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Cicloturismo in Sardegna: un progetto da 2700 km ciclabili
Anche in Sardegna, come in altre regioni d'Italia, si punta sul cicloturismo per allungare la stagione turistica. Il cicloviaggiatore dopotutto viaggia già a partire da marzo, spesso predilige i periodi primaverili e meno affollati, si sposta per una, due, tre settimane. Il cicloturismo in Sardegna potrebbe essere una risorsa davvero importante se l'investimento previsto porterà alla realizzazione di 2700 km ciclabili tra nuovi tracciati, ferrovie dimenticate e percorsi già esistenti.
Sembra ieri che accingevo a percorrere la traversata del Nord della Sardegna da Arzachena ad Alghero. Le strade, non sempre perfette, erano poco battute dal traffico e il vento soffiava in viso. Era maggio, mese di bassa stagione turistica in Sardegna. Ma cosa si deve aspettare un cicloviaggiatore nel mese di luglio ed agosto quando le strade sarde sono affollate da milioni di visitatori motorizzati?
Raggiungere la Sardegna senza automobile è possibile ed è meglio. Sul traghetto la bicicletta viaggia gratis o pagando un minimo supplemento e dal porto di arrivo può iniziare la vera avventura a due ruote. Il territorio sardo è ricco di siti interessanti, variegato dal punto di vista paesaggistico, impegnativo per chi ama il piacere della fatica. Il progetto di sviluppo del cicloturismo in Sardegna prevede la realizzazione o la messa in sicurezza di 2700 km di tracciati ciclabili sull'isola che potrebbero garantire ai viaggiatori la sicurezza di scoprire le bellezze sarde senza rischiare la vita. Il progetto è ambizioso: 8 milioni di euro di investimenti che speriamo possano dare i loro frutti trasformando il territorio sardo nella mecca del cicloturismo in Italia. Ora come ora posso solo dire: forza Sardegna!
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Vero
ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!
EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico