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Giro del lago di Varese in bicicletta lungo la ciclabile

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Il giro del lago di Varese in bicicletta è uno tra i più classici itinerari ciclturistici della provincia. Il perimetro del bacino lacustre è seguito da un tracciato di 29 km che non presenta difficoltà tecniche ma che, anzi, può essere affrontato anche da famiglie con bambini. La parte più caratteristica della ciclabile del lago di Varese è quella che collega Gavirate alla palude Brabbia, ma di questo ti parlerò più avanti...
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Gavirate e l'Isolino Virginia

Il punto di partenza di questo itinerario ciclabile circolare può essere scelto in base alla comodità di ciascuno, noi abbiamo iniziato la nostra avventura a Gavirate, comune sito nella parte più settentrionale del lago di Varese. L'area di Gavirate, abitata da millenni come raccontano i numerosi ritrovamenti,  vanta una piana che si trova in una posizione estremamente favorevole allo sviluppo di molteplici tipologie di attività differenti, dalla pesca all'agricoltura in passato, all'industria nei decenni scorsi, al turismo nei giorni nostri.
Dal paese passa il tratto più a nord della pista ciclabile del lago di Varese che seguiremo in senso antiorario, verso la Palude Brabbia.
Prima di partire per questa esperienza di cicloturismo però non scordare di fare un salto al Parco Morselli dove si ha un suggestivo panorama sul lago e sulle Prealpi che cingono l'area come... in un dolce abbraccio.
Iniziando a pedalare verso ovest presto si attraversa il fiume Bardello, lungo quanto la distanza tra il lago di Varese e il lago Maggiore, 7 km,  prima di ritrovarsi in prossimità della torbiera di Biandronno (conosciuto anche come Lago di Biandronno). Questo antico bacino lacustre, dove vive  anche il falco di palude, si sta purtroppo rapidamente prosciugando: è infatti alimentato solamente dalle piogge stagionali.ciclabile lago di varese
Scivolando lungo la ciclabile del lago di Varese si giunge nei pressi di un'altra zona umida oltre la quale si estende il sito archeologico e naturalistico dell'Isolino Virginia, patrimonio UNESCO dal 2011 insieme agli altri siti palafitticoli preistorici rinvenuti intorno alle Alpi (un altro esempio è quello di Fiavè, nelle Giudicarie Trentine). Isolino Virginia è visitabile e raggiungibile da Biandronno con il traghetto.da gavirate alla palude brabbia

La Palude Brabbia, riserva naturale Lipu

La riserva naturale Palude Brabbia è stata creata nel 1983 e viene gestita dalla Lipu da oltre vent'anni. Chi si trova a pedalare lungo la pista ciclabile del lago di Varese per affrontarne il giro completo incontrerà  il sito dopo il paese di Briandronno, alla biforcazione ciclabile che collega il bacino lacustre di Varese al lago di Comabbio. L'importanza della riserva risiede nel fatto che rappresenti l'habitat ideale per numerose specie di mammiferi (tra le quali anche la puzzola) e di volatili (se ne contano fino a 160 tra stanziali e migratori!). Lungo i tracciati che attraversano questa importante area verde si incontrano dei pannelli illustrativi che spiegano la storia del luogo e raccontano della ricca biodiversità presente.
All'uscita della palude Brabbia, dopo poche centinaia di metri, si giunge a Cazzago Brabbia nota per le ghiacciaie di fine 1800. Questi luoghi, quando ancora non esistevano i frigoriferi, venivano riempiti con grosse lastre di ghiaccio e risultavano  indispensabili per conservare, per un anno intero, il pesce pescato. A Cazzago Brabbia segue il comune di Bodio Lomnago con il suo piccolo molo, il menhir inciso in epoca preistorica e i resti dell'antico sito palafitticolo, anch'esso Patrimonio UNESCO. Il giro del lago di Varese in bicicletta lascia anche Bodio Lomnago per proseguire il suo viaggio lungo un tratto della ciclovia pedemontana che corre in sede propria parallelamente alla trafficata Sp36.palude brabbia

Capolago e il rientro

Se pedalare sulla ciclabile del lago di Varese da una parte è sicuro e divertente, dall'altra, nel tratto compreso tra Bodio Lomnago e Capolago,  si purtroppo è alla mercè dei rumori e dei gas di scarico della automobili che percorrono la vicina strada provinciale 36.
Capolago è sempre più vicina: superata la chiesetta della Madonnina del lago, isolata tra l'acqua e la pista ciclabile, si giunge al ponte sul torrente Roggia Nuova che si oltrepassa velocemente. In neanche 200 m appare, sulla destra, la deviazione per Capolago, comune autonomo fino al 1927 e oggi frazione di Varese. A Capolago termina la sponda meridionale del lago e l'itinerario ciclabile svolta bruscamente a sinistra continuando a seguire imperterrito il profilo dell'acqua. La zona di Capolago offre diversi punti dove ammirare i paesaggi lacustri più caratteristici di Varese prima di saltare nuovamente in sella in direzione di Gavirate.scorci lacustri lago di varese

La sponda settentrionale del lago di Varese

A differenza della sponda meridionale, quella situata più a nord è meno interessante da un punto di vista naturalistico, ma vanta comunque alcune attrattive da non dimenticare come la pista di atterraggio per alianti dell'aeroporto di Calcinate del Pesce o la vecchia chiesa di San Michele (XII secolo) con il chiostro decorato di Voltorre. La percorrenza di questa parte del giro del lago di Varese è facile (eccezion fatta per una breve rampa) e immersa in un corridoio verde rilassante. pannello illustrativo uccelliA Gavirate termina l'anello ciclabile del lago dopo 29 km circa e 130 m di dislivello.
Se hai qualche giorno di tempo ti consigliamo di restare in zona per affrontare anche gli altri itinerari cicloturistici della provincia di Varese che sono davvero numerosi!
 
 
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Vero

ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!

EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!