Unisciti alla LiT Family
Giro delle tre nazioni in mountain bike
Ha le caratteristiche di un “Colossal” questo itinerario mtb ad alta quota che tocca ben tre varchi nazionali: italiano, svizzero ed austriaco.
I numeri di questo giro parlano chiaro: non è il giro da far provare all’amico che non è mai andato in mtb!!! Per chi è allenato ma non troppo si può scegliere se farlo in 2 gg o con un taglio tattico nell’ultima parte terminarlo in un solo giorno.
In questo articolo
Da affrontare nei mesi caldi e con la certezza di un cielo limpido per tutto l’arco della giornata. Indispensabile partire non più tardi delle 9.00, avere un bello zaino pieno di vivande e tutto l’occorrente per le riparazioni.
Dall'Italia alla Svizzera in MTB
Iniziando il giro delle tre nazioni da S. Valentino (ma si può partire anche da Malles) il primo tratto è una normale scollinata su asfalto che immette in una valle della quale si raggiunge l’imbocco: se le piogge sono state abbondanti sarà l’occasione per ammirare una piccola cascata le cui acque partono dal rifugio Sesvenna situato a monte. Si affronta qui il primo importante valico su una forestale ripidissima che impone la spinta a piedi.
Si continua in salita con un gradiente più abbordabile e qualche tratto in discesa in un panorama alpino da incorniciare. Proseguendo verso Passo Slingia si arriva ad una cortina di filo di ferro arrugginito che segna il confine italo-svizzero. Oltrepassata questa prima “frontiera”, poco separa dal pezzo clou di questo percorso: si lascia alle spalle lo scenario della valle fiabesca per addentrarsi in qualcosa di paragonabile ad una discesa negli inferi.
Val d'Uina... la discesa negli inferi
La gola di roccia si stringe come le dita di una gigantesca mano lasciando solo un pertugio che porta ad una galleria scavata pezzo per pezzo nel granito.
Questo tunnel percorre il fianco della montagna come una lunga viscera e si affaccia a strapiombo sulla forra in cui scorre l’Uina, che sfocia poi dirompente nel fiume Inn. Le raccomandazioni di prudenza non sono mai troppe: un modesto parapetto protegge in alcuni tratti, ma vi sono anche dei punti stretti e scivolosi che non perdonano sbagli. Inoltre il sentiero è molto trafficato da escursionisti a piedi e in mtb che fanno il percorso opposto. Se soffrite di vertigini valgono per voi le parole del sommo poeta “Lasciate ogni speranza o voi che entrate”.
In Austria e al lago di Resia
Terminata questa sezione “estrema” il sentiero ritorna sui normali canoni del tracciato alpino con una lunghissima discesa fino alla valle dell’Inn che offre infiniti spettacoli d’acqua.
Da qui in avanti sarà tutto un andar per larghe strade bianche: si passa, impercettibilmente, il confine con l’Austria fino ad arrivare a Nauders. Se avete ancora gamba potete fare, come indicato nella traccia, gli ultimi 700 m di dislivello in salita verso Planmort (Pian dei Morti), dove sono situati i residui di una frontiera anticarro italiana e dove vi attende un impagabile scorcio sul Lago di Resia.
In alternativa si può proseguire su comoda ciclabile lungo il lago fino al punto di partenza. In ogni caso non vi perderete il famoso campanile alla fonda nel lago, eredità di un mondo scomparso a seguito della costruzione dell’attuale diga.
Trovate tanti altri percorsi in zona ed in tutto il nord Italia sulla mappa degli itinerari in mountain bike, in costante aggiornamento.
Log in con ( Registrati ? )
o pubblica come ospite
Commenta per primo.
Raffganz
Ultimi da Raffganz
- 7AM: 7 itinerari All Mountain per scoprire un territorio
- MTB in trincea vol. 2: 13 itinerari nei luoghi della Grande Guerra
- MTB in Valpolicella: Fumane, Cavalo, Cave fuoristrada
- Sestri Levante in MTB: triplo hard trail
- Monte Brione in MTB | Alto Garda in trincea
- Itinerari Grande Guerra in mountain bike: nasce MTB in trincea
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico