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Ciclovia del Sole: inaugurata la vecchia ferrovia ciclabile Mirandola - Sala Bolognese
Un nuovo raggio sulla Ciclovia del Sole: il 13 aprile è stata inaugurato il tratto ciclabile della vecchia ferrovia Mirandola - Sala Bolognese. Questo segmento di 46 km dell'ex strada ferrata Verona-Bologna, riconvertito in percorso ciclabile, aggiunge un tassello al più lungo itinerario europeo Eurovelo 7, collegando di fatto Bologna a Bolzano.
In questo articolo
Ciclovia del Sole sulla vecchia ferrovia
Lo scorso 13 aprile, dopo due anni di cantiere, è stato inaugurato il segmento ciclabile di 46 km tra Mirandola (Tramuschio) e Sala Bolognese (Osteria Nuova) sull’ex ferrovia Bologna-Verona, divenuta obsoleta dal gennaio 2005 quando, in seguito al tragico incidente ferroviario con 17 vittime e 80 feriti, l’esigenza di raddoppiare i binari liberò la vecchia linea Bologna-Verona.
Grazie all'apertura della Ciclovia del Sole vengono così collegate Bolzano e Bologna sul più grande itinerario ciclabile europeo Eurovelo 7 da Capo Nord a Malta, di 7400 km. Sono già finanziate e in parte realizzate alcune parti del tracciato Bologna-Firenze. Il percorso attraversa piccole stazioni abbandonate, possenti ponti in metallo e la campagna emiliana.
Davide Cassani, CT della nazionale di ciclismo e presidente dell'APT dell'Emilia Romagna, oltre a definirla "un vero e proprio spettacolo, un gioiello", l'ha percorsa in anteprima ed è la voce narrante dello spot della Ciclovia del Sole che trovi in fondo alla pagina.
La bici è contemplazione, condivisione, lentezza, un viaggio dentro al paesaggio.
Ciclovia del sole: innovazione e interconnessione
Realizzare una pista ciclabile riqualificando una vecchia ferrovia dismessa non è scontato. Se poi vi si aggiunge un'infrastruttura accogliente e un po' di innovazione tecnologica, si fa la storia.
La Ciclovia del Sole vanta 5 piazzole di sosta dotate di illuminazione, wi-fi, carica cellulare e e-bike, kit di riparazione, rastrelliere, acqua, tavoli e cestini. Presto sarà installato su ognuna l'impianto fotovoltaico.
Lungo il tracciato sono stati riqualificati i ponti ferroviari di attraversamento dei principali corsi d’acqua (Lavino, Ghironda, Samoggia e Panaro) e altri manufatti per corsi d’acqua minori o per attraversamenti di viabilità private e locali.
A San Giovanni in Persiceto aprirà presto i battenti uno dei primi Bed&Bike dell’Emilia Romagna con possibilità di sosta e pernottamento per ciclisti e annessa attività di riparazione/deposito bici. Lungo il percorso sono inoltre presenti 22 totem turistici che raccontano le eccellenze artistiche e culturali dei territori attraversati: 50 km di pianura e di purissimo distillato di Emilia. Un percorso ciclabile facile e leggero che attraversa 8 comuni (3 in provincia di Modena e 5 nella città metropolitana di Bologna).
Ciclovia del sole: il percorso
La Ciclovia del Sole parte da Mirandola, città dalla pianta ottagonale testimonianza della sua originaria fortezza rinascimentale. Dopo 10 km si incontra San Felice sul Panaro, ex feudo della Grancontessa Matilde di Canossa tra architetture tardo medievali, palazzi signorili e ville suburbane di inizio Novecento, ricco di parchi pubblici e giardini privati. Altri 4,5 km per arrivare a Camposanto, con le splendide residenze padronali del XVIII secolo che si affacciano sulla riva sinistra del fiume Panaro che separa le province di Modena e Bologna. La stazione ferroviaria è curiosamente posizionata sopra il ponte che attraversa il fiume e lì si possono ammirare oltre 20 murales, realizzati negli ultimi anni: un vero e proprio museo a cielo aperto. Dopo 7,5 km si arriva poi in territorio bolognese a Crevalcore con il bel centro storico porticato.
Con una piccola deviazione si può visitare anche Sant’Agata Bolognese: insediamento tipico della Bassa emiliana fondata nel 1189 sotto l’imperatore Federico Barbarossa, dove poter ammirare il teatro storico intitolato a Ferdinando Bibiena e la Piazzetta Ferruccio Lamborghini. A 9 km da Crevalcore c’è San Giovanni in Persiceto con l’alta torre civica, la chiesa di Sant’Apollinare e il Complesso conventuale di San Francesco, il Teatro Comunale costruito nel 1795. Il tracciato sull’ex ferrovia tocca anche il territorio di Anzola con il museo che raccoglie i resti di un villaggio dell’età del bronzo tipico dell’Emilia centro-occidentale e le antiche pievi medievali (la chiesa dei Santi Pietro e Paolo e la Torre di Re Enzo), prima di arrivare infine a Sala Bolognese (a 9 km da Persiceto) dove fare un suggestivo giro tra i maceri circondati da olmi e salici bianchi sulle sponde dei fiumi Samoggia, Lavino e Reno, e l’affascinante reticolo di canali e infrastrutture idrauliche del Consorzio della Bonifica Renana.
Da lì il collegamento provvisorio di circa 18 km con il centro di Bologna.
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Francesco G
ITA - Ho 33 anni e sono piemontese, anche se da qualche anno vivo e lavoro in Lombardia. Dopo un inizio da totale inesperto in questo campo, mi sono avvicinato al mondo dei cicloviaggi e della bicicletta sempre più. Oggi posso definirmi "cicloviaggiatore", e assieme all'altra mia passione - il videomaking - non mi fermerei mai! Cyclo ergo sum, pedalo quindi sono, per cercare di capire perché andare in bici sia così bello, terapeutico, ricco... E ogni volta che provo a capirlo, non ce la faccio, e sono costretto a ripartire sui pedali!
ENG - I'm from Piedmont and I'm 33 years old, I have been living and working in Lombardy for a few years. After a start without any competence in this field, I then approached the bicycle world more and more. Today I can call myself a bicycle traveller and videomaker who would never ever stop. Cyclo ergo sum, I cycle therefore I am. I ride my bike trying to understand why it is so beautiful, rich, therapeutic. And every time I try, I do not understand it. So I must leave again...
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico