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Tamazol, un percorso MTB in Valsugana da brividi

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Ci sono percorsi che ti restano appiccicati addosso, che ti sono piaciuti talmente da restarne stregato. Ecco, il giro del Tamazol in Alta Valsugana è per me uno di quei percorsi. Nonostante quest'estate lo abbia percorso una decina di volte, non smetterei mai di ripeterlo. Salita dolce, passaggi suggestivi su una vecchia strada e discesa mozzafiato con panorama sull'intera vallata. Tra i percorsi MTB in Valsugana decisamente uno di quelli che sta alto alto nella classifica.

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Attenzione al sentiero vietato

Il Trentino, si sa, è pieno di percorsi suggestivi e panorami da favola per la mountain bike. C'è una legge scellerata che impone divieti ovunque, ma in tutti questi anni di pedalate su strade forestali e sentieri, non mi è mai capitato di incontrare problemi di alcun tipo. Nè con forestali zelanti, nè tantomeno con escursionisti incavolati: ci si saluta, si lascia strada e si prosegue... come spesso accade, il buon senso prevale sul miopismo legislativo!

Questa premessa è d'obbligo in un itinerario MTB come questo perchè la discesa si svolge su un sentiero stretto e pendente che dunque nel momento in cui scrivo questo itinerario (2014) è vietato alla percorrenza in bici. Tra l'altro ci sono anche dei tratti con gradoni da fare a spinta, anche se si tratta di dieci minuti, quindi scendete di sella e spingete la bici.

Bivio Sentiero della Pace

Dal lago di Levico alla Torre dei Sicconi

Veniamo al dunque e iniziamo a descrivere questo percorso MTB in Valsugana che parte dal lago di Levico Terme. Qui trovate un ampio parcheggio dove potete lasciare l'auto: attenzione che durante il periodo estivo è a pagamento, quindi vi potete arrangiare diversamente... nella zona si trovano piuttosto facilmente parcheggi anche gratuiti. A parte questa nota "economica", una volta montata la bici, potete seguire la ciclabile della Valsugana fino a raggiungere le campagne tra Levico e Caldonazzo.

Qui si prosegue verso il versante meridionale della valle e si costeggia per un po' il torrente Centa fino ad arrivare proprio ai piedi del monte Tamazol, a Caldonazzo. 

Dirigendosi verso il centro paese, poco prima di Castel Trapp, ora anche maneggio, si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per la Torre dei Sicconi. Il primo tratto è un sentierino divertente che poi esce su una strada più ampia inizalmente asfaltata. Quasi subito l'asfalto lascia spazio alla terra battuta ma la dolce pendenza non vi farà faticare troppo nella salita.

Se volete, alla torre dei Sicconi potete fare una sosta, camminare fino al dosso dove si trovano i ruderi di questa torre medievale e eventualmente fermarvi per uno spuntino all'agriturismo... anche se la strada per giungere in vetta è ancora molto lunga!

torre dei sicconi

Centa San Nicolò e valico della Fricca

Proseguendo in salita, si raggiugono le vicinanze della località Campregheri e qui, con un'ampia curva verso sinistra, ci si dirige verso Centa S. Nicolò. Un ultimo strappo e si riprende l'asfalto proprio per entrare nel piccolo paese, con un po' di discesa. Sulla sinistra si trova una fontana dove è possibile riempire le borracce mentre poco oltre una strettoia si lascia la strada principale per salire verso la chiesa a destra.

Aggirata, si imbocca una stradina ed al primo tornante si prosegue a sinistra sempre in salita verso alcuni Masi (Stauderi e altri). Si dovrà proseguire su asfalto per alcuni chilometri con traffico praticamente assente. Al termine della strada secondaria si imbocca invece la statale della Fricca verso sinistra per raggiungere il valico e poco oltre, lasciare l'asfalto all'imbocco della "nuova" galleria e pedalare (a sinistra) sulla vecchia strada oltrepassando la stanga.

Questo tratto è molto suggestivo ma fate attenzione perchè la montagna è molto friabile e ci sono continue cadute di rocce... percorrete questa tratta godendovi la suggestione delle vecchie gallerie ma non soffermatevi troppo! Al termine di questo tratto si riprende la strada principale ma la si lascia poco avanti per deviare in discesa a sinistra nel bosco.

Carbonare e il monte Tamazol

Due tornanti e sarete nella piana di Carbonare, su un bel tracciato fuoristrada. Al termine di una rampa sassosa tenete la sinistra seguendo le indicazioni della gara Gibo Simoni Marathon (anche 100 km dei Forti). Si oltrepassa Carbonare e si costeggia la strada, rientrando nel bosco poco prima di una salita. In località Virti si riprende l'asfalto per qualche centinaia di metri, lasciandolo su un ampio tornante per girare verso sinistra.

Un ultimo strappo a destra (attenzione a non sbagliare strada!) e si raggiunge la strada forestale che aggira il monte Tamazol. Qui si abbandona la segnaletica della 100 km dei Forti per proseguire ancora per poco in salita nel bosco verso sinistra.

Alcuni chilometri e si raggiunge il culmine sul versante settentrionale del monte Tamazol con la prima splendida panoramica sull'Alta Valsugana ed il lago di Caldonazzo.

sentiero della pace

Discesa: Sentiero della Pace e "Polsa del Vescovo"

Dopo gli scatti di rito, si prosegue per qualche centinaia di metri in falsopiano su strada forestale ma l'inizio del divertimento è poco lontano!

La strada lascia spazio ad un sentiero ampio ma tecnico, inizialmente in piano e poi in lieve discesa nel bosco. Fate attenzione perchè si deve essere abili a guidare la bici stando attenti a radici e sassi nascoste dalle foglie, soprattutto nel periodo autunnale. Un breve tratto del sentiero è esposto e friabile e quindi si scende di sella e si spinge.

Poco oltre si entra nel bosco e si deve fare attenzione a seguire la segnaletica del Sentiero della Pace (S.d.P.) verso Caldonazzo, lasciando a sinistra un sentiero (222) che poco più a valle diviene attrezzato (è fattibile con la bici in spalla stando attentissimi ed è davvero selvaggio, con un finale a tornantini nel bosco per chi ha tecnica da vendere... ma a mio parere non ne vale la pena).

Proseguendo quindi sul Sentiero della Pace si raggiunge un punto in cui si è costretti a trasportare la bici su alcuni gradoni costruiti per superare un tratto di sentiero franato... inizia la magia! Si scende e si risale per poi saltare in sella ed affrontare con estrema attenzione il sentiero esposto ma largo che si affaccia a strapiombo sulla valle. Passerelle e passaggi tecnici impongono la spinta della bici in alcuni punti ma per il 95% questo sentiero è pedalabile.

Dopo le passerelle nel vuoto, si raggiunge un punto estremamente panoramico con una panchina: la Polsa del Vescovo!

polsa del vescovo

Per alcuni chilometri il sentiero è estremamente panoramico ma se volete fare delle foto, fermatevi perchè non è ammesso errore in questo tratto. Sul versante di fronte a noi si può ammirare la salita Kaiserjäger (Menador per i locali) che porta dalla Valsugana all'altopiano di Vezzena. Poco più avanti il sentiero si allarga trasformandosi in una velocissima forestale... fate attenzione a non prendere troppa confidenza!

Un ultimo tratto su asfalto riporta a Caldonazzo ma per concludere in bellezza questo che secondo me è uno tra i percorsi MTB in Valsugana più belli, si può rientrare a Levico Terme da un bel single track pianeggiante sulla sponda destra del fiume Centa: lo si imbocca nei pressi del campo sportivo e lo si conclude attraversando il torrente poco più a valle... in alternativa, se l'acqua è troppo alta, si può proseguire ed imboccare la ciclabile della Valsugana nei pressi del ponte che conduce alle Lochere.

 
 
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    · 9 anni fa
    Ciao Marcello,
    sì è vero, è un gran bel percorso e anche il Menador non è affatto male (l'abbiamo fatta diverse volte ed anche al raduno lifeintravel.it dell'anno scorso!) poi la 100km dei forti è anche facile da seguire... è vero che c'è chi chiama il monte Tomazol ma io mi sono rifatto alla segnaletica ufficiale che segnala il sentiero come "Tamazol";)

Leo

ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.

EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.