Un risveglio all'alba con panorami incantevoli sulla valle Umbra, ancora coperta dalla nebbia mattutina. Oggi è un giorno speciale e non può iniziare meglio: due amici e pedalatori ci verranno a trovare e trascorreremo la giornata insieme sul percorso della
vecchia ferrovia Spoleto-Norcia, riadattata ad uso ciclabile... o almeno questi sono i piani! Una picchiata, la scoperta di Spoleto, pedalare fuori dal traffico... sembra tutto perfetto ma si sa, quando si tratta di cicloturismo, l'imprevisto è il sale del viaggio e se inizialmente ti arrabbi e ti disperi, guardandoti indietro ci fai una risata sopra e ricordi solo la gioia della pedalata. Anche questa tappa della nostra
traversata degli Appennini da nord a sud è stata un'avventura!
Dati tecnici
Pettino - Norcia in bici
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Pettino/Norcia
|
Tempo |
5/6 ore
|
Dislivello |
1000 m circa
|
Lunghezza |
77 km |
Tipologia di strada |
40% asfalto 60% sterrato
|
VALUTAZIONE
Difficoltà |
|
Panorama |
|
Risveglio magico e discesa verso Spoleto
I campanacci delle pecore che partono per il pascolo sono la colonna sonora della colazione odierna, consumata su un tavolo da picnic immerso nel verde dell'
Appennino umbro. Ieri il richiamo della natura, dopo un
saliscendi divertente e impegnativo tra Nocera Umbra e Pettino, ci aveva fatto decidere di fissare i picchetti della nostra tenda in una posizione scellerata ma splendida: esposta alle intemperie e alla curiosità umana, ma con un panorama da urlo. Lasciamo che la rugiada evapori un po' dal nylon della tenda, prima di affrontare le prime pedalate, subito in discesa verso
Campello Alto, un magnifico piccolo borgo fortificato che domina la valle Umbra dal suo colle ricoperto di ulivi.
Ci perdiamo qualche istante tra i suoi vicoli per poi raggiungere il fondovalle proprio quando la nebbia si sta sciogliendo definitivamente. Una prima colazione ci trasmette la giusta carica ed affrontiamo con ottimo umore la ciclabile che costeggia il fiume Timia e che collega Assisi alla nostra prima meta, Spoleto. Qui ci aspettano Michele e Fabiola, coppia vulcanica e attiva che ci accompagnerà lungo un tratto dell'itinerario ciclabile lungo l'ex-ferrovia Spoleto Norcia. Non possiamo che salutare l'incontro con un'altra colazione prima di dirigerci verso l'imbocco del tracciato ciclabile.
Scocciatura o occasione?
Si sa, le strade cittadine non sono il massimo e purtroppo nella discesa che ci porta fuori da Spoleto, centro in pieno un tombino piuttosto malconcio ad una velocità eccessiva: la borsa Crosso che avevo agganciato approssimativamente al mattino (mannaggia a me) viene scalzata dal portapacchi e cade a terra... fortunatamente Fabi che si trovava dietro di me riesce a evitarla ed a raccoglierla prima che venga stirata da qualche auto. Non credo molto nei
segnali che il destino ci invia ma... arrivati all'imbocco della ex-ferrovia Spoleto-Norcia, troviamo Vigili del Fuoco, Carabinieri e volontari della Croce Rossa: cosa sarà successo?
Fortunatamente nessuno si è fatto del male, ma è semplicemente in corso
una cicloturistica e il tracciato sarà chiuso fino al pomeriggio. Fabi (ah, non vi ho ancora detto che lei è la mitica anima dietro il
blog Fabilax.com dove potete leggere il suo racconto dell'itinerario lungo la
Vecchia Ferrovia Spoleto-Norcia ma anche tanti altri viaggi e percorsi in MTB e montagna) finge di arrabbiarsi, sbraita, cerca di convincere i presenti a farci passare ma loro restano impassibili davanti al loro dovere. Dopo qualche istante di sconforto e delusione, ci rassegnamo e decidiamo di cogliere l'occasione per
visitare Spoleto, città che io non conocevo e che si è rivelata una piacevole sorpresa. Passeggiare tra le vie del centro, salire fino alla rocca e poi raggiungere il ponte delle Torri ha fatto volare l'attesa. L'ottima compagnia ha fatto il resto.
Concludiamo la mattinata con un abbondante panino al ciauscolo, salume tipico di Visso e delle Marche ma ottimo anche in Umbria. L'orologio segna già le 14.30 e decidiamo di provare a raggiungere l'imbocco della ex-ferrovia Spoleto-Norcia per vedere se finalmente è possibile passare.
Ex-Ferrovia Spoleto Norcia: splendida delusione
Giungiamo al punto di partenza dell'
itinerario ciclabile lungo l'ex-ferrovia Spoleto Norcia quando gli ultimi cicloturisti stanno scendendo. Gli organizzatori, dopo le giuste raccomandazioni alla prudenza, ci lasciano passare e inizia quest'avventura sul vecchio sedime sterrato. Ponti, gallerie, dolci pendenze, maestosi panorami e niente traffico: la salita fino ai 600m di quota della Galleria di Valico Caprareccia (obbligo avere un frontalino per affrontare i quasi 2 km del tunnel) è un inno alla gioia ciclistica e pensare che la discesa verso Castel S. Felice è addirittura meglio sembra impossibile. Il percorso si contorce in tunnel a spirale, passaggi e ripassaggi sul pendio della collina. Perdiamo l'orientamento ma il divertimento è impagabile.
Purtroppo giunti a Castel S. Felice dobbiamo salutare i compagni di giornata, ringraziandoli per la magnifica compagnia: loro rientreranno a Spoleto mentre noi proseguiremo sul tracciato ciclabile fino a Norcia.
Imbocchiamo la val Nerina fino ai piedi di Cerreto di Spoleto. Si segue il fiume e i colori dell'autunno ci avvolgono delicati. Seguendo le indicazioni, ormai già all'imbrunire, ci ritroviamo a passare ancora numerose gallerie, sbucando ad un certo punto di fronte ad un
antico tracciato tagliato nella roccia nei pressi di Triponzo, la
Balza Tagliata risalente all'età classica. Le indicazioni del tracciato ciclabile proseguono al fianco della statale e noi siamo felici di restare fuori dal traffico... purtroppo però seguendo la segnaletica ci ritroviamo in un campo, inseguiti da un cane piuttosto arrabbiato, con il percorso che si perde nella vegetazione.
Cerchiamo per qualche tempo la prosecuzione dell'itinerario senza successo e quando ci rassegnamo provando a risalire sulla Statale troviamo cancelli e reti chiuse: siamo in proprietà privata e siamo chiusi dentro! Con pazienza scarichiamo le bici, gettiamo le borse oltre la rete e scavalchiamo, risistemando il tutto dall'altra parte: l'oscurità ci ha avvolto e siamo costretti a sfoderare i nostri frontalini nuovamente. I successivi otto chilometri sono un inferno: la statale è trafficata e ci sono un paio di gallerie... il peggio per un amante del cicloturismo!
Fortunatamente riusciamo a pedalare veloci e raggiungere in mezz'oretta Serravalle dove il tracciato della vecchia ferrovia è stato nuovamente ripristinato e ci conduce, nel buio più totale, a Norcia. E' un peccato che quegli otto chilometri o forse meno abbiano un po' guastato una giornata incantevole... speriamo che ci si attivi in fretta per concludere il percorso che è tra i più belli affrontati durante #transitalia.
Decidiamo di concederci una pizza ed una birra per festeggiare il fatto di essere sopravvissuti anche oggi e solo dopo raggiungiamo l'ostello che ci ospiterà oggi.
Il giorno successivo ci fermiamo a Norcia per visitare la bella cittadina e per sistemare freni e cambio della bici, stremati dalla prima settimana su e giù per gli appennini. Oltre a chiacchierare con Andrea, gestore dell'ostello e curatore dei sentieri della zona, fin su nel parco dei Sibillini, ci concediamo una cena "seria" con lenticchie, affettati e focaccia annaffiati dalla birra dei monaci Benedettini di Norcia. La bici per un giorno può attendere, anche perchè ci attendono le salite dei Sibillini!
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico