Raccattiamo tuttoil resto del gruppo al Lido di Spina e, dopo un veloce saluto, ci mettiamo in marcia alla volta della prima tappa di questa giornata che si rivelerà intensissima: le Saline di Comacchio! Il conto delle specie inizia fin da subito scorgendo un paio di fagiani sul ciglio della strada. Questo uccello è stato introdotto per essere cacciato ma, alcuni esemplari, si sono poi spostati in aree protette salvandosi il piumaggio...
Le saline di Comacchio sono un tripudio di vita: gabbiani reali e sterne comuni disegnano nel cielo forme complesse, un gabbiano comune dalla testa nera e lo sguardo buffo atterra dolcemente sull'acqua scrutandoci con la coda dell'occhio. In lontananza dei fenicotteri rosa stanno degustando qualche prelibatezza con la testa sott'acqua: sono animali davvero affascinanti! Qualche cormorano, dei veri estimatori del pesce, sorvola le saline senza alcuna intenzione di avvicinarsi. Noi siamo in parte schermati da un finto muro di avvistamento dietro il quale, in teoria, possiamo osservare i volatili senza farci vedere. Aironi cenerini e garzette a volontà consumano uno dei loro primi pasti quotidiani nell'acqua bassa a qualche decina di metri da noi, a far loro compagnia è presente anche un airone bianco maggiore. Questo scenario, per un amante del birdwatching, è un vero e proprio luogo idilliaco dove i cannocchiali e le macchine fotografiche con i teleobiettivi si surriscaldano in pochi minuti!
Fra tutta l'avifauna già intenta a pasteggiare fanno la loro apparizione dei cavalieri d'Italia e un'avocetta che ci regala un volo a filo d'acqua da danzatrice. Tante..., troppe le specie osservate o udite e grazie alla nostra guida ornitologo Fabrizio Borghesi, presidente della birding association Ardeola di Ravenna, riusciamo ad identificarle tutte. Ci muoviamo in direzione di Punte Alberete, un'altra zona del Delta del Po, un bosco allagato dove si può percorrere un sentiero che costeggia l'area umida cercando di avvistare o sentire i canti dei suoi abitanti. Per chi come noi non è abituato ad usare il senso dell'udito per distinguere le specie è davvero impossibile capire chi popola gli alberi e gli arbusti, mentre per Fabrizio è proprio un gioco da ragazzi! Rigogolo, ghiandaia, cannareccione, scricciolo, picchio rosso maggiore, sono solo alcuni degli uccelli che hanno confermato la loro presenza a Punte Alberete. In un tratto dove il sentiero si allarga osserviamo alcuni germani reali ed altri anatidi come la moretta tabaccata, il mestolone, il fistione turco... un falco pecchiaiolo sorvola l'area umida in cerca di facili prede ma ci siamo noi e non azzarda mosse.
La terza tappa del nostro viaggio alla ricerca di 100 specie in un sol giorno prosegue nella Valle Mandriole dopo una pausa colazione al ristorante pizzeria bar tabaccaio Antica Romea dove di sfuggita individuiamo un balestruccio! Qui ci dicono di non lasciare nulla nel pullmino perchè alcune persone si divertono a spaccare i vetri per rubare l'attrezzatura fotografica! A turno saliamo su una torretta d'avvistamento e, anche se distanti, vediamo, e sentiamo, due cuculi in amore!!! In lontananza due oche selvatiche con i loro due pulcini si riposano al riparo da troppi sguardi indiscreti mentre in cielo libra un falco di palude. Anche due cigni reali ed un airone rosso fanno la loro comparsa in mezzo a germani reali, folaghe e due spatole! La visita continua ancora per molte ore e molte specie... dalla Pineta di San Vitale alla bonifica di Valle Pega dove fra lepri e passeri, vediamo anche una cutrettola! 13 ore di avvistamenti, 13 ore di interessante divertimento e soddisfazione. Il Delta del Po è un luogo davvero incredibile per la ricca biodiversità presente sia di fauna che di flora (abbiamo trovato due orchidee selvatiche e quanti iris di palude!!!!). Chi ama la natura ed è incuriosito dalla diversità presente in uno stesso ambiente prenda nota di questo luogo magico e... buoni avvistamenti!!!
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