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Tour dei laghi d'Abruzzo in bicicletta
In pieno lockdown, durante la mia oretta di esercizio fisico giornaliera, mi sono fatto una panza di video che raccontavano di storie di viaggi in bicicletta e che subito hanno suscitato in me un’incontenibile voglia di inforcare la mia MTB alla ricerca di sprazzi di libertà e di “normalità”. Durante la visione di uno di questi video mi colpisce una frase, un detto Argentino, che recita: “ Se vuoi andare veloce va da solo, se vuoi andare lontano va in compagnia”...
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Essendo alla mia prima esperienza di cicloturismo decido quindi di organizzare un giretto in compagnia dei miei storici amici, i Lavativi bikers: Salvo, Marco, Enzo, Paolo, Luca solo per citarne alcuni e così inizio a smanettare su basecamp di Garmin (software molto affidabile per i giri su asfalto e strade secondarie ma che per i percorsi interamente in sterrato può riservare brutte sorprese) per mettere a punto un giretto “anti-divorzio” della durata non superiore ai 3 giorni. Nasce così il tour dei laghi in bici che si snoda tra Lazio, Abruzzo e Molise.
1° tappa | Filignano - Alvito
Il percorso è praticamente un anello di 182 km e quasi 4000 metri di dislivello, suddiviso in tre da tappe da circa 60 km ciascuna e una media di 1300 metri di dislivello giornaliero; ha come base di partenza Filignano, cittadina del Molise dove ha sede l'ASD Iapca Iapca che organizza una meravigliosa gara di MTB che si chiama Mainarde Bike Race. E' stato proprio il loro capitano, Armando Di Meo, che ci ha guidati per gran parte dell'itinerario mostrandoci alcuni sentieri che fanno parte del percorso di gara.La traccia però, tranne questi primi 20 km di sterrato, si sviluppa interamente su asfalto e anche la prima parte di sterrato può essere facilmente evitata seguendo le indicazioni per Cerasuolo. Da qui ci si dirige verso il primo lago del nostro tour, il lago di Cardito (o Selva), lago artificiale che si trova a quasi 1000 metri di altitudine, molto tranquillo e poco frequentato dalle grandi masse.
Proseguiamo poi verso San Biagio Picinisco dove ci fermiamo per una pausa pranzo a base di carboidrati (ottima pasta fatta in casa al Bar Ristorante Risorgimento) per poi proseguire in una lunga discesa che ci porterà verso la destinazione della prima tappa che si trova in località Alvito (FR) e precisamente nel bellissimo Agriturismo Tenuta del Daino, immerso nella natura e gestito da Maddalena, proprietaria super gentile e disponibile. Chi vuole può anche piazzare eventualmente una tenda.
2° tappa | Alvito - Barrea
Il mattino seguente si riparte con l'intento di raggiungere la vetta di monte Tranquillo per poi scendere verso Macchiarvana, Forca d'Acero - Opi e uscire sulla strada Marsicana. Purtroppo la pioggia battente ci ha costretti a dover rinunciare allo sterrato per fare tutto asfalto (sigh!). Una prima parte di circa 10 km di tracciato si snoda nella valle del Rio ed è molto bella, dai paesaggi mozzafiato e in quasi totale assenza di auto, una seconda parte sula SR di Sora è un po’ più noiosa per via del passaggio di auto più intenso ma comunque molto gradevole dal punto di vista del paesaggio. Finita la salita di circa 8-10 km si arriva al rifugio di Forca d'Acero dove ci si può rifocillare. Riprese le forze ci si lancia lungo la discesa che ci condurrà ad attraversare dapprima Villetta Barrea, poi il lago di Barrea e, infine, tramite una strada bianca che costeggia il bacino si raggiunge la bellissima cittadina di Barrea, meta della nostra seconda tappa dove alloggeremo all’Ostello degli Elfi struttura nel cuore del centro storico di Barrea e con una spettacolare veduta sul lago.
3° tappa | Barrea - Filignano
Il terzo giorno è caratterizzato da sole e temperature non elevatissime che ci consentono di affrontare i 70 km e i circa 1300 di dislivello rimasti in relativa scioltezza. Primo punto di interesse è il lago di Montagna Spaccata (anch’esso bacino artificiale dotato di una pedana galleggiante dove potersi tuffare per un bagnetto rinfrescante) da lì si sale, sempre su asfalto, verso il rifugio Campitelli e quindi verso la bellissima valle Fiorita con una fontana dall’acqua gelida e buonissima. Il percorso prosegue in discesa verso località Pizzone per poi raggiungere il bellissimo lago di Castel San Vincenzo (le Maldive d'Abruzzo) con un acqua verde turchese che abbaglia la vista. Per terminare il giro ci aspettano altri 8 km di salita per ritornare in località Cerasuolo e poi Filignano. A circa un chilometro dall'arrivo le nostre bici da enduro imploravano pietà per tutto l'asfalto che le abbiamo costrette a sopportare e quindi la traccia riporta un breve tratto in sterrato che si può evitare tranquillamente in quanto manca solo un chilometro per Filignano e per riprendere le macchine al punto di partenza non senza una doverosa sosta al bar ristorante Verrecchia dove ci consoliamo con pappardelle ai funghi e altre prelibatezze che non sto qui a raccontarti...meglio provarle dal vivo.
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Andrew Pope
Andrea Papa, classe '76, mi avvicino alla Mtb tardi nel 2013 e da lì è stato amore a prima vista. Di professione Avvocato appena posso abbandono le scartoffie per perdermi nei boschi, amo sia il mare che la montagna. Sposato e con due ragazzi da crescere non mi è facile ritagliarmi tempo per cicloviaggi di lunga durata; spero un giorno di fare Parigi – Londra con tutta la mia famiglia. Questa Abruzzese è stata la mia prima esperienza di cicloviaggio su più giorni, normalmente pratico Enduro ma amo anche i giri pedalati, da fare sempre in amicizia con calma e senza stress e magari assaporando una bella birra fresca a fine giro.
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico