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Girasole, cicloturismo con comfort alla scoperta della Romagna
Tre giorni di pedalate, quattro notti itineranti tra le province di Ferrara, Ravenna e Rimini. Un percorso di 190 km su strade secondarie e splendide gravel roads per godersi sia la pedalata che il mare e il comfort dei villaggi Club del Sole, punti tappa d’eccezione di questo tour in bici in Romagna.
In questo articolo
Girasole, bike tour che non ti aspetti
Se pensi che la riviera romagnola sia solo mare, festa e hotel stipati uno in fila all’altro, ti suggerisco di provare questo mini-viaggio: cambierai idea, ne sono certo!
In questo percorso in bici in Romagna, tra Lido di Spina e Riccione, avrai l’imbarazzo della scelta: natura, cultura, tradizione e relax. Starà a te selezionare con cura l’ambito a cui dedicare più tempo perché ci sono tante opzioni tra le quali decidere!
Ti basti sapere che abbiamo impiegato tutti i giorni più di dieci ore per fare circa 60 km di pianura. Non di pedalate, sia chiaro, ma in giro visitando località naturalistiche, musei, cittadine e altri punti d’interesse che non avremmo mai immaginato. Sei curioso? Scopriamo insieme nel dettaglio questo itinerario.
Coccolati all’arrivo da Club del Sole
Il trait d’union di questo itinerario cicloturistico in Romagna sono i villaggi Club del Sole che ti accoglieranno ogni sera. Ideali per chi ama la vita all’aria aperta senza rinunciare al comfort, sono perfetti anche per noi cicloviaggiatori, dato che al loro interno non manca nulla: dalla piscina al ristorante, dai bike point per prendersi cura del mezzo alle sistemazioni di vario livello. E poi sono sempre vicini al mare nel caso ti venisse voglia di una passeggiata in spiaggia o di un tuffo nell’Adriatico. I lodge sono, tra l’altro, praticamente tutti dotati di veranda privata dove lasciare le bici in sicurezza e protette dalle intemperie.
Ma bando alle ciance e partiamo per il nostro viaggio insieme.
Da Lido di Spina a Punta Marina
Punto di partenza di questo percorso da nord a sud, lungo l’Adriatico, è lo Spina Family Camping Village di Lido di Spina. Questa frazione di Comacchio si trova oltre le Valli, immersa in una pineta a due passi dal mare.
Il nostro viaggio verso Sud inizia pedalando… verso Nord. I primi chilometri infatti ci conducono, già lungo il mare, fino al Lido degli Estensi dove un breve passaggio sul traghetto ci permette di oltrepassare il canale Porto Garibaldi-Migliarino e raggiungere la zona di attracco delle barche dei pescatori. Odori e suoni ci conducono indietro nel tempo, ai grandi mercati del pesce che popolavano la costa.
Anche qui contrattazioni e transazioni si sprecano e noi ci uniamo alla massa per qualche chiacchiera da bar. Enormi colonne di cozze che arrivano fino a 60 kg vengono caricate direttamente in un camion frigo dalla barca. Circa l’80% della produzione italiana di questi deliziosi mitili proviene dall’Adriatico e in particolare dagli allevamenti tra Comacchio e Riccione.
Una ciclabile sicura ci accompagna nel centro di Comacchio e il famoso Trepponti o ponte Pallotta. Aggiriamo i canali e raggiungiamo l’edificio che un tempo ospitava l’Ospedale degli infermi. Oggi al suo interno è stato allestito il museo del Delta Antico e non ci facciamo sfuggire l’occasione per una visita. Dagli Etruschi ai Romani, al suo interno sono conservati manufatti straordinari, come quelli rinvenuti ancora integri nel 1981 con il ritrovamento di una nave mercantile romana probabilmente affondata tra il 19 e il 12 a.C. L’ambiente di giacitura privo di ossigeno ha permesso di conservare fino ai giorni nostri oggetti in cuoio e legno che difficilmente si trovano altrove.
Lasciamo la cittadina quando è già primo pomeriggio e ci inoltriamo nelle lagune, iniziando il nostro vero viaggio verso Sud.
Per un po’ fiancheggeremo le Valli, godendoci il panorama sull’enorme specchio d’acqua popolato da aironi, gabbiani, sterne e cormorani. Il vero re di queste lande però è il fenicottero rosa, presente in grandi quantità. Tra uno scatto fotografico e l’altro giungiamo nella zona meridionale, dove si trova anche il tratto più suggestivo di passaggio nelle Valli di Comacchio: l’argine degli Angeli, tutto pedalabile e sospeso tra due ali d’acqua.
Salutiamo la provincia di Ferrara per entrare in quella di Ravenna, passando poco dopo il fiume Reno non lontano dalla sua foce.
Un bel tratto in pineta ci accompagna fino al Lamone che seguiamo per un po’. Una costante della zona è la presenza dei “padelloni”, più a sud noti anche come “trabocchi”. Decine di questi capanni da pesca con gigantesche reti a bilancia segnano l’orizzonte di tutti i corsi fluviali e canali romagnoli.
A Porto Corsini un altro breve traghetto ci permette di andare oltre il corso del canale Candiano e ben presto giungiamo a Marina di Ravenna. La nostra meta odierna, l’Adriano Family Camping Village di Punta Marina, è presto raggiunta dopo esserci goduti ancora l’aria fresca della pineta.
Viste le tante strade sterrate, diamo una rapida lavata alla bici per togliere la polvere dal telaio presso il Bike point interno al villaggio e prendiamo possesso del nostro lodge prima di spostarci al ristorante per reintegrare le energie con una cenetta innaffiata dalla rigorosa birra fresca.
Da Punta Marina a Rimini
Anche oggi ci attende una pedalata costiera con una breve incursione nell’entroterra per toccare punti d’interesse nuovi e inesplorati.
Una colazione da veri ciclisti ci riempie lo stomaco e prepara alla partenza. Oltrepassato il Lido Adriano, raggiungiamo le sponde del Fiumi Uniti, il corso d’acqua che prende forma dalla confluenza del Ronco e del Montone. Seguiamo gli argini verso l’entroterra, su una piacevole sterrata che ci accompagna dritti dinnanzi all’Antico Porto di Classe, parco archeologico che in questo caso decidiamo di non visitare per fermarci poco più avanti alla Basilica di Sant’Apollinare in Classe. Siamo poco più a sud di Ravenna e questo è uno degli otto luoghi che fanno parte del sito UNESCO della città. La chiesa paleocristiana ammalia ogni visitatore: impossibile non meravigliarsi davanti al soffitto ligneo e ai mosaici con cui è decorata l’abside.
Lasciata la meravigliosa basilica ci spostiamo nella pineta di Classe, tuffandoci in un ambiente naturale suggestivo e unico. Una torretta d’avvistamento non può essere trascurata, soprattutto se Vero è nei paraggi. Saliamo in cima e avvistiamo ancora una volta anatre, fenicotteri e aironi, oltre a una curiosa libellula che si concede agli scatti ravvicinati.
I disastri delle recenti alluvioni non hanno toccato troppo le zone costiere e l’unica evidenza delle piogge esagerate di qualche tempo fa si presenta qui, con un po’ di fango che ormai è quasi completamente asciutto sul percorso in pineta.
A Milano Marittima, al Pineta Family Camping Village, potresti concederti una sosta pranzo nel ristorante sulla spiaggia. Noi raggiungiamo il centro di Cervia e diamo una sbirciata al maestoso edificio dei rinnovati magazzini del sale e darsena, esattamente di fronte alla Torre San Michele e al vicino Museo del Sale. Dal 1650 i magazzini hanno ospitato quintali di oro bianco e le pareti del suggestivo edificio sono ancora intrise di sodio.
Per non farci mancare nulla, raggiungiamo l’ombrosa pineta Pinarella e troviamo una panchina dove goderci il pocket lunch che ci è stato preparato al mattino e dopo la pausa riprendiamo la pedalata verso Cesenatico.
Il Porto Canale Leonardesco è il cuore pulsante della cittadina turistica e oggi, nella sua parte più interna, è popolato da svariate imbarcazioni ospitate dal Museo galleggiante della Marineria. Anche noi ci perdiamo tra i turisti, scoprendo la pescheria ottocentesca, il monumento a Garibaldi e la piazzetta delle Conserve.
Si è fatto ormai tardo pomeriggio quando ripartiamo alla volta di Rimini. Passiamo d’un fiato sul lungomare Gatteo a Mare, San Mauro a Mare, Bellaria-Igea Marina e Viserbella prima di raggiungere la destinazione odierna: il Rimini Family Village a Viserba di Rimini. Nel cuore della riviera, ma fuori dalla ressa del lungomare cittadino, ci permette di ritemprare spirito e fisico prima dell’ultima tappa di domani. Pare impossibile in questi luoghi già affollati a giugno, ma la sera prima di addormentarci veniamo “disturbati” dal canto di una civetta che si è posata su un albero poco lontano dal nostro lodge.
Da Rimini a Riccione per il Marecchia
Il risveglio dell’ultimo giorno è sempre un po’ duplice: da un lato c’è la voglia di arrivare in fondo e dall’altro la volontà di non finire mai il tuo viaggio in bici.
Con questi sentimenti contrastanti riprendiamo la via verso il centro di Rimini. Giunti sulle sponde del Marecchia siamo consapevoli che non lo abbandoneremo per un po’ ma, prima di spostarci verso l’entroterra, ci ritroviamo alla Piazza sull’acqua proprio ai piedi del ponte di Tiberio, forse la struttura simbolo della città romagnola. Se hai tempo e voglia, concediti una pedalata tra i vicoli di Borgo San Giuliano, il quartiere di pescatori di Rimini che si trova sulla sponda settentrionale del Porto canale, proprio attaccato al ponte: merita davvero!
Ripresa la via dell’entroterra, seguiamo la sponda meridionale del Marecchia lungo un percorso splendido, immerso nella vegetazione e tutto sterrato fino a Ponte Verucchio. Da questa frazione inizia l’unica vera salita di tutto il tour che in quattro chilometri circa conduce nel paese di Verucchio, uno dei borghi più belli d’Italia e splendido balcone panoramico sulle colline dell’entroterra romagnolo, a due passi da San Marino e dalla rocca di San Leo. Verucchio è dominato dalla rocca Malatestiana e impreziosito dalla bella piazza Malatesta su cui dominano le arcate dei portici del palazzo comunale. In un angolo della piazza trovi la bella fontanella della Tartaruga, piacevole e utile per riempire le borracce in cima alla salita.
Le fatiche sono concluse e non ci resta che scendere di nuovo verso la costa, passando a una manciata di chilometri dalla città-stato di San Marino ed esplorando le viuzze secondarie delle campagne di Riccione prima di chiudere quest’avventura al Romagna Family Village di Riccione, accolti da un’utile colonnina Bike Wash e una piacevole birra fresca al bar.
Girasole, una sorpresa per noi e una anche per te
Girasole è una proposta di percorso che ci ha fatto scoprire una riviera romagnola che non ci aspettavamo, densa di natura, storia e luoghi d’interesse. Se desideri seguire anche tu questo itinerario puoi trovare maggiori informazioni sulla pagina dedicata di Club del Sole e se prenoti direttamente online comunica il codice Influencer2023 per avere uno sconto del 15% sugli alloggi.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico