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Translagorai... traversata a piedi nel Trentino orientale

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Paesaggi vari e cangianti, colori che si inaspriscono al crescere dell'altitudine, rumori e suoni naturali, odori di fiori e frutti selvatici, animali poco abituati alla visione dell'uomo e per questo più confidenti. Tutto questo e molto altro è il Lagorai, la catena del Trentino orientale che divide Valsugana e val di Fiemme. Cinque giorni di cammino non sono bastati ai tre avventurosi per concluderne l'attraversata, la Translagorai, ma sono stati più che sufficienti per rimanerne catturati e conquistati oltrechè "sconfitti". Il tragitto percorso dal rifugio Panarotta alla fine ha condotto ciò che rimaneva della spedizione fino a Ziano di Fiemme, attraverso chilometri di cammino, piacevoli incontri e maestose visioni montane. Nessun rimpianto per non aver raggiunto il passo Rolle con le proprie gambe ma soltanto soddisfazione per ciò che è rimasto alle spalle, per i sentieri calpestati, per le vette domate, per le vallate attraversate, per i laghi ed i panorami ammirati. Un'esperienza unica, un'immersione completa ed assoluta nella natura e nella sua dimensione dura e faticosa ma al tempo stesso emozionante e meravigliosa.
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L'idea di un trekking di alcuni giorni sulle montagne nostrane frullava nella mia mente da molti anni ma non ero mai riuscito ad organizzarmi per mettere in pratica la teoria. Ci è voluto un input esterno per riuscire finalmente a convincermi, riempire lo zaino, infilare gli scarponi e abbandonare la civiltà per un pò. Di ritorno dal viaggio nei Balcani (a dire la verità anche prima e durante) un'amica di Milano (diverrà poi la mia compagna di vita oltre che co-curatrice di questo blog!) mi propone di effettuare una camminata di qualche giorno in montagna ed ecco la classica palla al balzo da cogliere. Detto fatto! Ci resta da decidere la meta e partire. In pochi giorni passiamo dalle Maddalene all'Ortles per poi concentrarci sulla Translagorai. Spulciando nel web notiamo che mediamente servono sette giornate per affrontarla con relativa tranquillità ma dopo aver valutato il percorso sulla mappa decido che con un pò di fatica supplementare è possibile concluderla in cinque lunghi giorni. Un rapido consulto tra noi ed è deciso, si partirà martedì dal rifugio Panarotta per giungere sabato al passo Rolle dopo una novantina di chilometri e 5000 m di dislivello in salita. Nel frattempo abbiamo trovato un altro compagno d'avventura e quindi saremo in tre.

Il "dream-team"

  • colei che ha dato inizio a questa avventura invitandomi a parteciparvi è una milanese bergamasca un po' particolare. Veronica ama viaggiare, adora la montagna, si trova profondamente a disagio nel caos cittadino dove vive ed è stata l'animatrice del gruppo. Sportiva ed entusiasta ha dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, come le donne non siano affatto da meno dei colleghi maschietti in quanto a tenacia e spirito di adattamento.
  • l'ultimo arrivato del gruppo è in realtà una presenza costante e insostituibile nella mia vita. Il mio migliore amico Alessandro, una persona con cui ho condiviso gran parte dei momenti più felici della mia vita e molti dei miei viaggi. E' un esteta dello sport, sempre elegante e preciso nelle discipline che affronta, anche se a volte il fisico lo tradisce costringendolo ad amare rinunce.
  • il sottoscritto, Leonardo, di cui faccio fatica a dare una definizione. Mi reputo un viaggiatore amante della bicicletta, della montagna e dell'aria aperta. Nonostante non sia un grande sportivo so stringere i denti e difficilmente mi tiro indietro di fronte alle difficoltà, consapevole del fatto che ognuna di esse, una volta superata, conduce ad una soddisfazione più grande.
  • dopo un po' di titubanza ho deciso di prendere con me anche la più fidata compagna delle mie escursioni in montagna: Farah, una samoiedo dolcissima di ormai 12 anni che spero regga (probabilmente per l'ultima volta) le fatiche prolungate di più giorni in montagna.

Nonostante le difficoltà, la "perdita" lungo la strada di Ale e Farah e la rinuncia alla attraversata completa, la bilancia delle emozioni pende senza ombra di dubbio dalla parte positiva. L'ottima compagnia, i panorami stupendi, i silenzi maestosi, la natura selvaggia, gli animali eleganti e le insolite esperienze vissute resteranno scolpite nella mia mente per lungo tempo, nella speranza che sia un'altra avventura come questa a sovrascrivere emozioni simili nel mio cuore e ricordi analoghi nel mio cervello.
Grazie Ale, Veronica e Farah, ma soprattutto grazie Lagorai!

Punti di ristoro: il primo giorno si può dormire e mangiare presso il Rifugio Sette Selle. A partire dal secondo giorno fino all'arrivo della quarta tappa, al termine della quale si può raggiungere il Rifugio Cauriol (da cui è possibile anche raggiungere il monte Cauriol, tra le trincee della Grande Guerra) non ci sono veri e propri punti d'appoggio se non capanni, malghe ed edifici montani per il bestiame. Ci vuole sicuramente spirito d'adattamento, ma anche questo è il bello! Portate nello zaino cibo necessario per almeno tre giorni e starete tranquilli. L'acqua invece si trova in numerosi torrenti montani quindi non ve ne dovete preoccupare più di tanto!

 
 
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Leo

ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.

EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.