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Vetriolo in MTB da Levico Terme: malga Broi e sentiero di Campo
Un anello breve ma intenso, sulle pendici meridionali della Panarotta, verso la Valsugana. Salita sterrata e discesa su sentiero scorrevole e solo in pochi tratti un po' tecnico.
In questo articolo
Da Novaledo a malga Broi e Vetriolo
L'itinerario ha inizio a Levico Terme dove è possibile trovare svariati parcheggi per lasciare l'auto ma anche raggiungibile con la ferrovia della Valsugana. Nel nostro caso partiamo proprio dall'imbocco della ciclabile Valsugana tra Levico e Caldonazzo, immettendoci in direzione sud.
Seguiamo le sponde del Brenta per sette chilometri fino a raggiungere le vicinanze di Novaledo. Dove la ciclabile svolta a destra per entrare nel bosco, noi la lasciamo svoltando a sinistra e scavalcando la statale della Valsugana per entrare in paese. Lasciandoci subito alle spalle il centro cittadino, svoltiamo a sinistra e poi subito a destra in via San Desiderio, una retta piuttosto pendente che segna anche l'inizio della salita verso Vetriolo.
Sempre in salita in via Castagneto raggiungiamo presto il piccolo ponticello sulla Roggia di Novaledo, oltre il quale inizia la strada forestale Monte Broi, che conduce all'omonima malga. Per fortuna la pendenza, sullo sterrato, si addolcisce un po' restando comunque impegnativa. Inizia qui, prima con panorami sulla Valsugana e poi nel bosco, un percorso di circa 8 chilometri che ci porterà dai 700 m ai 1450 m circa di malga Broi.
I tornanti concedono un po' di respiro ma il fondo smosso a causa dei pesanti lavori forestali ci fa sudare più del previsto per raggiungere i bei prati aperti e panoramici poco oltre la malga. Ci fermiamo per riposare un po' e tra le baite troviamo anche una fontana dove riempire la borraccia. Poche centinaia di metri più avanti lo sterrato lascia posto all'asfalto e in circa 3 chilometri raggiungeremo il punto più alto di questo itinerario a Vetriolo Terme, di fronte al ristorante Nif, dove i parapendii si lanciano in volo sui laghi di Levico e Caldonazzo.
Da questo punto si potrebbe anche proseguire verso la località La Bassa (indicazioni per l'opera La Lupa del Lagorai) ma siamo a inizio marzo e non conosciamo la condizione di innevamento del versante settentrionale quindi preferiamo rinunciare per oggi a ulteriore dislivello e chilometraggio.
Ci godiamo lo splendido panorama ammirando la cima Vezzena, meta di un altro bel giro in MTB e quindi ci vestiamo, preparandoci per la discesa.
Sentiero della Pace e sentiero di Campo verso Levico
Sempre su strada, percorriamo ancora poche centinaia di metri oltrepassando le Terme di Vetriolo ma appena oltre, sulla sinistra, imbocchiamo un'ampia sterrata sotto al guard rail con indicazioni SAT. Il percorso è un'ampia strada che scende fino a raggiungere nuovamente un tornate della strada provinciale verso Compet, ma tenendo la sinistra non si tocca nemmeno l'asfalto per proseguire su una sterrato. Una serpentina di 6 tornanti ci fa giungere a un bivio: teniamo la sinistra per immetterci sulla forestale nota come strada delle Michelote.
Ancora una volta il nostro percorso non segue per lungo tempo questo tragitto perché più avanti, al limitare del bosco, sulla sinistra si infila in discesa un bel sentiero, quello che ci condurrà fino ai margini di Levico Terme. Si tratta del sentiero di campo che scende parallelo alla strada provinciale 11 per Vetriolo. Il percorso è divertente e mai troppo tecnico anche se qualche radice e qualche sasso, soprattutto nella parte più bassa, possono dare fastidio se non si pone attenzione.
In poco più di 3 chilometri si coprono circa 680 m di dislivello e dopo qualche centinaia di metri iniziamo di nuovo a spogliarci perché anche in discesa si suda!
Il sentiero esce sulla strada provinciale con un ponte che attraversa il rio Maggiore. Noi seguiamo la via che costeggia il torrentello per entrare nel centro di Levico e proseguire ancora in discesa fino al viale d'ingresso a Levico dove ritroviamo la ciclabile. Ci togliamo lo sfizio di un gelato prima di chiudere quest'anello divertente sulle pendici della Panarotta, in MTB tra Levico e Vetriolo Terme.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico