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Best Of Ichnusa: il meglio della Sardegna

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Cosa aggiungere a tutti i “reportage” su quella splendida terra che è la Sardegna in bici già presenti su Lifeintravel.it?

Con questo quesito mi sono addormentato nel viaggio di ritorno da Porto Torres, alla fine del nostro terzo viaggio in 12 mesi. Prima la litoranea Ovest, poi il Nord, e infine la costa Est. Ho immaginato quindi di dover raccontare i momenti e i luoghi più belli in cui siamo stati. In quasi sei settimane l’abbiamo girata tutta, ma prendendoci del tempo sia per “stare in vacanza” sia per “conoscere meglio” alcuni posti. L’abbiamo percorsa con due e-MTB che ci hanno aiutato non poco. Ecco quindi la nostra personale “Ichnusa Best Of” comprensiva di tutte le più belle strade e le spiagge che, a nostro parere, meritano una visita.

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8 Best of ichnusa

West Coast

1. Alghero – Bosa | 3 stelle

È una delle strade più famose della Sardegna con panorami mozzafiato e la quasi totale assenza di case, alberghi o residence. Sale abbastanza dolcemente e, se percorsa di primo mattino, anche parzialmente all’ombra dei rilievi montuosi alla sua sinistra.01 best of ichnusa Le spiagge si trovano nella zona prima di arrivare a Bosa e menzioniamo: baia Compultittu che si raggiunge a piedi e S’Abba Druche, attrezzata e raggiungibile con uno sterrato perfettamente carrabile.

2. S’Aena Scoada – San Giovanni di Sinis | 5 stelle

La penisola del Sinis è, a nostro parere, il più bel posto dell’intera isola. 

02 best of ichnusa

Essere un’area marina protetta significa zero barche, zero residence, zero alberghi. Le splendide spiagge di Mari Ermi, Is Arutas e Maimoni si raggiungono anche in auto con parcheggio a pagamento ma, così come si è venuti, così si ritorna a casa. Uno stupendo sterrato che parte da S’Aena Scoada e arriva a S. Giovanni di Sinis (rovine di Tharros) ci permette di raggiungere tutti questi fantastici posti. 03 best of ichnusaL’inizio è un po’ difficile da percorrere in sella, ma quasi subito si arriva alle Falesie di Roia de Su Càntaru. 04 best of ichnusaSi pedala a lato, realmente poco a lato, di questi strapiombi su un mare limpido e incontaminato. Indimenticabile, tanto che il Sinis è stato l’unico posto dove siamo voluti tornare una seconda volta. Un aperitivo nei pochi bar autorizzati e di fronte a uno splendido tramonto, quando quasi tutte le auto saranno di ritorno a casa, sarà un’immagine che ti resterà per sempre nel cuore.5 Best of ichnusa

3. Portu Maga – Dune di Piscinas – Ingurtosu | 4 stelle

Dopo lo splendore del Sinis, la monotonia delle strade di Oristano e la splendida strada da Marceddi a Torre dei Corsari, si scende sulla costa fino alle famosissime Dune di Piscinas. Le dune e la spiaggia sono molto grandi e meritano senz’altro una visita, stando però molto attenti alle condizioni del mare viste le fortissime correnti e il tipo di fondale.6 Best of ichnusa

Fatto un bel bagno, si risale verso l’interno su una strada sterrata e, dopo alcuni chilometri, si arriva alle Laverie Brassey, o meglio, alle rovine degli opifici e delle case degli operai che, a partire dal 1900, lavoravano la blenda, il materiale da cui si estrae lo zinco. La vista è tanto spettrale quanto affascinante. Sembra quasi di vedere e di sentire le persone e i rumori di allora, ma è un’illusione. Difficile immedesimarsi in quelle condizioni di vita. Se le rovine sembrano di almeno 300 anni fa, il Palazzo della Direzione della Miniera di Ingurtosu, bianco e altezzoso, sembra non aver per nulla risentito del passar del tempo. La salita termina su una curva sotto la chiesa di Santa Barbara da cui si gode un bel panorama sul percorso appena fatto, un salto nella storia industriale del secolo scorso.

4. Teulada – Chia | 4 stelle

La Teulada – Chia è la litoranea asfaltata più bella della Sardegna e racchiude tutta una serie di calette e spiagge che meriterebbero di essere visitate una per una. Il panorama stupendo è dovuto anche alla sua conformazione piuttosto lineare; la vista spazia lontano tra il colore delle rocce e dei fondali turchesi. Imperdibile, sebbene, al pari della Costa Rei – Villasimius, il sud della Sardegna non ci abbia tanto entusiasmato. 7 Best of ichnusaTroppe case e troppa gente, probabilmente troppo influenzato dalla popolazione cagliaritana.8 Best of ichnusa

East Coast

1. Oasi di Bidderosa | 3 stelle

13 km a nord di Orosei si trova l’Oasi di Bidderosa: cinque calette da sogno custodite in un parco di 860 ettari, in gran parte formato da boschi e macchia mediterranea. È un’oasi protetta, meta per gli appassionati di birdwatching. 14Si accede alle spiagge tramite un lungo sterrato tenuto in maniera egregia. L'accesso alla macchine è limitato e su prenotazione, ma i ciclisti, come i pedoni, pagano solamente 1 euro per l’ingresso (!!). La bellezza del luogo merita una visita, meglio evitando l’alta stagione, ma comunque vai! All’estremità nord dell’oasi troviamo la spiaggia di Bèrchida.

2. Faro di Capo Comino – Bèrchida | 4 stelle

Da non confondere col paese di Berchidda, patria del jazz di Fresu e del Giogantinu, la spiaggia di Bèrchida è forse quella che nella costa orientale ci ha lasciato le migliori sensazioni. A parte il ginepro che ci faceva da ombrellone e il blu cobalto della sua acqua, l’asso nella manica di Bèrchida, almeno per noi ciclisti, è la sua modalità di ingresso. 9 Best of ichnusaCome per tantissime spiagge sarde, l’accesso al mare è una deviazione, asfaltata o sterrata, della statale che passa più all’interno. Il solito parcheggio, spesso a pagamento, qualche bar, una marea di turisti con ombrelloni al seguito. Il segreto è arrivarci in bici dal Faro di Capo Comino. 10 Best of ichnusaSi incontrano pochissime auto e si può scegliere in quale spiaggia fermarsi senza arrivare in quelle affollate dai turisti con auto. È uno sterrato facile con deviazioni segnalate per chi preferisca il singletrack. Una perla insomma.11 Best of ichnusa

3. Dorgali – Passo Ghenna e’ Silana – Baunei | 3 stelle

Per arrivare a Dorgali da Orosei scegliamo la S.S. 131 fino a Galtellì, paese di Grazia Deledda e, dopo una breve salita, percorriamo un altopiano sino all’ottavo comune della Sardegna per estensione. Passato il paese di Dorgali, si può decidere di non scendere a Cala Gonone - quantomeno uno sguardo panoramico dal parcheggio dopo la galleria si deve dare però. La salita ai 1.017 metri di passo Ghenna e’ Silana è tanto dolce quanto panoramica. 13 Best of ichnusaA sinistra si guadagna quota protetti, al mattino, dall’ombra delle creste montuose tra la statale e le famose cale del Golfo (Gonone, Luna, Sisine...), mentre a destra lo sguardo si perde verso il Gennargentu. Dopo l’immancabile sosta al passo si inizia a scendere sempre molto dolcemente, ma non solo, verso Baunei e il mare. Prima però si deve raggiungere passo Genna Ramene, una vera e propria terrazza sull’Ogliastra14 Best of ichnusaÈ il più bel saliscendi che abbia mai fatto: dopo la salita dolce e costante, quel senso piacevole della bici che scivola senza quasi dover frenare è una cosa mai provata (soprattutto per un peso massimo come me che in discesa consuma pastiglie come caramelle).

4. Altopiano del Golgo – Cala Sisine | 5 stelle

Il Golgo di Baunei è un posto magico. Dal paese si sale “ripidi” per un paio di chilometri. raggiungendo il cuore dell’altopiano, oggi famoso soprattutto per una straordinaria voragine, chiamata in sardo “Su Sterru”, fra le più profonde d’Europa. La strada asfaltata termina a poca distanza dalla chiesa campestre dedicata a San Pietro e dall’inizio del sentiero che porta a “Cala Goloritzè” (rigorosamente a piedi). 15 Best of ichnusaIl rifugio è l’unico albergo del luogo, gestito da una cooperativa locale, ma si dorme e si mangia bene e a prezzi onesti. 17 Best of ichnusaUn dedalo di strade sterrate in mezzo alla brughiera e ai sughereti è pane per un giro in MTB. 16 km di sterrato con circa 260 metri di dislivello portano a Cala Sisine, la più a nord tra le splendide baie della zona di Baunei. 18 Best of ichnusaGli ultimi 2 chilometri, chiusi al transito veicolare (poco visto il terreno) sono i più sassosi e impegnativi, ma l’arrivo alla baia è una vera emozione. Unico NEO il numero impressionante di barconi e gommoni che scaricano turisti via mare. Da evitare in piena stagione.19 Best of ichnusa

5. Tertenia – Barisoni – Torre Murtas | 5 stelle

Un itinerario poco segnalato e, nella sua parte sterrata, veramente selvaggio. 20 Best of ichnusaDa Tertenia a Muravera la S.S. 125 non offre granchè quindi, incuriositi dalla traccia pubblicata da Leo, dapprima raggiungiamo le “marine di Tertenia” quindi la località di Barisoni. Qui iniziano circa 12 km di sterrato “nel nulla”. 21 Best of ichnusaÈ una zona inaccessibile alle auto e con due soli “mini approdi” al mare, indi per cui è veramente il posto più isolato che abbiamo trovato nell’isola. Lo sterrato inizia tranquillo, ma col passare dei chilometri si fa sempre più impervio. In alcuni tratti è realmente “a picco” sulla scogliera e bisogna stare attenti, ma la vista è veramente stupenda assieme alla sensazione di essere “gli unici” lì.

6. Costa Rei – Villasimius | 2 stelle

È una litoranea “alta” quella che collega Costa Rei a Villasimius, deviazione obbligata per evitare la trafficata statale. 23 Best of ichnusaUn bello spiazzo panoramico sul punto più alto del percorso, proprio di fronte all’isoletta di Serpentara. La spiaggia di Punta Molentis è la più accessibile prima di arrivare a Villasimius.

North Coast

1. La Maddalena e Caprera | 5 stelle

L’arcipelago della Maddalena è di una bellezza da togliere il fiato. Per goderlo appieno sono necessarie e fondamentali due cose: andarci in bassa stagione e noleggiare un gommone per fare il giro delle isole (attenti alle secche!!). Credetemi, sarà difficile ripartire. La Maddalena inoltre è un paese abbastanza grande per gli standard sardi e abbastanza servito.24 Best of ichnusa

Il periplo dell’isola in senso orario offre dei panorami mozzafiato già dopo la prima salita. Spargi, Budelli, Razzoli e Santa Maria sempbrano perle di corallo nel mare turchese. 25 Best of ichnusaMa il massimo per il ciclista è costituito dall’isola di Caprera con le sue calette raggiungibili su asfalto e molto meglio attraverso un dedalo di sentieri, paradiso per le MTB. Da cala Napoletana, la più a nord, fino ai ruderi militari di Punta Rossa a sud è tutto un paradiso, difficile farsi bastare un solo giorno per girarla.

2. Ex Ferrovia Calangianus – Monti | 4 stelle

È stata una vera sorpresa! Era l’ultima tappa del giro in Gallura, da Castelsardo eravamo arrivati a Tempio Pausania per ritornare al traghetto a Olbia. 

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Un bel pedalare quello sulla SP74 da Castelsardo fino alla Valle della Luna e poi verso Aggius e Tempio. La partenza della vecchia ferrovia a Tempio ci lascia perplessi, è impercorribile, piena di arbusti e ancora con rotaie e traversine. La parte “tracciata” inizia qualche chilometro oltre Calangianus, e incrocia la statale rendendo facile individuarla. 29 Best of ichnusaLa salita è dolcissima come si conviene ad un’ex linea ferroviaria e il fondo ben battuto. Pian piano ci si addentra in uno splendido bosco di sughereti che rende ombreggiata la pedalata. Nei tratti in cui il percorso si apre il panorama spazia sulle colline verdissime e su una macchia mediterranea così fitta che si fa fatica a capire dove sia la strada appena percorsa.30 Best of ichnusa Arrivati all’intersezione con la SP138 si può scegliere di proseguire allungando il giro, ma un cancello sbarra l’accesso alla strada e bisogna “guadare” un muretto a secco con una scala improvvisata. La discesa verso Olbia ti riporterà a contatto con la civiltà motorizzata.

 
 
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Paolo Serra

Ciclista "tardivo", dopo i 46 anni, e sovrappeso. Cicloturista da quando sono riuscito a convincere mia moglie a seguirmi. Primi anni con giri a margherita e poi itineranti. Un'esperienza di coppia entusiasmante che consiglio a tutti.