Il mare è inquieto e lo dimostra apertamente facendoci sobbalzare per l'intera notte dopo aver consumato una cenetta da leccarsi i baffi a base di pennette con melanzane, pomodorini e pecorino e tagliata con rucola e grana (ho ancora l'acquolina in bocca a pensarci!). Capirete che sia stata dura superare le ore notturne senza conseguenze...
Mi sveglio all'alba senza aver praticamente chiuso occhio, il profilo irregolare della Corsica si distingue già e noi lo stiamo seguendo verso sud.
Oggi inizia il mio viaggio in bici e auto (nella Fiat Qubo la mountain bike ci stà perfettamente!) nell'amata terra di Paoli, delle calanches, del deserto di rocce, dei picchi che sfiorano i 2707 metri, delle avventure che spero di vivere e raccontarvi...
Dati tecnici
Saint Florent - Corsica
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Parcheggio Saint Florent |
Tempo |
2 h
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Dislivello |
100 m circa |
Lunghezza |
15 km circa
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Terreno |
Asfalto: 95% Sterrato: 5%
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VALUTAZIONE
Difficoltà |
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Panorama |
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Cosa vedere
- Il Col de Teghime e il panorama sui due mari
- La regione del Nebbio con i vini e i vigneti
- La cittadella e la baia di Saint Florent
- Il Desert des Agriates
- Saleccia e la sabbia bianca dell'Ostriconi
L'odore acre del petrolio del traghetto mi invade le narici svegliandomi in pochi secondi... ci voleva proprio!
Bastia, una città troppo spesso sottovalutata ma che merita una visita, è il porto di sbarco del Corsica Ferries ma non ho tempo di fermarmi qui, voglio raggiungere il prima possibile Saint Florent.
La lunga ascesa verso il Col de Teghime viene ulterioremente rallentata dai premurosi genitori corsi che accompagnano i figli a scuola in automobile intasando l'unica via di comunicazione con la regione del Nebbio e la mia prima meta della giornata. Ho voglia di scoprire e vivere questa terra così affascinante, ho voglia di pedalare con l'aria nei capelli e il casco ad ombreggiarmi il volto. Guido lentamente facendo attenzione a non incappare in buche nascoste nell'asfalto rifatto da poco, con il finestrino abbassato il profumo della macchia mediterranea in fiore mi inebria dandomi una forte carica adrenalinica, meglio di cinque caffè!
Il Col de Teghime, appena oltre i 500 metri di altitudine, regala un bel colpo d'occhio sul mare di Saint Florent ma anche sulla lingua sabbiosa di Bastia; da questa prospettiva sembrano davvero vicine. Sul colle, nel 1943, si tenne un'aspra battaglia oggi ricordata dal monumento ai caduti eretto in una posizione privilegiata sulle vallate circostanti, a eterna memoria dell'accaduto.
Saint Florent non è lontana ma prima ci giungervi si attraversa la zona del Nebbio con vigneti a perdita d'occhio, cantine e botti sparse un po' ovunque. Il piacere di un buon bicchiere di vino, la passione per le vigne ereditata dal nonno Marco che produce un Val Calepio rosso da 35 anni, la tentazione di maliziosi cartelli e insegne lungo la strada giocano contro di me... un bicchiere di vino che male può farmi? Ho appena visto un parcheggio libero quando, come appena svegliata da un incubo, rinsavisco e decido di tirare dritto vero Saint Florent, questa volta il diavolo tentatore non mi ha sopraffatto!
Saint Florent a due ruote
Saint Florent è accogliente, adagiata sul mare. Se lo cerchi riesci anche a trovare un parcheggio gratuito per far riposare l'automobile e
riattivare la circolazione in bicicletta. Saluto (provvisoriamente) Saint Florent che resta alle spalle e proseguo sulla strada principale la D81, verso L'Ilè Rousse e Calvi. Attraverso un ponte dai colori vivaci e chiedo informazioni ad un signore corso.
Il problema è che il francese non lo capisco proprio, faccio comunque un tentativo concentrandomi più che posso (si sarà spaventato vedendo uscire fumo dalle orecchie?). Penso di seguire le indicazioni e, dopo pochi metri, sbaglio strada iniziando ad inerpicarmi verso il
selvaggio Desert des Agriates. Mi alzo di quota e la strada mi regala scorci favolosi sulla
baia di Saint Florent e il paese stesso, panoramiche che dall'altra strada non avrei di certo avuto. Dopo qualche chilometro di ascesa decido di tornare indietro e imboccare la strada costiera corretta, quella che per 3 km segue la baia. Mi piacerebbe raggiungere la
Tour de Mortella ma la strada si trasforma in un single track costiero e senza pneumatici da fuoristrada non mi pare il caso di proseguire (anche a causa della massiccia presenza di escursionisti!).
Torno sui miei passi piuttosto soddisfatta e decido che prima di continuare il viaggio in direzione di L'Ilè Rousse, voglio godermi per oggi ancora un po' di Corsica in bicicletta visitando anche Saint Florent e la sua cittadella.
Saint Florent è davvero minuscola e ci vuole poco tempo per visitarla in bicicletta: mi inerpico sulla strada che porta alla cittadella, l'unica circolare dell'isola e un must per gli appassionati del genere. Dalla parte più alta del borgo si può godere di viste a 360° sublimi. Scendo di un livello e, all'interno del parco della cittadella, mi affaccio da una feritoia: lo scorcio non mi è affatto nuovo, che sia già stata qui nella mia vita precedente?
Itinerari in bici da Saint Florent
La Corsica ha un territorio favoloso per chi ama la Natura e bicicletta. Ogni strada, ogni deviazione, ogni bivio conduce alla scoperta di qualche luogo sorprendente e inaspettato. In basa stagione, e con una mountain bike, ci si può avventurare a percorrere il single track che conduce alla Tour de Mortella (7km solo andata), una delle torri genovesi dell'area. Un'alternativa in zona è quella di seguire l'asfalto della D81 fino al bivio per Saleccia.
Una strada sterrata (13 km solo andata) conduce alla rinomata spiaggia così, durante la stagione calda, potrete anche rinfrescarvi.
Se amate il vino e i luoghi non ancora raggiunti e visitati da una moltitudine di turisti, pedalate alla scoperta della regione del Nebbio che, nonostante sia poco conosciuta, ha davvero tanto da offrire... un esempio su tutti? La chiesa Pisana di San Michele di Murato!!!
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico