Questo itinerario ciclabile in Corsica, che scende da Bastia a Bonifacio, percorre prevalentemente la costa occidentale dell’isola dopo aver attraversato il famoso “dito” all’altezza del Col di Saint Jean, poco a nord del porto di sbarco. Percorrere la Corsica in bici è sempre una grande avventura e anche in questa occasione le sfide per chi ama i panorami mozzafiato e un po’ di sana fatica non mancano...
Dati tecnici
Da Bastia a Bonifacio in bici
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Bastia/Bonifacio
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Tempo |
8 giorni |
Dislivello |
7000 m circa |
Lunghezza |
454 km circa
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Terreno |
Asfalto: 95% Sterrato: 5%
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VALUTAZIONE
Difficoltà |
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Panorama |
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Perché in bici da Bastia a Bonifacio?
Abbiamo scelto questo percorso
per collegare la Liguria alla Sardegna attraversando anche un tratto di Corsica in bici. Dopo aver girato in lungo e largo questa splendida isola del Mediterraneo - Leo per esempio
l'ha percorsa in solitaria qualche anno fa, mentre io ho girato in
bici tra Sartene e Propriano, nei
dintorni di Saint Florent e nella
splendda zona di Zonza - abbiamo optato per una traversata del dito del tutto originale, lungo l’impegnativa sterrata che conduce a
quota 958 m del Col de Saint Jean. Dal punto più alto di tutto il nostro itinerario in Corsica si riescono a vedere entrambe le coste, quella del Mar Tirreno e quella del Mar Mediterraneo… cosa chiedere di più?
Campeggiare in Corsica
Se vuoi affrontare questo percorso ciclabile in Corsica nella
bassa stagione turistica di certo non troverai molte strutture ricettive aperte, soprattutto campeggi. Se non vuoi spendere molto, si sa la Corsica è più cara dell’Italia, e ti piace la vita all’aria aperta, puoi optare per il campeggio libero in luoghi lontani dai centri abitati (spiagge, boschi..) oppure chiedendo il permesso ai residenti per piantare la tenda in prati o giardini privati. Da aprile in poi, quando anche la Corsica comincerà a riempirsi di turisti, campeggiare liberamente sarà più difficile (e anche meno tollerato!) e potrai pernottare in uno dei numerosi campeggi privati a disposizione sull’isola
Bastia – Col de Saint Jean – Olcani
Tappa 1 | 42 km | 1180 m dislivello | Campeggio libero
La prima tappa di questo
itinerario ciclabile in Corsica inizia subito con il botto. Dopo una notte di traversata con la Corsica Ferries da Vado Ligure approdiamo a
Bastia all’alba. Dall’attracco si giunge presto a Piazza San Nicola costellata di locali e bar (qui la colazione costa cara!). Più avanti, proseguendo lungomare, si arriva al vecchio porticciolo, uno dei luoghi più pittoreschi della città. Sormontato dalla cittadella fortificata costruita dai genovesi per la difesa di Bastia, il porto ha qualcosa di magico. Dopo un giro nella città marinara si inizia a pedalare verso nord e il Dito corso, la parte nord occidentale dell’isola che ricorda con la sua forma un ditone.
La costa orientale della Corsica, nelle giornate più terse, offre delle belle vedute sull’isola dell’Elba e sulla vicina Capraia, mentre guardando a nord si può scorgere anche la costa ligure. Durante il tuo viaggio in bici fai una sosta nell’antico borgo di
Erbalunga dove le case dei pescatori sono affacciate sul mare e la torre genovese del XVI ricorda un’epoca ormai passata. Poco oltre il paesino, all’altezza di Sisco, si svolta bruscamente verso l’entroterra per salire verso Vignale e Bariggione dove l’asfalto finisce lasciando posto allo sterrato.
Dalla chiesa a lato di Bariggione si entra in un altro mondo fatto di terra rossa, silenzio e natura. L’abitato resta pian piano ale spalle mentre si sale con più decisione per raggiungere quota 958 m. A tratti insidiosa e pendente, la sterrata ricorda un
piccolo Stelvio con i tornanti che si susseguono uno dopo l'altro sul costone della montagna.
Forse dovrai spingere e forse ci maledirai in tutte le lingue del mondo, ma alla fine, una volta giunto sul Col de Saint Jean (ma anche prima!), tutta la fatica spesa verrà ricompensata dalla bellezza dei paesaggi della Corsica. La discesa, su sterrato in parte sconnesso, richiederà altro impegno ma anche da questa parte la natura isolana saprà ripagarti dello sforzo.
Scendendo entrerai nel comune di
Olcani, meta finale di questa prima tappa. Per trovare un campeggio però probabilmente dovrai spingerti sul mare. Dislivello della tappa 1180 m.
Olcani – Deserto Les Agriates
Tappa 2 | 55 km | 750 m dislivello | Campeggio libero
Da Olcani la strada raggiunge piuttosto velocemente la costa occidentale del Dito dove si trova la particolare
spiaggia nera di Nonza. Tra dolci saliscendi si entra in paese dove consiglio di parcheggiare la bici qualche minuto per salire al punto panoramico.
Nonza sulla carta conta 69 abitanti ma in estate può essere molto affollata. Dal paesino si continua a pedalare vista mare, respirando l’aria salmastra e godendo della bellezza del litorale. La strada è una e non ci si può sbagliare.
Dopo aver oltrepassato
Patrimonio, patria del
buon vino corso sulle colline che sfiorano il mare, si torna sul Mediterraneo entrando a
Saint Florent, nella regione storica del Nebbio. La cittadella, il borgo raccolto, il golfo e le spiagge nelle vicinanze fanno di questa località un luogo piacevole dove sostare qualche ora prima di riprendere la strada verso il
Deserto Des Agriates, una vasta area difficilmente accessibile, ricoperta di macchia mediterranea e gariga.
Non esistono strade che corrono lungo la costa del deserto, ma solo sentieri e sterrati come quello che raggiunge la candida
Spiaggia di Saleccia. Il nostro itinerario in Corsica ha sfiorato questa zona percorrendo la strada asfaltata che collega Saint Florent a Isola Rossa. La seconda nostra tappa finisce proprio nel cuore più accessibile del deserto des Agriates, in una piccola area sosta dietro la strada con vista sul paesaggio suggestivo delle colline e della costa, dopo 55 km e 750 m di dislivello.
Deserto Des Agriates – Calvi
Tappa 3 | 59 km | 690 m dislivello | Campeggio libero
Questo deserto sito nel cuore del Mediterraneo crea presto una sorta di
dipendenza paesaggistica nel viaggiatore e così proseguire causa un pochino di nostalgia. Si scende verso il mare attraversando il fiume Ostriconi prima e il Regino poi, subito dopo Losari. Si sale e si scende ancora nel traffico costiero irrisorio.
Ile Rousse,Isola Rossa in italiano, scoppiettante località, è animata in ogni periodo dell’anno. La città, che deve il suo nome al colore delle rocce dell’isoletta rocciosa che la caratterizza, fu fondata da
Pasquale Paoli, eroe indipendentista
, nel 1758.
Insieme a Saint Florent è l’unica località dell’isola con il nome tradotto in francese.
Da Isola Rossa la strada si spinge verso ovest passando da
Algajola, piccolo borgo adagiato sulla costa,
Lumio, che ti attende dopo una salita, e giungendo infine a
Calvi. Calvi è uno dei centri principali della Corsica e, se devi fare provviste, è il posto giusto. Premiata con numerosi privilegi da Genova per la sua fedeltà, Calvi fu fortificata diversi secoli fa e resistette agli attacchi di turchi, francesi e dell’indipendentista Pasquale Paoli.
Oggi Calvi è una cittadina piacevole da visitare anche in bicicletta con le numerose boulangerie, i market, i negozi di bici, i bastioni e la favolosa strada costiera, selvaggia e indimenticabile. Qualche chilometro dopo Calvì, lungo il
golfo della Revellata, la via lungomareinizia a dare il meglio di sé… Questa terza tappa ti farà affrontare 690 m di dislivello.
Calvi – Col de Palmarella
Tappa 4 | 44 km | 740 m dislivello | Campeggio libero
Persi tra le bellezze del litorale occidentale corso, durante questa giornata continuerai a fermarti per scattare fotografie.
La strada si affaccia temeraria sulle scogliere che caratterizzano questa area selvaggia e incontaminata. Rocce gigantesche, boschi verdeggianti, il cielo che si confonde con il mare... resterai a bocca aperta!
Nella giornata si superano diversi promontori come Punta Caprara e poi il bivio per il piccolo
borgo di Galeria. Poco oltre questa possibile deviazione inizia la docile ma costante
salita al Col de Palmarella, un punto panoramico ventoso ma meraviglioso.
Col de Palmarella – Cargese
Tappa 5 | 65 km | 830 m dislivello | Campeggio libero
La quinta tappa di questa avventura corsa porta il cicloviaggiatore alla scoperta di una delle strade più belle che abbia mai pedalato: quella dei
calanchi di Piana, patrimonio UNESCO. Zigzagando dal Col de Palmarella si scende guardando la costa verso Osani, Partinello e Porto da dove inizia la valle della Restonica.
Se hai tempo prenditi qualche ora per esplorare la vallata in bici. Da Porto, sovrastata da enormi pietre rossastre levigate dal vento, si riprende a salire verso i calanchi di Piana, un’attrazione naturalistica imperdibile.
La strada attraversa ambienti incredibili dove le rocce granitiche, che dal 1983 sono patrimonio dell’Umanità, sono i padroni incontrastati. I paesaggi, unici al mondo, lasciano davvero senza fiato. Da Piana la via costiera scende verso le prestigiose spiagge dell’area di Cargese per poi continuare in direzione sud. In questa tappa il dislivello da superare è di 830 m.
Cargese - Porticcio
Tappa 6 | 65 km | 930 m dislivello | Campeggio libero
Cargese, cittadina vivace nella stagione turistica, in inverno appare assopita. Dal paese si sale e si scende sempre seguendo la costa occidentale e oltrepassando numerose distese di sabbia. All’altezza di Sagone si supera l’omonimo fiume per poi continuare a pedalare lungomare tra campi, rovine di torre difensive genovesi e piccoli agglomerati rurali.
Per evitare Ajaccio seguiamo strade secondarie che si districano nell’entroterra tra salite inaspettate e paesi piacevoli da attraversare. All’altezza di
Porticcio, appena oltre la capitale corsa,
torna la calma e le spiagge che costellano la costa sono un ottimo rifugio per i cicloviaggiatori stanchi dopo un’altra giornata di viaggio e 930 m di dislivello.
Porticcio – Olmeto
Tappa 7 | 54 km | 830 m dislivello | Campeggio libero
Siamo ormai a sud e l’itinerario ciclabile in Corsica non accenna a lasciare la costa. Anche oggi la strada regalerà diverse salite e paesaggi mozzafiato. Fino a
Portigliolo si alternano i soliti saliscendi corsi ma, all’altezza della località, la strada si impenna radicalmente portandosi velocemente in quota.
Ogni metro di asfalto si conquista faticosamente finché, poco prima di
Acquadoria, non si inizia la discesa. Gli ambienti, in gran parte disabitati, rendono il viaggio in bici ancora più interessante. Ancora salita, ancora discesa, lontano da tutto e da tutti fino alla località di
Serra-a-Ferro poco oltre la quale si può decidere di deviare per
visitare Porto Pollo.
Noi lasciamo questo bivio ad un prossimo viaggio e proseguiamo fino al
lungomare di Olmeto ricco di spiagge deserte di difficile accesso. La tappa si conclude dopo 830 m di dislivello.
Olmeto – Bocche di Bonifacio
Tappa 8 | 57 km | 780 m dislivello | Campeggio libero
La penultima tappa del nostro percorso in bici in Corsica, che può essere unita all’ultima nelle lunghe giornate di fine primavera o in quelle estive, ci porta ad attraversare Propriano e l’arroccata Sartene con viste sulla regione corsa dell’Alta Rocca caratterizzata dalla presenza del
Col della Bavella e delle sue guglie. Da Olmeto si raggiunge rapidamente
Propriano, adagiata sul Golfo di Valinco. Di forte impatto sul viaggiatore è la lunga spiaggia bianca che lambisce la città. Da Propriano si imbocca la strada in direzione di Sartene, comune di 3400 abitanti situato alla quota di 300 m.
Sartene, arroccata in posizione privilegiata, è una cittadina da scoprire lentamente tra musei e statue dedicate ad eroi come Pasquale Paoli. Da Sartene si ritorna sul mare passando per Roccapina, nella zona dove inizia la
Riserva naturale delle Bocche di Bonifacio. Questa area naturalistica fatta di calette, antiche torre di guardia, insenature e biodiversità occupa una porzione marina di 80000 ettari ed è compresa nel territorio di quattro comuni corsi.
Per arrivare fin qui dovrai superare 780 m di dislivello.
Bocche di Bonifacio - Bonifacio
Tappa 9 | 29 km | 250 m dislivello | Campeggio libero
L’ultima tappa del nostro itinerario di
cicloturismo in Corsica prima di imbarcarci per la Sardegna è breve e semplice.
Le ultime fatiche ci portano a
Bonifacio, città maestosa e ammaliante adagiata sulle falesie calcaree, nell’estremo sud della Corsica. Prima di traghettare in Italia non perderti una visita alla cittadella, al porticciolo e una camminata lungo le alte scogliere che contraddistinguono questa località.
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico