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Un anello gravel in bassa Valle Maira
La valle Maira è conosciuta soprattutto per la MTB, per i sentieri, i passi montani e le escursioni d'alta quota. In questo articolo vogliamo andare controcorrente e ti raccontiamo un piacevole e semplice itinerario gravel in valle Maira, più precisamente nella bassa vallata, con partenza e arrivo dall'accogliente hotel bike friendly di Luca e Augusta, Casa Bart.
Dati tecnici
Gravel in Valle Maira
Partenza/Arrivo | Casa Bart Bike & Outdoor Hospitality, Villar San Costanzo (CN) |
Tempo | 3-4 ore |
Dislivello | 500 m circa |
Lunghezza | 54 km |
Terreno |
Asfalto: 60%
Sterrato: 40% |
Bici consigliata |
Gravel Bike Adventure Bike |
Difficoltà | |
Panorama |
Gravel in Valle Maira: partenza da Villar San Costanzo
Il nostro tour gravel in bassa valle Maira in bici parte da Casa Bart, l'accogliente struttura di Villar San Costanzo a gestione famigliare di Augusta e Luca che ci ospita anche per l'esplorazione delle Borgate di Roccabruna, un altro itinerario cicloturistico nella vallata. Casa Bart è il punto di partenza ideale per una o più escursioni nella parte alta della piana affrontando il Fauniera, la Lombarda o la Maddalena o, come noi, alla scoperta della bassa valle Maira in bici verso Dronero, Busca e Villafalletto, passando per torri medievali e l'incredibile pedancola sul fiume Maira.
Dopo un'abbondante colazione, indimenticabile per la presenza del poetico crumble di ciliegie realizzato con amore da Augusta di Casa Bart, salutiamo a malincuore la nostra camera "rugiada" e prepariamo i mezzi.
Mentre Luca ci illustra il giro che oggi percorreremo, Augusta ci aiuta con gli ultimi ritocchi alle bici che, dopo la scalata del giorno precedente verso le borgate di Roccabruna, hanno bisogno di un po' di manutenzione. Ci attendono circa 50 km e 500 metri di dislivello, su un terreno misto tra asfalto delle strade secondarie e gravel dei sentieri tra i campi. Inforchiamo la bici, salutiamo Casa Bart e partiamo verso la prima (di due) salita della giornata, in direzione del Santuario di Santa Maria Delibera, appena sopra Villar San Costanzo.
Dronero e il Ponte del Diavolo
Un ultimo sguardo alla Riserva Naturale dei Ciciu del Villar che sovrasta l'omonimo paese e siamo già in cima alla salita del Santuario (appena 2,5 km per scaldare le gambe e portarci a quota 753 metri). Oggi c'è tempo e sentiamo già il caldo torrido dell'estate, perchè non concedersi una pausa sulla panchina nel prato proprio sotto all'edificio religioso?
Dopo un veloce passaggio nel centro storico di Dronero che un tempo era una delle borgate di Roccabruna più popolose, la traccia ci conduce all'imbocco del famoso Ponte del Diavolo. La leggenda narra degli abitanti che chiesero aiuto al diavolo, ma il diabolico essere non fa mai qualcosa per niente in cambio. Con uno stratagemma intelligente comunque gli abitanti ingannarono Satana donandogli l'anima di un cane randagio invece che quella di un abitante del paese.
Non dovendo vendere la nostra anima per l'attraversamento del ponte, passiamo alla sponda orografica destra non senza varie pause fotografiche per la bellezza di questo simbolo della città.
Si prosegue sul gravel in Valle Maira: la Torrazza e la Pedancola
Oltre il ponte inizia il vero tratto gravel divertente (pure in falsopiano in discesa!) del tragitto. A pochi chilometri dalla cittadina di Dronero ci imbattiamo nella Torrazza, antica torre di avvistamento, parte di un sistema più complesso di comunicazione tra i vicini castelli di Montemale, di Caraglio, di Dronero, dei fortilizi nella zona di Busca e in quella di Saluzzo, presso un guado che ebbe notevole importanza nei secoli. La Torrazza è una possente costruzione cilindrica, in pietre di fiume e rivestimento di malta, a vari livelli, con una porta a livello superiore del piano di campagna e alcune feritoie orientate verso Caraglio, Montemale e Busca. Mediante segnali luminosi si potevano trasmettere notizie con notevole velocità superando zone disagiate per la fitta vegetazione e fiumi spesso impraticabili, in mancanza di strade idonee.
Dopo questa immersione nella storia, ci ritroviamo in breve tempo alla terza attrazione del nostro tour gravel in valle Maira, la recente pedancola (o ponte tibetano) sul fiume omonimo, che attraversiamo fiduciosi.
Di qui prosegue il giro gravel in direzione di Busca.
Busca e Villafalletto
Il piccolo comune di Busca sarà attraversato due volte dalla nostra traccia, così possiamo optare per bypassare il centro all'andata per scoprirlo al ritorno, o viceversa. Noi scegliamo di entrare subito tra le vie porticate del centro e ci fermiamo per uno snack rigenerante e un po' di acqua per combattere il caldo torrido di quest'estate.
Non senza alcuni scorci poetici, il ritmo della bicicletta diviene ancor più lento nell'ammirazione di alcuni luoghi senza tempo, ricchi di bellezza e di energia positiva. Tempo di proseguire sulla strada prefissata, tra le cascine e i mulini della campagna della bassas Valle Maira, tra uno sterrato e una strada secondaria. Passato il Molino dei Sette Salti, viriamo verso nord in direzione del prossimo piccolo borgo attraversato, quello di Villafalletto, il cui toponimo deriva dalla famiglia piemontese dei Falletti, marchesi di Barolo, che lo tennero con titolo di conti per quasi mezzo millennio. È grazie alla signoria dei Falletti che l'abitato prende il nome latino di Villafallettorum da cui il moderno Villafalletto.
A Villafalletto abbiamo il giro di boa e riattraversiamo il Maira passando nuovamente sulla sponda orografica sinistra: pedaliamo su una tranquillissima strada secondaria sino a raggiungere la curiosa Torre di Attissano, un'altra costruzione di avvistamento realizzata di fronte alla cappella di San Bernardo di cui sorregge il campaniletto fin dal 1759.
Rientro pedemontano sul gravel in Valle Maira
Proseguendo oltre, ci immettiamo sulla Via Antica di Costigliole in direzione di Costigliole Saluzzo, che consigliamo vivamente di aggiungere al percorso proposto. Noi all'altezza di Ceretto decidiamo di rientrare alla base, affrontando un altro paio di salite, brevi ma intense entrambe, che ci portano rispettivamente a Busca (nuovamente) e appena sopra Morra San Giovanni, da dove si gode prima di una veduta spaziale sulla campagna sottostante e poi di un incontro con un memoriale al Pirata Marco Pantani, dove facciamo una sosta.
Gli ultimi chilometri di percorso gravel in valle Maira ci vedono passare a fianco di filari di meleti e delle altre vette della zona (che torneremo sicuramente a scalare!), attraverso Borgata Artesio, Morra del Villar e Pramallé prima del rientro a Villar San Costanzo. L'atmosfera verso l'arrivo è incredibile: i campi ci accolgono con le balle di fieno appena raccolte, i colori che il cielo ci offre sono indimenticabili, vorremmo proseguire in questa pedalata gravel ancora e ancora.
Dormire a Villar San Costanzo, Cuneo
Il punto di partenza di questo itinerario è Casa Bart, accogliente struttura bike friendly gestita da Augusta e Luca, cicloviaggiatori ed esperti innamorati del territorio, dei prodotti locali, della buona cucina e delle pedalate, che sapranno accoglierti nella loro struttura rendendo il tuo soggiorno in Valle Maira in bici indimenticabile.- Una passeggiata per il piccolo borgo di Villar San Costanzo
- Un'ottima e nutriente colazione a Casa Bart, sapientemente confezionata dagli host Augusta e Luca
- Un passaggio al Ponte del Diavolo di Dronero
- La Torrazza e la pedancola sul Maira
- Non perdere un'escursione nella Riserva Naturale dei Ciciu del Villar
- I piccoli borghi di Busca, Villafalletto e Costigliole Saluzzo
- Come raggiungo Villar San Costanzo? Villar San Costanzo, in provincia di Cuneo, può essere raggiunta tramite l'autostrada A33 all'uscita Cuneo Centro o Cuneo Est. In treno puoi raggiungere la stazione di Busca e proseguire in bicicletta verso Villar San Costanzo.
- L'itinerario è segnalato? L'itinerario non è interamente segnalato, quindi consigliamo di scaricare la traccia GPS.
- Sono presenti fontane o fonti d'acqua in generale? Lungo l'itinerario non sono presenti fonti d'acqua, quindi fai scorta nei borghi attraversati!
- Com'è la qualità delle strade dell'itinerario? Il percorso si svolge in prevalenza su strade asfaltate secondarie, ma alcuni tratti sono gravel , ma comunque percorribili.
- Lungo il percorso è possibile dormire in struttura a Casa Bart di Villar San Costanzo. Dopo questo primo giro in Valle Maira in bici chiedi a Luca di suggerirti le migliori escursioni in Val Maira, saprà consigliarti al meglio!
- Cosa mangiare lungo l'itinerario? La cucina tradizionale piemontese propone un'infinità di piatti a base di carne, primi e verdura. I piatti tipici spaziano dai numerosi antipasti come la tagliata di Fassona o i flan ai tajarin o agnolotti al plin (primi) fino alle carni per secondo. Da provare assolutamente a Sant'Anna o a Dronero un panino burro e acciughe.
- Dove mangiare lungo l'itinerario? Lungo l'itinerario puoi fermarti in trattorie, agriturismi e ristoranti che sapranno coccolare il tuo palato con piatti della tradizione. Noi abbiamo cenato sia al Ristorante Il Portichetto di Caraglio che al Ristorante I Tre Porcellini di Dronero non lontano da Casa Bart
- Visit Piemonte: portale turistico della Regione Piemonte
- Casa Bart Bike & Outdoor Hospitality:la scheda di questo hotel bike friendly in Valle Maira.
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Francesco G
ITA - Ho 33 anni e sono piemontese, anche se da qualche anno vivo e lavoro in Lombardia. Dopo un inizio da totale inesperto in questo campo, mi sono avvicinato al mondo dei cicloviaggi e della bicicletta sempre più. Oggi posso definirmi "cicloviaggiatore", e assieme all'altra mia passione - il videomaking - non mi fermerei mai! Cyclo ergo sum, pedalo quindi sono, per cercare di capire perché andare in bici sia così bello, terapeutico, ricco... E ogni volta che provo a capirlo, non ce la faccio, e sono costretto a ripartire sui pedali!
ENG - I'm from Piedmont and I'm 33 years old, I have been living and working in Lombardy for a few years. After a start without any competence in this field, I then approached the bicycle world more and more. Today I can call myself a bicycle traveller and videomaker who would never ever stop. Cyclo ergo sum, I cycle therefore I am. I ride my bike trying to understand why it is so beautiful, rich, therapeutic. And every time I try, I do not understand it. So I must leave again...
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico