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Trekking del Monte Matto sull' Appennino Tosco Emiliano

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Le montagne sono da sempre grandi maestre di vita… è nei boschi, nelle salite ripide e sassose, nella radure in alta quota e nelle cime, che si trovano grandi risposte. Basta saper ascoltare il vento che soffia, a volte violento, a volte lieve. Anche gli Appennini, seppur meno conosciuti e meno frequentati delle Alpi, sanno offrire paesaggi di assoluta bellezza, trekking di diverse difficoltà e il privilegio della solitudine in mezzo alla natura.
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Monte Matto - percorso

In provincia di Parma, nel Parco Naturale dei Cento Laghi la natura appenninica dà il meglio di sé, raggiungendo quasi i 2000 metri di altitudine e regalando ambienti di grande interesse naturalistico. Poco prima di arrivare al rifugio Lagoni (raggiungibile in auto e punto base per la partenza di molti itinerari), s’imbocca a destra il sentiero in direzione Capanne di Badignana, segnalato dal cartello CAI e si prosegue sull’antica mulattiera per circa 30 – 40 minuti, fino ad arrivare alle Capanne. Si tratta di un bivacco da sempre utilizzato dai pastori della Lunigiana nel periodo estivo, ora accoglie anche gli escursionisti che vogliono trascorrere una notte in quota: nessun lusso e poche comodità, ma questo è il modo autentico di vivere la montagna. Dalle Capanne di Badignana inizia l’itinerario che porta al Monte Matto, considerata una delle cime più panoramiche e affascinanti dell’Appennino Parmense. Poco prima di arrivare alla radura dove sorgono le capanne, s’imbocca a sinistra il sentiero 715 in direzione Fontana del VescovoPasso Fugicchia. Dopo un breve, ma ripido pendìo tra boschi e rocce, si arriva alla grande Piana delle Antiche Pietre, un’ampia area umida, sovrastata dal Monte Scala. Proseguendo il cammino per circa 10-15 minuti attraverso un sentiero di percorrenza più facile, si arriva alla Fontana del Vescovo, una sorgente perenne posta a 1595 m di altitudine, da cui sgorga un’acqua freschissima. Dalla Fontana le possibilità sono due: a destra si segue per il Passo di Badignana, a sinistra per il Passo del Fugicchia. Prendendo il sentiero di sinistra, si sale ancora per un ripidissimo sentiero, che porta fino in cima al crinale a 1669 m di altitudine. Dalla sommità del Passo del Fugicchia, nelle giornate di bel tempo, si può ammirare il paesaggio meraviglioso dell’arco appenninico e spostandosi verso sinistra, si domina dall’alto il Lago Scuro. Dal Passo, si seguono facilmente i cartelli che indicano Lago Bicchiere, e in pochi minuti di camminata lungo il crinale, si giunge al più piccolo lago dell’Alta Val Parma. Il Lago Bicchiere è, però, anche lo specchio d’acqua situato a una maggiore altitudine rispetto a tutti gli altri, si trova infatti a 1724 metri. Durante la stagione estiva il livello delle acque scende fino a pochi centimetri di profondità, mentre durante l’anno arriva al massimo a un metro. E’ totalmente privo di pesci, non ha origine glaciale ed è quindi, molto probabilmente solo una pozza da alpeggio. Proseguendo ancora in direzione del Monte Matto (sentiero 717), dopo una breve, ma ripida salita si giunge alla cima situata a 1837 m di altitudine. Nelle giornate di bel tempo si può vedere il Golfo di La Spezia e il profilo delle Alpi Apuane. Tutt’intorno vi sono praterie, brughiere, distese di mirtilli. E’ il regno delle aquile reali, dei gheppi, dei rettili e anche di qualche lupo di passaggio. A questa altitudine non crescono alberi e i prati sono morbidissimi, tutto è circondato dal silenzio assoluto. Il Lago Bicchiere è un punto di grande interesse naturalistico e una tappa imperdibile del Parco dei Cento Laghi. Il sentiero per arrivarvi è in alcuni punti ripido e impervio, ma i paesaggi sulla sommità, non hanno nulla da invidiare alle Alpi.
Un altro trekking che vi consiglio nella zona dell'Appennino è il Trekking del lago Scuro. Consultate invece la mappa dei trekking per altre escursioni a piedi
Su Life in Travel trovate anche alcuni percorsi mountain bike sull'Appennino come, ad esempio, l'itinerario tra Zocca e Montese o il percorso tra Fanano e i laghi nei dintorni
 
 
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Anastasia

Viaggio on the road da quando sono nata, i miei genitori mi hanno insegnato così, perchè prenotare o andare in agenzia quando il vero gusto del viaggio è quello di improvvisare, perdersi e vedere posti che nessuno conosce?! Ho deciso di far diventare la mia vita, tutto ciò che concerne i viaggi e il turismo, mi sono laureata in scienze turistiche a Milano e poi...mille piani per il futuro, tra cui a breve anche l'Australia. Amo il viaggio quando è allo stato puro della sua essenza e soprattutto, un paese per farmi innamorare, deve sapermi offrire una natura da togliere il fiato. Ovunque vada cerco sempre un contatto con la realtà locale per questo appena riesco, fuggo dalle grandi città per perdermi nella campagna, nei piccoli paesi, lontano da tutto quello che è globalizzazione. La montagna fa parte del mio essere fin dai 3 anni di età e solo quando mi ritrovo davanti a una salita o riesco a raggiungere una cima, mi sento in simbiosi con il mondo. A Travel’s Tale è il nome del mio blog, nato nel 2010, con lo scopo di creare una piattaforma per raccogliere i miei reportage di viaggio, ma soprattutto per dare uno spazio di visibilità a quei luoghi sconosciuti, dimenticati, in cui nessun turista andrebbe in vacanza, ma che in realtà hanno tanto da raccontare.