mare di Ventimiglia dopo essere partita da quello di Trieste ed aver attraversato tutte le Alpi è stato davvero commovente!
La scorsa estate sei partita per attraversare gli Appennini in MTB, ma cosa è successo?
Son caduta banalmente dalla bicicletta (e finita in un buco nascosto dall'erba) e mi son rotta la mano sinistra.
Riprenderai il viaggio da dove lo hai lasciato o cambierai meta il prossimo anno?
L'idea di attraversare tutti gli Appennini dopo aver fatto le Alpi mi pare comunque un'idea bella e positiva; desiderare di unire l'Italia in mountain bike e farla conoscere nella sua bellezza mi sembra così positivo da meritare impegno, quindi spero di riuscire a ripartire e condividere di nuovo l'avventura con gli abitanti dei nostri Appennini.
Durante le tue avventure viaggi piuttosto leggera, ci dici tre cose che non lasci mai a casa?
Spazzolino, camera d'aria di scorta, telefono perchè se son in panne spero qualcuno mi venga a recuperare!
Quali consigli daresti ad un'appassionata di mountain bike alle prese con il primo viaggio?
Di non aver timore, di lasciarsi guidare dall'entusiasmo e non pensare troppo a possibili inconvenienti che si possono incontrare. Molti miei amici, molto più forti di me non sono mai venuti ad accompagnarmi nei bellissimi viaggia fatti per i troppi problemi che si creavano mentalmente: "ma è troppo dura", "non credo di farcela", "non so se riesco a stare in sella per così tanti giorni", "se non ho i miei integratori...", "se non so dove si dorme..." e via dicendo. Si sono persi dei giorni davvero speciali!
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Lucy Hop
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico