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Corsica in bici: scoprire Saint Florent su due ruote

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Il mare è inquieto e lo dimostra apertamente facendoci sobbalzare per l'intera notte dopo aver consumato una cenetta da leccarsi i baffi a base di pennette con melanzane, pomodorini e pecorino e tagliata con rucola e grana (ho ancora l'acquolina in bocca a pensarci!). Capirete che sia stata dura superare le ore notturne senza conseguenze...
Mi sveglio all'alba senza aver praticamente chiuso occhio, il profilo irregolare della Corsica si distingue già e noi lo stiamo seguendo verso sud.
Oggi inizia il mio viaggio in bici e auto (nella Fiat Qubo la mountain bike ci stà perfettamente!) nell'amata terra di Paoli, delle calanches, del deserto di rocce, dei picchi che sfiorano i 2707 metri, delle avventure che spero di vivere e raccontarvi...
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Nel cuore del Nebbio

 
L'odore acre del petrolio del traghetto mi invade le narici svegliandomi in pochi secondi... ci voleva proprio!
Bastia, una città troppo spesso sottovalutata ma che merita una visita, è il porto di sbarco del Corsica Ferries ma non ho tempo di fermarmi qui, voglio raggiungere il prima possibile Saint Florent.
La lunga ascesa verso il Col de Teghime viene ulterioremente rallentata dai premurosi genitori corsi che accompagnano i figli a scuola in automobile intasando l'unica via di comunicazione con la regione del Nebbio e la mia prima meta della giornata. Ho voglia di scoprire e vivere questa terra così affascinante, ho voglia di pedalare con l'aria nei capelli e il casco ad ombreggiarmi il volto. Guido lentamente facendo attenzione a non incappare in buche nascoste nell'asfalto rifatto da poco, con il finestrino abbassato il profumo della macchia mediterranea in fiore mi inebria dandomi una forte carica adrenalinica, meglio di cinque caffè!
Il Col de Teghime, appena oltre i 500 metri di altitudine, regala un bel colpo d'occhio sul mare di Saint Florent ma anche sulla lingua sabbiosa di Bastia; da questa prospettiva sembrano davvero vicine. Sul colle, nel 1943, si tenne un'aspra battaglia oggi ricordata dal monumento ai caduti eretto in una posizione privilegiata sulle vallate circostanti, a eterna memoria dell'accaduto.
Saint Florent non è lontana ma prima ci giungervi si attraversa la zona del Nebbio con vigneti a perdita d'occhio, cantine e botti sparse un po' ovunque. Il piacere di un buon bicchiere di vino, la passione per le vigne ereditata dal nonno Marco che produce un Val Calepio rosso da 35 anni, la tentazione di maliziosi cartelli e insegne lungo la strada giocano contro di me... un bicchiere di vino che male può farmi? Ho appena visto un parcheggio libero quando, come appena svegliata da un incubo, rinsavisco e decido di tirare dritto vero Saint Florent, questa volta il diavolo tentatore non mi ha sopraffatto!
 

Saint Florent a due ruote

 
Saint FlorentSaint Florent è accogliente, adagiata sul mare. Se lo cerchi riesci anche a trovare un parcheggio gratuito per far riposare l'automobile e riattivare la circolazione in bicicletta. Saluto (provvisoriamente) Saint Florent che resta alle spalle e proseguo sulla strada principale la D81, verso L'Ilè Rousse e Calvi. Attraverso un ponte dai colori vivaci e chiedo informazioni ad un signore corso. Il problema è che il francese non lo capisco proprio, faccio comunque un tentativo concentrandomi più che posso (si sarà spaventato vedendo uscire fumo dalle orecchie?). Penso di seguire le indicazioni e, dopo pochi metri, sbaglio strada iniziando ad inerpicarmi verso il selvaggio Desert des Agriates. Mi alzo di quota e la strada mi regala scorci favolosi sulla baia di Saint Florent e il paese stesso, panoramiche che dall'altra strada non avrei di certo avuto. Dopo qualche chilometro di ascesa decido di tornare indietro e imboccare la strada costiera corretta, quella che per 3 km segue la baia. Mi piacerebbe raggiungere la Tour de Mortella ma la strada si trasforma in un single track costiero e senza pneumatici da fuoristrada non mi pare il caso di proseguire (anche a causa della massiccia presenza di escursionisti!).
Torno sui miei passi piuttosto soddisfatta e decido che prima di continuare il viaggio in direzione di L'Ilè Rousse, voglio godermi per oggi ancora un po' di Corsica in bicicletta visitando anche Saint Florent e la sua cittadella.
Saint Florent è davvero minuscola e ci vuole poco tempo per visitarla in bicicletta: mi inerpico sulla strada che porta alla cittadella, l'unica circolare dell'isola e un must per gli appassionati del genere. Dalla parte più alta del borgo si può godere di viste a 360° sublimi. Scendo di un livello e, all'interno del parco della cittadella, mi affaccio da una feritoia: lo scorcio non mi è affatto nuovo, che sia già stata qui nella mia vita precedente?
 

Itinerari in bici da Saint Florent

 
La Corsica ha un territorio favoloso per chi ama la Natura e bicicletta. Ogni strada, ogni deviazione, ogni bivio conduce alla scoperta di qualche luogo sorprendente e inaspettato. In basa stagione, e con una mountain bike, ci si può avventurare a percorrere il single track che conduce alla Tour de Mortella (7km solo andata), una delle torri genovesi dell'area. Un'alternativa in zona è quella di seguire l'asfalto della D81 fino al bivio per Saleccia.
Una strada sterrata (13 km solo andata) conduce alla rinomata spiaggia così, durante la stagione calda, potrete anche rinfrescarvi.
Se amate il vino e i luoghi non ancora raggiunti e visitati da una moltitudine di turisti, pedalate alla scoperta della regione del Nebbio che, nonostante sia poco conosciuta, ha davvero tanto da offrire... un esempio su tutti? La chiesa Pisana di San Michele di Murato!!!
 
 
 
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Vero

ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!

EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!